Farmaci per le malattie acido-correlate

Generalità

Agiscono sullo stomaco interferendo con i processi secretori

Ostacolano la secrezione esocrina acido-peptidica

Classe di farmaci che interferiscono con l'acido cloridrico (fattore fisiologico e funzionale situato nello stomaco)

HCl è fondamentale per diverse funzioni: digestione proteica, attivazione del pepsinogeno (senza il quale non ci sarebbe attività proteasica), azione battericida e assorbimento di Fe e Ca

Utilizzati nelle malattie acido-correlate

Esse si correlano alla presenza di eccessivi livelli di acido

Esse si instaurano e partono dalla mucosa (interfaccia tra circolo ed esterno che, nonostante funga da barriera, consente il passaggio di sostanze)

La mucosa è continuamente soggetta all'azione di fattori aggressivi (vedi img pg.2 sbob.31)

Il danno alla mucosa è continuamente ostacolato e compensato da fattori protettivi (vedi img pg.2 sbob.31)

Fattori aggressivi e protettivi si fronteggiano e, finchè il sistema rimane bilanciato, non si verificano problemi

I processi patologici nascono dallo sbilanciamento tra fattori aggressivi e protettivi

Uno dei principali fattori che causa tale sbilanciamento è l'infezione da Helicobacter Pylori

Farmaci gastrolesivi

Definizione

Farmaci che sbilanciano il sistema gastroenterico

Tipologie (vedi elenco pg.2 sbob.31)

COXIBS

Bifosfonati

FANS

Antiaggreganti piastrinici e anticoagulanti

Antiblastici

Antidepressivi

Rappresentano i farmaci con danno mucoso più importante

Hanno effetto lesivo su stomaco, intestino e cavo orale

Tra questi il Paracetamolo è quello maggiormente lesivo

Nati per non procurare danno gastrico in un ambito fisiologico

Sono comunque considerati gastrolesivi perchè, se già presente un danno (ulcera già in atto), tendono a ritardarne la guarigione

Se è già presente una lesione tanto profonda da causare sanguinamento, quest'ultimo è favorito da tutti i farmaci che interferiscono con i processi di emostasi

I meccanismi con cui causano danno gastrico non sono ancora chiari

Ulcera peptidica

Lesione in atto

Formata in seguito alle situazioni precedentemente descritte

Nel contesto delle ulcere da farmaci vengono prese misure protettive (concetto di gastroprotezione)

Gastroprotezione significa impedire che un farmaco gastrolesivo produca danno: tale trattamento viene applicato a stomaco sano, prima che la lesione causata da un gastrolesivo si manifesti

Evitare l'assunzione del farmaco gastrolesivo non è possibile perchè equivarrebbe a non curare la malattia per cui tale farmaco viene assunto

L'inibizione della secrezione gastrica consiste nella rimozione di un fattore aggressivo per lasciare spazio ad un altro fattore aggressivo che, in assenza di acido, pesa meno sullo stomaco

La gastroprotezione consiste nel togliere HCl perché tale rimozione comporta un danno minore di quello a cui si andrebbe incontro evitando il farmaco responsabile di lesione gastrica

Meccanismi generali

Funzionamento della macchina secretoria gastrica

Meccanismo di produzione di HCl (vedi img + testo pg.5 sbob.31)

Fattori di regolazione

La regolazione della secrezione gastrica si basa sulla combinazione dei seguenti fattori

I diversi fattori di regolazione, agendo sui rispettivi bersagli attivano vie calcio-dipendenti e cAMP-dipendenti

Gastrina (ormone regolatore a livello locale)

Istamina (altro regolatore locale attivato insieme alla gastrina)

Nervo vago (fattore neuronale del sistema nervoso autonomo: agisce attraverso la secrezione di Ach)

Agisce sui recettori H2

Agisce sui recettori CCK2

Ach agisce sui recettori M3

Attraverso l'attivazione delle vie Ca-dipendenti e cAMP-dipendenti, i sistemi di regolazione agiscono a livello della ATPasi Na+/K+

Bersagli del trattamento delle malattie acido-correlate

Premesse

Tipologie

In questo caso non è possibile interagire con il sistema colinergico perchè implicherebbe il blocco dei recettori M3

I recettori M3 hanno un forte impatto sia sull'organismo in toto che, in particolare, sul tratto digestivo

Bloccando gli M3 sulla cellula parietale si ottengono effetti secretori non sostenibili nel tempo poichè tale blocco coinvolge anche tutti gli altri M3 del tratto digestivo (es. blocco M3 sulle cellule muscolari: blocco della peristalsi)

ATPasi Na+/K+ rappresenta il bersaglio più significativo nella terapia contro le malattie acido-correlate

