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ITALIANO II - Coggle Diagram

- - - - Il CODICE si riferisce all’insieme dei segni che utilizziamo per trasferire il messaggio
        
        MITTENTE-> MESSAGGIO-> DESTINATARIO
        
        CANALE: scritto o parlato fono articolatorio
      - HALLYDAY
        
        campo/ field
        
        che attività sociale si sta portando avanti
        
        tenore/ tenor
        
        chi partecipa alla comunicazione (livello di istruzioni, competenze) e il rapporto sociale tra i parlanti
        
        modalità/ mode
        
        scritto / orale
        
        Tenendo conto di questi fattori, posso stabilire quali risorse mettere in campo nel enunciato che intendo fornire per trasferire il messaggio
      - (RUMORE)
  - - - diacronia
    - - in :flag-it:è presente la diatopia: variazione della lingua nello spazio (tutti gli italiani sono parlanti dialettali, ogni luogo ha il proprio italiano)
    - - mutamento linguistico in base alla situazione, data dall’argomento di cui si parla
        
        registri
        
        sottocodici
    - - scritto / parlato + oggi italiano digitato
    - - livello di scolarizzazione
      - genere, età
- - - - pochissimi paesi monolingue (cina, cuba)- la maggiorparte dei paesi hanno minoranze alloglotte (ladino) o plurilinguismo
  - - - varietà alta è standardizzata (usata nei contesti formali)
      - varietà B usata come conversazione ordinaria, acquisita spontaneamente come lingua prima
    - - DILALIA : (in cui si hanno una varietà A e una B) vi è sovrapposizione funzionale tra le varietà nei domini d’uso informali
        
        l’italiano (lingua A) resta l’unica possibile nei domini funzionalmente alti, l’italiano è anche ‘sceso’ erodendo mano a mano lo spazio del dialetto e sovrapponendosi ad esso
      - latino tardo e latino coesistevano -> diglossia tra latino e volgari-> bilinguismo tra italiano e latino (utilizzato nelle cose pubbliche, giuristi, chiesa) -> diglossia italiano dialetti fino ad arrivare alla situazione attuale di dilialia
        
        I dialetti sono ancora molto presenti in italia, 300 il numero di parole dialettali che sono entrati nel italiano
        
        CODE SWITCHING: passaggio da una lingua all’altra a seconda della percezione o dall’alterazione (quando siamo arrabbiati usiamo il dialetto)
        
        CODE MIXING: fatto dai giovani, per dare una certa espressività a cioe che dico inserisco il dialetto (al cinema x caratterizzare i personaggi)
        
        futuro dei dialetti
        
        guardando i dati istat nel passaggio dalla fine degli anni 80 al 20esimo secolo c’è stato un dimezzamento di chi parla dialetto ma aumentano esponenzialmente i dati di chi parla entrambi (dialetto e italiano
        
        gli italiani adesso che si sentono abbastanza sicuri della loro lingua nazionale ricominciano ad utilizzare il dialetto con gli amici o in famiglia
  - - - 2 a scuola impariamo l'italiano "universale" e divento più abile nell'usare le risorse dell'italiano (quando usare italiano alto, basso, ecc.)
        
        diamesia tratteggiata al centro perche è una delle principali distinzioni che impariamo a scuola e cerchiamo di mettere in pratica anche se non abbiamo ancora completato il nostro processo diastratico e di istruzione
    - - italiano MEDIO (neostandard)
      - italiano popolare (regionale)
      - dialetto italianizzato
        
        molti elementi sono adattamento dell’italiano quindi verrò capito
      - dialetto locale rustico
      - analisi del ventesimo/fine ventesimo
    - - tutta la seconda meta del 900 per imparare a parlare la loro lingua nei primi anni del 21 sec tutti gli italiani iniziano a scrivere perché arriva internet
    - - ventunesimo secolo 2010
      - cerca di cogliere i cambiamenti dell'italiano dal grafico di berruto
        
        Mette sullo sfondo la diatopia (berruto la dava per scontata)
        
        tutte le varietà sono + vicine rispetto a quelle di berruto perché nei primi anni del 21 sec assistiamo ad un abbassamento generalizzato dei registri ->parliamo in modo +colloquiale
        
