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ANTROPOLOGIA - Coggle Diagram
ANTROPOLOGIA
FONTI
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fonti ICONICHE
sempre + presenti
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i film e fotografie possono far comprendere il senso di una cultura in modo + profondo rispetto alla scrittura
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definizione
L’antropologia (dialogo sull’uomo) è la scienza dell’uomo considerato sia come individuo o soggetto sia in aggregati, comunità, situazioni.
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Comunità gruppo di persone che condividono idee comuni, percezioni comuni, lingua comuni, si sento appartenenti ad un gruppo unitario coeso
Situazioni: scelta dell’individuo di aprirsi al dialogo (creazione di comunità) o chiudersi non riuscendo a trovare un punto comune e arrivando al conflitto
antropologo: parte dal micro per andare vero il macro (società). Sociologia parte dai grandi numeri per arrivare ad identificare il disaggio dell’individuo
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CULTURA
complesso degli elementi non biologici attraverso i quali i gruppi umani si adattano all'ambiente e organizzano la loro vita sociale
ne fanno parte attrezzi e tecniche del lavoro, trasmissione del sapere, istituzioni sociali, la lingua e gli altri codici comunicativi, i valori e le credenze…
moda, cibo, relazione con il territorio, religione, livello di scolarità, igene, mezzi di sostentamento, matrimonio
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antropologia culturale no rappresenta un sapere cumulativo, i suoi sviluppi teorici e metodologici non sono uinidirezionali e irreversibili
APPROCCI
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SGUARDO RELATIVISTA
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relativismo ETICO
i giudizi che si possono dare sono giudizi basati su quello che è il contesto culturale dal quale si nasce
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riguarda le forme di conoscenza, giudizi morali
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ORIGINI
nella seconda meta dell'ottocento l'antropologia culturale si organizza come autonoma disciplina scientifica
precursori: Erodo (historiai),strabone polibio giulio cesare tacito. montaigne
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l'antropologia si caratterizza per lo studio dei <primitivi> cioè i gruppi non toccati dalla modernità che sono oggetto del dominio coloniale
fin dall'inizio l'antropologia si schiera contro i pregiudizi etnocentrici che assolutizzano la nostra versione dell'umanità
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Aristotele: “Il magnanimo non è anthropologos”
1 volta che compare nella trascrizione scritta il termine di antropologo. la sua accezione del termine era pettegolo
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SCOPO DELL'ANTROPOLOGIA
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L'antropologo deve tender conto che anche lui è un osservatore estraneo quindi deve avere sempre un atteggiamento di ospite
Rischio dell'etnocentrismo: di assumere un atteggiamento di giudizio su una base di valori dell’antropologo
RICERCA SUL CAMPO
fieldwork definito dalle prime scuole novecentesche (Boas, Malinowski)
gli antropologi vittoriani non erano ricercatori : ritenevano che la raccolta di dati empirici e il lavoro teorico di analisi e comparazione dovessero restare spearatai affidati a 2 persone diverse
svolgevano il loro lavoro non sul campo ma in biblioteca utilizzando come fonti resoconti di persone senza una preparazione scientifica che erano pero stati in contatto con culture lontane
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la figura del teorico e quella del ricercatore si fondono dando vita all'antropologo (erudito accademico viaggiatore)
malinowski rivendica la presenza nell'antropologo della preparazione teoria e metodologica e la diretta esperienza vissuta nella cultura che si intende studiare -> osservazione partecipante
esperienza di radicacle estraniamento della propria cultura di provenienza, occorre imparare il linguaggio locale e studiare aspetto culturale e sociale
APPROCCIO OLISTICO
strumenti metodologici:
schemi genealogici, interviste strutturate + trascrizione, schedatura dei manufatti, documentazione fotografica, redazione delle note e del diario di campo
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vede la cultura come un tutto le cui varie componenti stanno in un rapporto strettissimo e non possono essere isolate
però è frequente che gli studiosi si concentrino e specializzzino su ambiti scientifici della vita socioculturale-> unità d'analisi