A meta 800' i climatologi hanno fatto misure dirette del clima, i dati raccolti hanno confermato le fonti indirette e noi stiamo passando in un epoca di riscaldamento globale infatti ci sono state oscillazioni della temperatura e brevi fasi di raffreddamento. Le temperature medie dell'atmosfera stanno aumentando, alcune misure ci dicono che l'aria nella parte più bassa dell'atmosfera è aumentate di 1°C. Uno dei fenomeni più evidenti è il ritiro dei ghiacciai. Il permafrost in alcune zone si sta sciogliendo. Altre prove si vedono nelle specie alcuni animali e piante si stanno muovendo verso i poli perché le temperature medie di dove erano si sono alzate e gli uccelli hanno cambiato i periodi delle loro migrazioni. Gli scienziati ritengono che sia colpa dei gas serra in particolare l'anidride carbonica, il riscaldamento globale è causato dalle attività umane che producono CO2, l'analisi delle bolle d'aria nei ghiacciai lo dimostrano. Gli scienziati prevedo che per la fine del secolo se non si riducono le emissioni la temperatura media si può alzare dai 2° ai 3° e ciò potrebbe cambiare il clima per come lo conosciamo oggi. Il cambiamento di 1° in 160 anni sembra poco ma non lo è, pensare a 2° o 3° è preoccupante le conseguenze non sono prevedibili ma ci sono delle idee: innalzamento del livello del mare dovuto allo scioglimento, nel nord dell'adriatico la costa potrebbe rientrare di 30 km; ampliamento delle zone aride e l'aumento di fenomeni atmosferici estremi; estinzione delle specie. Oggi le attività umane responsabili per la maggior parte delle emissioni sono la produzione di elettricità, il riscaldamento l'agricoltura, la produzione industriale e i trasporti. Noi per cambiare ciò dovremmo: usare energia pulita, evitare gli sprechi di energia, limitare il consumo di prodotti con impatto ambientale, favorire mezzi di trasporto con basse emissioni. Negli ultimi decenni a livello mondiale si sono cercate soluzioni come nel 2015 a Parigi la conferenza dei cambiamenti climatici in cui 196 paesi hanno firmato un accordo a limitare l'aumento delle temperature mondiali a meno 2°, tuttavia l'accordo prevede che ogni stato fissi il suo obbiettivo per farlo.