        VARIETà DELL'ITALIANO
        
        italiano standard: non più letterario ma scolastico
        
        italiano neostandard ->giornalistico
        
        italiano aulico formale e scientifico resta
        
        italiano burrocratico-> aziendalese
        
        introduce italiano DIGITATO
        
        posizionato sul lato dell'ita parlato perché è volatile e ha caratteristiche tipiche dell'italiano parlato che non possono essere rese nello scritto tradizionale
        
        separa l'italiano regionale e l'italiano popolare (substandard, imparato poco da coloro che hanno come madrelingua il dialetto)
- - - - dislocazioni, uso di parole che servono a gestire l’interazione (‘cioè’ con funzione diversa), pause e autocorrezioni, negativi non canonici
- - - - rafforzamento fonosintattico-> sud o toscano
      - s intervocalica -> meridionale
      - articolo davanti i nomi di donna -> nord
      - so mica niente -> lombardo
      - te come soggetto -> toscano centrale
      - accorciamento fonetico -> toscana, laziale, meridionale
      - accusativo preposizionale (hai visto a mario)-> meridionale
      - accusativo preposizionale (hai visto a mario)-> meridionale
      - voi come forme di cortesia-> sud
      - Geosinonimo parole con lo stesso significato che cambiano significante in base alla regione (sfiga, jella)
      - geoomonimi: parole che hanno lo stesso significante ma significato diverso
      - non pronunciare le doppie -> nord
      - passato remoto con ordini particolari della frase (stamattina tardi mi alzai): parlate meridionale estreme
- - - - considera medio quell’italiano che può essere usato in qualsiasi contesto.
      - corretto
      - ?
    - - Italiani fanno poca attenzione ai suoni e all’apertura o chiusura
      - Non rispettiamo il raddoppiamento fono sintattico
      - Limitazione dell’uso della d eufonica
      - Rarefazione di elisione e troncamento (una amica invece di un’amica
      - Mancato rispetto della regola del dittongo mobile
- - - - alcuni termini sono entrati nell'italiano
  - - - determinati dall'argomento
        
        Scopo di un sottocodice è quello di aumentare il tasso di denotività e abbassare quello di connettività
      - lingue speciali: varietà di italiano delle scienze dure, esatte in cui c’è una maggiore formalizzazione e precisione a livello di morfologia e sintassi a differenza dell lessico non ci sono strutture inesistenti (non inventano nuove strutture morfologiche) usano quelle disponibili nel sistema ma con una frequenza diversa
      - linguaggio settoriali: utilizzata da scienze umane, economie, scienze politiche e discipline umanistiche che hanno bisogno di una minore formalizzazione
      - Definizione di Cortelazzio
        
        una varietà funzionale (ha uno scopo e funzione) di una lingua naturale dipendente dal settore di conoscenze o da una sfera di attività specialistici, utilizzata, nella sua interezza, da un gruppo di parlanti più ristretto della totalità dei parlanti la lingua di cui quella specialità è una varietà, per soddisfare i bisogni comunicativi (in primo luogo quelli referenziali) di quel settore specialistico
        
        la lingua speciale è costituita a livello lessicale da una serie di corrispondenze aggiuntive rispetto a quelle geneali e comuni della lingua e a quello morfosintattico da un insieme di selezioni, ricorrenti con regolarità, all’intenro dell’inventario di forme disponibili nella lingua
    - - LESSICO
        
        terminologia lingue speciali
        
        parole che hanno uno ed un solo significato (monosemiche)
        
        nella lingua di tutti i giorni le parole sono polisemiche
        
        trasparenti dal punto di vista morfologico: i suffissoidi e affissoidi ci dicono qualcosa sul significato
        
        ridefinizione: prendere una parola con + significati e redifinirla
        
        sigle, eponimi (nomi derivati dal cognome etc), parole polirematiche, osmosi: scambio tra lingue speciali e normali
        
        Tecnicismi collaterali TC
        
        scelte lessicali scelte x marcare il testo, non dettate dalla ricerca di una maggiore precisione denotativa
        
        anche di tipo morfosintattico
      - MORFOLOGIA
        
        Nominalizzazione
        
        tipico dei registi alti, in certe discipline anche la quasi eliminazione dei verbi
        
        ci permette di parlare in astratto
        
        Tempo presente
        
        3 ps, descrizione di ciò che è stato fatto, raccontato in maniera impersonale
        
        impersonalità (oggettività)
        
        strutture passive e impersonali
        
        telegrafismo sintattico (ellissi di alcuni elementi come gli articoli o il verbo essere)
      - SINTASSI
        
        scienze molli : ipotassi (periodi lunghi e complessi con forte gerarchia informativa) e stile commatico : un paragrafo con una frase sola
        
        Altri settori caratterizzati da paratassi (frasi coordinate) e giustapposizione di frasi semplici
      - TESTUALITà
        
        Tipi testuali: sono determinati da operazioni cognitive fondamentali (descrivere, raccontare), queste operazioni raramente definiscono un intero testo
        
        Generi testuali: forma che il testo ha in una certa cultura (sonetto ha una certa scansione metrica..)
        
        Progressione tematica regolare: testi scientifici: dato nuovo-> nuovo diventa dato, tema introduce un rema etc tutto regolare senza salti o anticipazioni
        
        Forte strutturazione testuale
        
        Connettivi espliciti
        
        Cortelazzo ha scritto un famoso saggio sulla dimensione verticale dei sottocodici