SALVE A TUTTI, ANZITUTTO VI RINGRAZIO PER L'ATTENZIONE: LA REGIONE DA ME SCELTA è FUORI ITALIA PROPRIO COME LE MIE ORIGINI. IL MIO INTUITO MI HA PORTATO IN UNA ZONA VICINA AL MIO PAESE NATALE SIA PER VICINANZA TERRITORIALE CHE PER RICORDI DI INFANZIA CHE PORTO CON ME: L'UNGHERIA.
L'UNGHERIA VANTA DI UNA TRADIZIONE ENOLOGICA ANTICA ED AL MOMENTO STA VIVENDO IL PROPRIO RINASCIMENTO ENOLOGICO GRAZIE ALLA PROPOSTA SUL MERCATO DI VARIETà DI UVA TRADIZIONALI, ANTICHE E TECNICHE PRODUTTIVE ALTERNATIVE. L'UNGHERIA NONOSTANTE SIA POSTA IN UNA LATITUDINE IMEPRVIA PER LE VITI, è CIRCONDATA DA CORSI D'ACQUA E LAGHI CHE FAVORISCONO LA CREAZIONE DI MICROCLIMI GRAZIE ALL'AZIONE MITIGATRICE DELLE ACQUE.
L'UNGHERIA VANTA DELLA DENOMINAZIONE PIù ANTICA AL MONDO GRAZIE AD UNA REGOLAMENTAZIONE DATAT 1641 CHE STABILIVA MINUZIOSAMENTE LE REGOLE DI PRODUZIONE DEL TOKAJI ASZU: VINO CONOSCIUTO ALLA CORTE DI FRANCIA DAL RE SOLE CHE LO PREFERIVA ADDIRITTURA AI VINI DOLCI DELLA GIRONDA (OREMUS).
NELL'800 L'UNGHETIA FU ATTACCATA DALLA FILLOSSERA E LE VITI FURONO DECIMATE DANDO UN BRUSCO ARRESTO ALLA PRODUZIONE DI VINO CHE RICOMINCIò SOLO A PARTIRE DAI PRIMI DEL 900 QUANDO L'UNGHETIA ERA SOTTO IL MONOPOLIO STATALE DITTATORIALE CHE IMPOSE L'AUTOCONSUMO CON CONSEGUENTE AUMENTO DI VOLUMI PER LA PRODUZIONE INTERNA, DIMINUZIONE DELLA QUALITà E QUINDI DEGLI INVESTIMENTI NEL SETTORE.
ATTUALMENTE LA PRODUZIONE VITIVINICOLA DELL'UNGHERIA è DI CIRCA 3 MILIONI DI ETTOLITRI CON SOLI 120 MILA ETTARI VITATI.
LE XONE VITIVINICOLE SONO BEN 22 DELLE QUALI 4 SONO LE PRINCIPALI. LA REGNANTE è SICURAMENTE LA ZONA DEL TOCAJ SEGUITA DA EGER (A NORD), VILLANY (A SUD) E SOMLO (BIANCHI VULANICI).
I VIGNETI SONO PRINCIPALMENTE AUTOCTONI CON QUALCHE INTERNAZIONALE:
TRA I ROSSI: MERLOT, CABERNET FRANC, KARDARKA, KEKFRANKOS, LEANYKA
TRA I BIANCHI: FURMINT, TRAMINER, MUSCAT OTTONEL, KIRALYANIKA, HARSLEVELU
IL METODO DI PRODUZIONE DLE TOCAJ è DIVERSO E ALTERNATIVO AI MODERNI METODI DI VINIFICAZIONE.
VENGONO UTILIZZATI BARILI DA 136 L.
I GRAPPOLI BOTRIZZATI VENGONO RACCOLTI A MANO E SCHIACCHIATI PER FORMARE UN MOSTO DENSO CHIAMATO PASTA DI ASZU. NEL FRATTEMPO SI PRODUCE UN VINO BIANCO SECCO DA UVE NON BOTRIZZATE.
SI ASSEMBLA IL VINO BIANCO ALLA PASTA DI ASZU NEI BARILI CON UNA TECNICA LOCALE: LA DOSE DI ASZU VIENE CONTEGGIATA IN PUTTONYOS DA 25 L; I TOCAJ POSSONO AVERE DAI 2 AI 6 PUTTONYOS INDICATI ANCHE IN ETICHETTA. SE SI SUPERANO I 6 PUTTONYOS IL VINO SI CHIAMA ESSENCIA.
L'INVECCHIAMENTO è PARI ALLA QUANTITà DI PUTTONYOS USATI PER 2.
NELLA ZONA DI EGER ABBIAMO IL SANGUE DI TORO DI EGER O EGRI BIVAKER CREATO DA UN TAGLIO DI CABERNET FRANC, KARDARKA E KEKFRANCOS. SCEONDO LA LEGGENDA QUESTO VINO AIUTò I SOLDATI DI EGER DALL'ATTACCO DEGLI OTTOMANI DI SOLIMANO IL MAGNIFICO NEL 1552.
I SOLDATI BEVEVANO IN QAUNTITà QUESTO VINO PER RESISTERE E ALLA FINE I TURCHI DESISTETTERò PENSANDO CHE GLI UNGHERESI UNIVANO AL VINO IL SANGUE DI TORO PER ESSERE PIù FORTI.
NELLA ZONA DI VILLANY VICINO LA CROAZIA SI PRODUCONO VINI LONGEVI A BASE DI CABERNET FRANC, MERLOT E KEKFRANCOS DI GRANDE STRUTTURA E COMPLESSITà.
NELLA ZONA DI SOMLO ABBIANO TERRENO VULVANICO E PRODUZIONE DI BIANCHI DI PREGIO DA BACCA JUHFARK.