Inibitori di pompa protonica

Sono quelli maggiormente rappresentati

Antagonisti per il recettore CCK2

Funzionano ma non sono molto efficaci

Antagonisti per il recettore H2 dell'istamina

Agiscono, con un meccanismo chimico, a livello dell'acido già formato andando a neutralizzarlo

Farmaci barriera

Formano una sorta di film che si deposita sulle superfici lese

La barriera costituita da questi farmaci isola l'area coinvolta da un processo infiammatorio (o un'ulcera) impedendo così ad acido e pepsina di appoggiarsi sulla lesione aggravandola

Farmaci per il trattamento dell'infezione da Helicobacter pylori

Helicobacter pylori è un batterio che colonizza soprattutto l'area antro-pilorica e che, attraverso la formazione di tossine, facilita l'insorgenza di lesioni

La terapia nei confronti di H. pylori consiste nell'associazione di 2/3 antibatterici ad un antisecretore

Tale terapia è molto più efficace se si associa ad un innalzamento del pH

Inibiscono la produzione di HCl a livello del lume gastrico

Farmaci procinetici

Svuotano completamente lo stomaco

Eliminano l'iperacidità che si forma in concomitanza di un pasto facilitando il defusso verso il tratto distale del sistema gastroenterico

Così facendo imediscono la permanenza di acido nello stomaco e il reflusso di acido a livello esofageo

Farmaci ansiolitici

Agiscono contro i fattori psicologici che possono innescare l'ulcera peptidica

Hanno significato solo se inseriti in un contesto di trattamento che coinvolge anche altri farmaci contro le malattie acido-associate

Un farmaco procinetico da solo non avrebbe ampio significato

Hanno significato solo se inseriti in un contesto di trattamento che coinvolge anche altri farmaci contro le malattie acido-associate

Un farmaco ansiolitico da solo non avrebbe ampio significato

Antiacidi

Generalità

Tipologie

Utilizzi

Svantaggi

Esempi comuni

Presentano meccanismi chimici (non recettoriali)

Favoriscono certi fattori protettivi e interferiscono con altri fattori aggressivi

Azioni gastriche

Antiacidi classici

Antiacidi moderni

Producono H2O e CO2 a livello gastrico

CO2 gonfia lo stomaco distendendo la parete gastrica, che è uno dei principali stimoli per innescare la secrezione acida

Questi farmaci tamponano ma, allo stesso tempo, portano all'aumento della secrezione di acido

I principali sono i seguenti (vedi img pg.8 sbob.31)

Bicarbonato di sodio: NaHCO3

Bicarbonato di calcio: CaCO3

Sono farmaci non sistemici

Non vengono assorbiti quindi non entrano in circolo e non hanno conseguenze sistemiche

Sono farmaci sistemici

Tali farmaci vengono assorbiti quando somministrati in dosaggi che superano, stechiometricamente, l'entità dell'acidità gastrica

L'assorbimento comporta l'ingresso in circolo di tali farmaci con possibili conseguenze sistemiche (es. alcalosi sistemica)

Non producono CO2 a livello a gastrico

Non provocano distensione della parete gastrica e conseguente innesco della secrezione acida

I principali sono i seguenti (vedi img pg.8 sbob.31)

Idrossido di alluminio: Al(OH)3

Magaldrato

Idrossido di magnesio: Mg(OH)2

Molecola che in ambiente acquoso libera magnesio e alluminio

Non sono del tutto inerti

L'alluminio (Al3+) inibisce la motilità della via digerente

Il magnesio (Mg2+), causando la liberazione di motilina, stimola la motilità della via digerente

Mancata attivazione di pepsina

Stimolazione della secrezione di muco e bicarbonati

Neutralizzazione di HCl

Adsorbimento degli acidi biliari e delle tossine prodotte da H. pylori (azione specifica svolta dal magaldrato)

Trattamento della dispepsia funzionale (senso di disturbo e sconforto nella zona epigastrica, non sempre connessa all'acido)

Trattamento dell'ulcera peptidica

Trattamento della malattia da reflusso gastroesofageo (GERD)

Prevenzione delle ulcere da FANS

Possiedono il pregio di funzionare all'istante

Una dose di antiacido in un momendo di sconforto gastrico conferisce un beneficio immediato, percepibile e riscontrabile

Hanno una breve durata d'azione

Possono causare stipsi (dovuta al legame di Al3+ ai gruppi fosfato)

Possono causare diarrea (dovuta a Mg2+ che causa liberazione di motilina dall'antro)

Possono interagire con altri farmaci

Modificando il pH gastrico possono ostacolare l'assorbimento di alcuni farmaci e facilitare l'assorbimento di altri farmaci

Gli antiacidi a base di Mg2+ e Al3+ possono chelare i seguenti farmaci: tetracicline, ferro, chinoloni e rifampicina

