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Giovanni Giolitti - Coggle Diagram
Giovanni Giolitti
OBIETTIVO
Obiettivo di Giolitti è quello di colmare il divario che c'era tra il paese legale e reale, per avere più consenso al livello elettorale.
C'è questo divario perchè negli anni del 900 solo il 7% faceva parte della vita politica attraverso il diritto di voto.
Negli anni 900, c'è il partito socialista e partito cattolico, e Giolitti pensava di allearsi con uno per arrivare al suo obiettivo, non poteva scegliere il partito cattolico perché non era un vero e proprio partito perchè gli era stato lanciato il non expedit dal papa Pio nono.
Tra socialisti riformisti e rivoluzionari non erano molto d'accordo, quindi chiede a Turati di diventare ministro del suo governo, ma lui lo rifiuta perchè ha paura di creare una scissione all'interno il partito socialista, ovvero che i rivoluzionari uscissi da questo partito.
CGL
Nel 1906 consente la CGL, confederazione generale lavoratorivo, che consiste nel sindacato di sinistra socialista nazionale.
La CGL va a difendere gli lavoratori e tutela i loro interessi, infatti viene realizzato la confindustria.
Fa arrivare in Italia le tecniche qualifiche che consentono ai stranieri di investire il denaro sull'industria italiana.
Nel 1908 nazionalizza anche le ferrovie dello stato, quindi da proprietà privata diventa proprietà dello stato.
NEL SUD
Nell'Italia del sud, l'agricoltura rimane arretrata, ma Giolitti pensa di realizzare una riforma per cambiare la situazione, dove i terreni sono quasi tutti nei mani di latifondisti e non dei contadini, quindi l'obiettivo era quello di realizzare una distribuzione equa dei terreni.
Però venne rifiutato dai latifondisti, e visto che i latifondisti erano a favore dello stato liberale, ovvero di Giolitti, quindi lui per non perdere i voti decide di non fare questa riforma.
Quindi viene accusato di falsificazione di voti e di aver legami con la mafia che ha costretto le persone a dare il voto.
RIFORME
Giolitti mantiene sempre questa idea,anche quando nel 1904 i massimalisti vincono il partito socialista.
Richiede ai capi di polizie di non intervenire le forze di polizia nelle nanifestazioni politiche e lui fa questo per far capire al ploretariato che lo stato liberale non era un loro nemico.
- Riduzione del lavoro fino a 10 ore
- Emana legge per stabilire età minima per lavoro a 12 anni
- Diritto di congedo delle donne di gravidanza
- Assicurazione sulla vecchiaia e infornuti
CHI E'
Giovanni giolitti diventa primo ministro per la seconda volta nel 1903, e per la prima volta durante il governo di Crispi e in tutto 5 volte, dove l'ultima volta insieme anche a d'Annunzia furono uno dei statici che hanno avuto tempo più lungo nella vita politica italiana.
E' un liberale della sinistra, quindi era un progressista e non un conservatore.