Please enable JavaScript.
Coggle requires JavaScript to display documents.
Art.8 co.3 - le intese, - - Coggle Diagram
Art.8 co.3 - le intese
"i loro rapporti sono regolati per legge dalle intese con le relative rappresentante"> chiara dimostrazione della volontà di estendere il principio concordatario anche a religioni diverse dalla cattolica
Problema > i padri costituenti avevano in mente il sistema cattolico (organizzato, gerarchico etc) per molte confessioni non è scontato organizzarsi e tantomeno individuare un rappresentante legale
forzatura > o la confessioni rientra nelle cornice immaginata nell'art.8 o può sì esistere ed essere egualmente libera ma non relazionarsi con lo stato
ma l'unica ragione per dare ragione all'esistenza di questi accordi è dire che danno ragione alle specificità
sta in piedi solo se si garantisce a tutti ,indipendentemente dall'intesa, lo svolgimento di garanzie minime
-
non sono le intese a regolare i rapporti, ma la legge che le eccepisce -> di approvazione (non esecuzione come la chiesa perchè non sono trattati internazionali)
Gerarchia delle fonti > fonte ordinaria rafforzata, quindi in assenza di accordo ha la resistenza passiva di una norma costituzionale
Ulteriore problema è l'apertura delle trattative > una confessione religiosa con ente esponenziale riconosciuto ai sensi della l. sui culti ammessi, si ha il diritto legittimo all'apertura delle trattative?
nasce in relazione alla UAAR, associazione di atei che si considera confessione in quanto l'art.19 garantisce la libertà religiosa anche agli atei, e chiede allo stato l'apertura delle trattative
lo stato inizialmente si rifiuta perchè non la considera confessioni, ma in seguito intervengono le giurisdizioni abbandonando il problema qualificatorio e concentrandosi sul c.d. diritto all'apertura delle trattative
-
Corte di cassazione (2014) > le confessioni che hanno seguito l'iter hanno diritto all'apertura delle trattative e che queste siano seguite con buonafede
-