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STIGMA, AUTO-STIGMATIZZAZIONE - Coggle Diagram

- - - - Polo negativo
        
        Si collocano le persone che hanno bassa autostima (le più vulnerabili al processo di auto-stigmatizzazione)
      - Polo positivo
        
        Si collocano le persone che, pur malate, mantengono buoni livelli
        di autostima e non si sentono significativamente gravate dallo stigma sociale
    - - Corrigan (2009)
        
        Fattori del costrutto dell'empowerment: potere, ruolo attivo nella comunità, legittima rabbia per le
        discriminazioni, ottimismo/ controllo sul futuro, buona stima di sé e buona auto-
        efficacia
        
        Il quinto fattore contribuisce a collocare l'empowerment in un continuum, dove l’autostima e l'auto-efficacia si trovano sull’altra estremità.
  - - - Sviluppo di strategie di resistenza allo stigma
- - - - "identità deviante"
    - - In primo luogo, una diminuita autostima e auto-efficacia sono
        intrinseche ad alcune specifiche malattie mentali, come la depressione
      - In secondo luogo, le malattie mentali gravi, come la schizofrenia e il disturbo bipolare, impattano negativamente sulle abilità sociali e sulla cognizione sociale ed è probabile che tali disfunzioni influenzino sia l’opinione pubblica sia l’idea positiva di sé
  - - - etichette
      - tre stereotipi associati alla malattia mentale:
        
        colpa
        
        pericolosità
        
        incompetenza
      - Stimolano reazioni emotive negative
        
        comportamenti di discriminazione e le loro tre gravi conseguenze
        
        coercizione
        
        segregazione
        
        perdita di opportunità
- - - - Affermazione indicativa di un pregiudizio squalificante, che produce tale convincimento:
        
        "Poiché sono un malato mentale, devo essere pigro"
        
        Tali affermazioni possono abbassare l’autostima e l'auto-efficacia
        
        Il re-framing cognitivo aiuta a gestire le opinioni negative di se stessi, insegnando alla persona
        stigmatizzata a identificare e sfidare le autodichiarazioni autodistruttive.
- - - - Alcuni pazienti psichiatrici tendono
        anche ad evitare situazioni in cui prevedono di non essere rispettati.
- - - - la preoccupazione di ciò che gli altri potrebbero pensare
      - il desiderio di risolvere da soli i propri problemi.
- - - - Movimenti di opinione o singoli individui contestano le
        rappresentazioni inaccurate e/o pregiudizievoli della malattia mentale inviando due messaggi:
        
        Media: “Smettete di riportare rappresentazioni scorrette della malattia mentale”;
        
        È stato dimostrato che i media possono essere meno propensi a
        trasmettere un messaggio quando sanno che esso verrà disapprovato non solo
        dall’opinione pubblica, ma anche dalle stesse persone con malattie mentali e dalle loro famiglie.
        
        Pubblico: “Smettete di credere alle opinioni negative sulla malattia mentale”.
    - - Implica sfidare i miti sulla malattia mentale con i fatti.
        
        Tale strategia si basa sul
        principio che avere una migliore comprensione della malattia mentale rende meno propensi a
        sostenere lo stigma e la discriminazione.
    - - Si basa sull’assunto che chi
        interagisce direttamente con le persone con una malattia mentale ha meno probabilità di avallare
        credenze stigmatizzanti e più probabilità di farsi opinioni positive sul tale categoria di individui.
        
        Gli effetti del contatto sulle credenze stigmatizzanti sono maggiori rispetto agli effetti prodotti dall’educazione per quanto riguarda due tipici pregiudizi: "le persone con malattia mentale sono responsabili
        delle loro disabilità e le persone con malattia mentale sono pericolose".
- - - - Le persone con malattia mentale sperimentano l'empowerment quando la qualità di un programma si basa
        anche sul loro feedback.
      - La strategia del coaching facilita lo sviluppo dell’empowerment.
      - Tre principali strategie di intervento per contrastare
        le tre componenti del processo di auto-stigmatizzazione e
        per favorire l’aumento dell’empowerment (Corrigan):
        
        I servizi gestiti dagli utenti e i gruppi di auto mutuo aiuto
        
        La rivelazione della propria malattia.
        
        Gli approcci cognitivo-comportamentali, che insegnano come contrastare convincimenti
        irrazionali, dannosi e autodistruttivi, che però vengono ritenuti legittimi e corretti (stereotipi),
        e come ridurre il loro impatto sul proprio senso di sé.
- - - - Secondo
        il quale le relazioni tra coloro che condividono una stessa condizione non ci devono essere gerarchiche
        
        Servizi gestiti dagli utenti:
        
        Centri Drop In
        
        supporto/ mentoring tra pari
        
        portare avanti azioni di advocacy
    - - Secondo
        il quale gli utenti gestori di servizi svolgono funzioni di supporto nei confronti dei pari, condividendo
        con loro le strategie e le risorse utili per raggiungere gli obiettivi di vita, congelati dalla malattia
        mentale.
- - - - Rivelare la propria malattia non è una decisione “tutto o nulla” ma può contemplare una serie di opzioni intermedie e di modi
        diversi per farlo.
        Sono stati definiti i quattro livelli di apertura.
        
        Le persone possono scegliere di continuare a nascondersi, attraverso l’evitamento
        sociale
        
        Altre persone possono decidere di non evitare situazioni sociali, ma di tenere comunque nascosta la propria esperienza a
        particolari figure, delle quali si teme il giudizio.
        
        Apertura selettiva
        
        Vantaggio di poter ottenere il supporto da parte delle poche persone
        con le quali il problema è stato condiviso, ma la malattia resta comunque un segreto di cui
        vergognarsi.
        
        Apertura indiscriminata
        
        Abbandona completamente
        l’atteggiamento di segretezza, non tiene conto delle conseguenze negative, derivanti dalla conoscenza
        “pubblica” della sua malattia, e non fa più alcuno sforzo attivo per cercare di nasconderla.
        
        Trasmettere
        la propria esperienza è il quarto modo: consiste nel
        condividere con gli altri la propria storia e le attuali esperienze con la malattia mentale, educando nel
        contempo operatori, cittadini, studenti e politici sui problemi psichiatrici.
- - - - diminuzione dell’autostima e dell’auto-efficacia
        
        Processi percettivo-cognitivi attivati dallo stigma esterno (non riguardano tutti i malati mentali)