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I combustibili fossili e il nucleare - Coggle Diagram
I combustibili fossili
e il nucleare
Il ruolo dei combustibili fossili
I combustibili che liberano energia attraverso la combustione sono: il petrolio, carbone, e gas naturale (metano).
L'uso delle fonti energetiche fossili porta anche al riscaldamento climatico.
Sono risorse non rinnovabili e costituiscono le principali fonti di energia.
In futuro, dato che sono risorse non rinnovabili, bisogna trovare altri tipi di fonti di energia.
Il carbone
Le riserve sono accertate di circa 1100 miliardi di tonnellate, ed è la fonte fossile più abbondante.
Giacimenti importanti sono presenti in circa una trentina di Paesi, tra cui la più importante è in Cina, poi USA, Australia, India, Indonesia e Russia.
Le riserve di carbonio potrebbero durare per circa di 3 secoli.
Il limite è che il carbonio è la fonte più inquinante e per questo negli ultimi decenni il suo utilizzo è stato ridotto.
Il petrolio e
il gas naturale
È la fonte più utilizzata
Le riserve più importanti sono concentrate in poche aree: il Medio Oriente, che ne possiede la metà, e pochi altri Paesi asiatici, la Russia, alcuni Paesi africani e americani.
Principali produttori di petrolio sono Russia, Arabia Saudita e USA. Quelli di gas naturale sono USA, Russia, Iran e Qatar.
Il nucleare
Copre il 5% del consumo mondiale e quasi l'11% della produzione di elettricità.
Oggi sono in funzione circa 400 reattori nucleari, distribuiti in una trentina di Paesi.
USA, Francia, Giappone e Russia sono quelli che ne hanno di più.
Il nucleare libera i Paesi dalla dipendenza dalle fonti fossili ma è molto costoso per la costruzione e gestione delle centrali.
I limiti sono:
Gli incidenti, anche se rari, hanno spesso effetti devastanti, come a Fukushima, in Giappone.
Le centrali producono scorie che emettono radiazioni anche per milioni di anni e possono danneggiare la salute umana e l'ambiente.