In particolare Al3+ forma un complesso non assorbibile con questi farmaci, riducendone la biodisponibilità

Alterando lo stato funzionale della mucosa gastrica alterano la velocità di assorbimento di altri farmaci

Magnesia San Pellegrino

Magaldrato

Malox

Miscela 1:1 di Mg(OH)2 e Al(OH)3 che permette di preservare la motilità intestinale

Permette di preservare la motilità intestinale per un concetto simile a quello del Malox

H2-Antagonisti

Generalità: Istamina

Collocazioni, bersagli ed effetti (vedi img pg.10 sbob.31)

I mastociti rappresentano il deposito principale di istamina

I mastociti in sede gastrointestinale sono innervati dal nervo vago e possono essere stimolati da quest'ultimo

Il mastocita diventa un'appendice del nervo che, grazie all'Ach, provoca la degranulazione istamina del mastocita

L'istamina liberata dal mastocita agisce sulle cellule parietali

I mastociti, in generale, possono essere attivati anche da diversi farmaci che, di conseguenza, provocano liberazione di istamina

Questi farmaci (es. morfina, curarizzanti, composti quaternari dell’azoto, polimixine, vancomicina...) possono interferire nelle attività istamina-dipendenti

Azioni patologiche dell'istamina

Sono mediate prevalentemente dai recettori H1

Quelle a livello gastrico sono mediate dai recettori H2

Vedi img + testo pg.11 sbob.31

La stimolazione dei recettori H2, presenti sulla cellula parietale, insieme a quella di M3 e CCK2, attiva la ATPasi Na+/K+

La stimolazione dei mastociti gastrici a secernere istamina proviene in parte dalla stimolazione vagale e in parte dalla gastrina liberata dalle cellule G

L'istamina rappresenta una sorta via comune per l'attivazione della secrezione acida

Il blocco del recettore H2 è molto efficace per controllare la secrezione acida

I mastociti in sede gastrointestinale possono essere attivati dalla gastrina secreta dalle cellule G

Farmaci H2-antagonisti attualmente disponibili

Generalità

Esempi

Famotidina

Nizatidina

Ranitidina

Roxatidina

Cimetidina

Non viene quasi più utilizzata ma è stato il primo farmaco di questa classe a produrre effetti significativi

Ancora oggi uno dei più utilizzati

Presentano tutti la stessa efficacia

Generalmente non danno problemi

Questo perchè i recettori H2 dell'istamina vengono stimolati solo in condizione di liberazione di istamina durante processi immunologici (fisiologicamente, tali recettori non sono stimolati)

Tale condizione rende difficile avere effetti collaterali causati dal blocco degli H2 in tessuti diversi da quello gastointestinale

Talvolta si verificano effetti centrali (mal di testa, vertigini, confusione) ma sono molto estemporanei

Alcuni di questi (es. Nizatidina e Ranitidina) stimolano la motilità gastrointestinale con un meccanismo di tipo colinergico

Questi farmaci potenziano le risposta all'Ach aumentandone la liberazione e bloccando le acetilcolinesterasi

Questa attività non ha benefici particolari, al contrario, può causare crampi intestinali e ritardare lo svuotamento gastrico

Essendo un inibitore del CYP3A4 presenta interazioni metaboliche che causano efetti collaterali non presenti negli altri H2-antagonisti

Legame al recettore degli androgeni che provoca impotenza

Aumento dei livelli di estradiolo che causa ginecomastia

Aumento della secrezione di prolattina che porta a perdita della libido

Limiti

Scarsa efficacia nelle seguenti patologie

Tolleranza e rebound alla sospensione

Presenza di soggetti non-responders (20% dei trattati)

Possibile comparsa di recidive

Sindrome di Zollinger Ellison

Ulcera da FANS

Esofagite da reflusso

Emorragie gastriche

Ulcera gastrica

Fenomeno tipico degli antagonisti in generale

Essendo i recettori occupati dagli antagonisti, l'organismo ne induce la sintesi "de novo": l'aumentata espressione di recettori porta all'aumento della sensibilità del sistema

Inibitori della pompa protonica (PPI)

Generalità

Lo scopo degli PPI è quello di bloccare aspecificamente l'enzima che produce HCl (pompa protonica) senza interferire sui recettori

Bloccando l'ATPasi Na+/K+ si blocca la secrezione di acido a prescindere dallo stimolo iniziale (la pompa protonica è il terminale di tutti gli eventi innescati dalle stimolazioni recettoriali)

Omeprazolo è il prototipo di questa classe nonchè il primo ad essere messo in commercio

