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DAL 1800 A GIOLITTI - Coggle Diagram
DAL 1800 A GIOLITTI
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alla fine del 1800 molti italiani si trasferiscono al Nord perché c'è un grande sviluppo economico: nascono grandi aziende agricole
1)nascono le grandi periferie abitate dagli operai 2)la luce elettrica illumina le strade 3)si diffondono i mezzi pubblici
nel Sud non c'è sviluppo industriale. L'economia è basata sull'agricoltura, ma i contadini sono poverissimi
I contadini vanno negli Stati Uniti, in America del Sud e nel Nord Europa
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Imperialismo italiano: vuole conquistare la Tunisia. In seguito l'Italia conquista l'Eritrea e la Somalia
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nel 1900 sale al trono re Vittorio Emanuele III con capo di governo Giuseppe Zanardelli. Alla sua morte diventa Capo di Stato Giovanni Giolitti (1903-1914)
Giolitti è liberale progressista: vuole trovare un equilibrio fra imprenditori e lavoratori. Alza gli stipendi degli operai. L'economia cresce
RIFORME: => crea le pensioni => fissa l'orario massimo di lavoro a 10 ore => vieta ill lavoro ai bambini sotto i 12 anni => tutela le madri lavoratrici
Giolitti riprende la politica coloniale: vuole conquistare la Libia perché è in una posizione strategica. L'Italia è divisa tra chi vuole e chi non vuole conquistarla. Nazionalisti e Industriali SI - Socialisti pacifisti e liberali democratici NO
1911 Giolitti dichiara guerra e dopo difficoltà conquista la Libia. Non porta vantaggi perché la Libia è povera. Questo fallimento porta malcontento tra gli italiani e Giolitti perde voti.
1912 viene introdotto il suffragio universale. Dal 1913 possono votare gli operai e contadini. A causa di questa elezione vengono eletti molti socialisti rivoluzionari. Il Parlamento è diviso cosicché Giolitti è costretto a dimettersi. Nel 1914 scoppiano scioperi e rivolte guidate da socialisti rivoluzionari.