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VIRGILIO - Coggle Diagram

- - - - piccolo proprietario terriero che ha un suo gregge di caprette ed ha una terra che, invece, è costretto a lasciare
    - - Titiro è un ex schiavo che ha comprato la libertà attraverso la manomissione
        
        Ora proprietario di un terreno con
        
        alberi da frutto e di diversi animali, grazie alla sua libertà,
        
        è potuto giungere a Roma per
        
        trovare il suo Deus, a cui ogni anno dedica dei sacrifici.
  - - - ovvero le confische di terre avvenute, a Cremona e poi a Mantova
        
        dopo la battaglia di Filippi del 42 a.C., per ricompensare i veterani.
      - E’ Virgilio ad introdurre nel genere bucolico la Storia
        
        lo fa ponendolo sullo sfondo, come una presenza minacciosa, una violenza che va ad alterare quel mondo perfetto
        
        La storia rientra nell’opera come un’eco lontano, non vi sono datazioni, eventi o fatti
        
        storici ma si parla in contro luce di una guerra civile
- - - - a Napoli scuola del filosofo epicureo Sirone
        
        aderisce all'ideale epicureo di una vita appartata lontana da qualsiasi impegno di natura politica o militare
      - a Roma esordisce sulla scena letteraria
        
        bucoliche risalenti anni tra 42-39 a.C.
        
        nell'opera allude ai grandi avvenimenti del 41
        
        quando nelle campagne del mantovano ci fu la confisca dei terreni
        
        destinate a ricompensare i veterani della battaglia di filippi
        
        fonti Virgilio stesso perso il podere di famiglia
        
        poi riacquistato
        
        1 more item...
        
        nessuna traccia del grande amico
        
        Pollione
        
        ma dopo l'ingresso di Virgilio nel circolo di mecenate 38 a.C. Pollione sparisce
  - - - le georgiche
        
        in contatto con Ottaviano e Mecenate
        
        aderisce al programma culturale promosso da questi due
        
        poema didascalico
        
        concluse nel 29 a.C.
        
        inizia la scrittura dell'Eneide
        
        grande poema epico destinato a diventare opera nazionale romana e a consacrare Virgilio tra i suoi massimi autori
        
        pubblicata postuma
        
        Virgilio mori il 21/12/19 a.C. a brindisi di ritorno da un viaggio dalla Grecia
        
        sepolto a Napoli
        
        e la fine delle Georgiche fu inizialmente dedicata a lui ma poi, divenuto il primo
        
        prefetto di Egitto, cadde in disgrazia e fu costretto all’esilio: Virgilio si sentì moralmente in
        
        dovere di togliere il finale sostituendolo con il mito di Aristeo