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lucano: i testi - Coggle Diagram
lucano: i testi
il proemio
stile espressivo, stridente (populum potentem; signis-signa; nefas infestis)
un'anomalia: il periodo è lungo, il tono è concitato, drammatico e viene reso dall'enjambement
atmosfera funesta e drammatica, viene denunciata la nefandezza (scelleratezza) delle guerre civili che lacerano il popolo ponendo i cives gli uni contro gli altri (cesariani vs pompeiani)
non troviamo ne protagonisti, segno del disorientamento storico e culturale romano
non contiene l'invocazione alla musa Calliope, per lui gli dei sono entità che esistono ma non intervengono e indifferenti nelle vicende umane, sorti e condizioni umane
la battaglia di Farsalo viene combattuta in Tessaglia non in Macedonia ma mette come richiamo colto "Emazia" (antico nome della macedonia)
sintassi non articolata, perché vuole attirare l'attenzione del lettore sulle scelte lessicali
primi 9 vv troviamo allitterazione della "o" e della "a", primo come simbolo di assurdità, secondo come vocale aperta
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le guerre sono follia perchè scorre sangue latino (cognata acies), considerando che da una guerra ne escono tutti vinti
condanna solo la guerra civile non tutta la guerra, "bella abituta nullos triumohos" "guerre che non avranno nessun trionfo
elogio a Nerone
autore ha nostalgia della res publica che però non ha conosciuto e si fa portavoce dell'ambiente della grande aristocrazia che era stata messa da parte da Nerone
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toni stucchevoli, non è autentico, tanto da strappare un sorriso, sembra una contraddizione
era d'obbligo l'elogio all'imperatore in quanto anche se avevano la loro libertà e identità lavorano sempre per lui
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la libertas di cantone
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rende il gesto del suicidio nobile e immenso, in quanto decide di farlo come urlo contro il fato; se si fosse suicidato per non cadere nelle mani di cesare sarebbe stato un suicidio nobile ma non immenso
la scelta di suicidarsi è una libertà vendicativa contro gli dei che hanno voluto la vittoria di cesare
stile
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il risultato della 2° guerra civile è quello di un pessimismo rappresentato dall'abbandono degli dei, non c'è una visione provvidenzialistica come in virgilio
tendenza al racconto soggettivo e interviene personalmente per commentare gli eventi con enfasi e gravità
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