Meccanismo d'azione

Hanno specificità assoluta per la pompa presente nello stomaco

La pompa protonica è presente anche in altri organi (rene, colon, cervello...) ma è solo nello stomaco che i PPI vengono attivati ad un livello sufficiente per produrre il blocco dell'enzima

Es. Omeprazolo

In ambiente acido viene convertito nell'acido sulfenico che, per eliminazione di H2O, ciclizza formano sulfenamide ciclica

La sulfenamide ciclica rappresenta il farmaco attivo che, attraverso il gruppo -SH, interagisce con l'ATPasi Na+/K+ formando un ponte disolfuro che comporta l'inibizione irreversibile dell'attività enzimatica

Essendo un'inibizione irreversibile di tipo covalente, per far cessare l'azione del farmaco è necessaia nuova sintesi dell'enzima

Cinetica delle pompe protoniche

Sono presenti all’interno della cellula parietale oppure esposte sulla superficie del canalicolo secretore della cellula parietale

Le pompe funzionanti sono solo quelle esposte e l’esposizione avviene quando l'acido è necessario (in concomitanza dei pasti)

Il riempimento gastrico rappresenta il momento che presuppone l'esposizione delle pompe sul versante mucosale

Vengono somministrati per via orale

In seguito a somministrazione, orale il picco di concentrazione di farmaco nel sangue si ha dopo circa 1,5-2h

L'ideale è che l'esposizione delle pompe protoniche avvenga quando si ha il picco di concentrazione plasmatica di farmaco

Per tale motivo, il farmaco deve essere assunto 1,5-2h prima del pasto: in questo modo, quando vengono esposte le pompe protoniche, c'è la massima concentrazione di farmaco in circolo che serve per ottenere un effetto ottimale sulla secrezione acida

Il farmaco viene assunto in una forma gastroprotetta che permetta al farmaco di arrivare al duodeno dove viene assorbito in circolo

Ciò è importante perchè l'inibizione di pompa protonica si verifica solo se il farmaco arriva alla cellula parietale dal versante basale

Esempi pricipali

Pantoprazolo

Rabeprazolo

Lansoprazolo

Esomeprazolo

Omeprazolo

Vedi pg.16 sbob.31

Differenze farmacologiche

Tra i diversi PPI non ci sono grosse differenze di efficacia ma sono presenti alcune differenze farmacologiche

Tali differenze non hanno incidenza nella pratica ma le singole molecole possono avere proprietà ancillari utili in certi contesti

Esempi

Rabeprazolo ha attività anti-H.pylori

Omeprazolo ed Esomeprazolo sono in grado di ridurre l'attività enzimatica di CYP2C19 (enzima che attiva il Clopidrogel)

Associando tali farmaci al Clopidrogel si determina una diminuita attività di quest'ultimo con conseguente aumento della suscettibilità ad eventi protrombotici

In un soggetto in terapia con Clopidrogel che necessita di gastroprotezione è meglio somministrare Rabeprazolo poichè il metabolismo di quest'ultimo non coinvolge CYP2C19

Indicazioni terapeutiche

Ulcera da FANS

Emorragie gastriche

Sindrome Zollinger-Ellison

Dispepsia gastrica

Reflusso g.e. ed Esofagite erosiva

Eradicazione H.pylori

Ulcera gastrica

Prevenzione ulcera da stress

Ulcera duodenale

I PPI sono particolarmente importanti per la gastrolesività da FANS

Vedi studio pg.18 sbob.31

Svantaggi

Polimorfismo genetico (CYP2C19)

Tolleranza

Lentezza ad agire e scarsa durata

Carcinoide (?)

Scarso controllo dell’acidità notturna

Tossicità renale (?)

Ridotta efficacia nella dispepsia non-ulcerosa e nell’ulcera da stress

Costo elevato

10% dei soggetti è non-responders

Attività dipendente dal vago: nei casi in cui prevalgano i sintomi notturni si associa Ranitidina al PPI

Presunta associazione mai dimostrata della comparsa di carcinoma gastrico nei soggetti in terapia con PPI (vedi pg.18)

Associata sopratuttto all'Omeprazolo che causa nefrite interstiziale con prevalenza molto maggiore rispetto al controllo e agli altri PPI

Effetti indesiderati

Interazioni farmacologiche

Cefalea, nausea e diarrea (2-4%)

Ritardata diagnosi di cancro

Altri possibili effetti collaterali

Stato protratto di ipocloridia che causa i seguenti effetti

Colonizzazione batterica

Infezioni del tratto GI

Carcinoma gastrico, carcinode

Aumento delle ECL

Aumento della gastrinemia che causa ipertrofia della mucosa

Sostanze cancerogene

L'antisecretore maschera i sintomi tipici di un'iperproliferazione a livello gastrico, ritardandone la diagnosi

Vedi elenco (pg.19 sbob.31)