Please enable JavaScript.
Coggle requires JavaScript to display documents.
Andrea Palladio - Coggle Diagram
Andrea Palladio
VITA
Andrea di Pietro della Gondola nacque a Padova nel 1508. Lavorò a Vicenza e dopo aver conosciuto Gian Giorgio Trissino ottenne un'educazione umanistica. Con Trissino fece il primo viaggio a Roma dove studiò anche i monumenti classici
L'amico Trissino gli diede il soprannome di Palladio con cui fu noto. Successivamente fece amicizia con Daniele Barbaro e lo aiutò nell'interpretazione di alcuni passi del Vitruvio
Palladio operò molto a Vicenza ma anche a Venezia dove si trasferì dopo aver ricevuto la carica di architetto ufficiale. Morì nel 1580, forse fuori Vicenza dove venne sepolto
OPERE
Basilica
Palladio incluse all'edificio ( per regolarizzarlo) una griglia di ordini sovrapposti (tuscanico con fregio a metope e triglifi nella parte inferiore e ionico con fregio pulvinato in quella superiore) tra i pilastri con semicolonne addossate e un complesso di seriane doppie che occupano l'intero muro
L'effetto che viene creato è di una scansione regolare che in realtà non è presente: attraverso le seriane, Palladio poté variare in base alla necessità la distanza tra i pilastri e le colonnine libere binate
Chiamatasi anche Palazzo della Ragione a Vicenza, l'intervento palladiano venne approvato nel 1549 con il quale l'artista doveva dare un nuovo involucro loggiato alla sede. L'edificio era a pianta irregolare
Ville palladiane
Nelle campagne venete costruì numerose ville che secondo la borghesia non servivano solamente come svago, ma soprattutto come unità produttiva contenente magazzini, stalle, scuderie ecc. Dopo vari tentativi Palladio trovò finalmente la forma tipica: pianta solitamente quadrata o rettangolare con la presenza di 2 o più loggiati e il salone centrale attorno al quale si sviluppava il resto dell'edificio
Villa Barbaro
A Maser (Treviso), fu commissionata dai fratelli Barbaro con cui come abbiamo visto era in stretta collaborazione. La residenza è ottenuta dall'inglobamento e trasformazione della vecchia villa ereditata dal padre dai 2 fratelli
L'abitazione è costituita da un corpo centrale la cui facciata è a bugnato dolce che assume l'aspetto di un tempio tetrastilo grazie all'ordine ionico e al timpano. La trabeazione spezzata (come utilizzata da Alberti) è una citazione all'Antico.
Gli stucchi del fronte si devono a Paolo Veronese che si occupò anche della decorazione interna. I porticati laterali sul retro delimitano i margini del giardino che termina con un ninfeo a esedra
La rotonda
Conosciuta anche come Villa Almerico-Capra, venne commissionata da Paolo Almerico e costruita tra il 1566-1567 su una collinetta fuori Vicenza. Venne pensata non solo come abitazione ma come luogo di colto intrattenimento
L'edificio è a pianta quadrata con una suddivisione simmetrica degli ambienti interni raggruppati intorno a un salone circolare coperto da una cupola
Ognuna delle 4 facciate c'è un accesso preceduto da un classico pronao esastilo con colonne ioniche e al quale si accede con una scalinata => l'effetto è di una villa su un podio che è una caratteristica ricorrente delle ville palladiane
Il Redentore
La facciata della Basilica del redentore (Venezia) è data dall'intreccio di 2 schemi templari: uno più piccolo (d'ordine corinzio) e uno più grande (d'ordine composito) entrambi appoggiati sullo stesso piano. Lo schema templare maggiore determina l'effetto dominante
LO schema templare maggiore presenta 2 semicolonnecollocate tra 2 pilastri angolari he sostengono un frontone triangolare. Lo schema minore (abbraccia la larghezza di tutto l'edificio) presenta paraste (pilastri) che sostengono 2 semitimpani dentellati
Dietro l'ordine maggiore prosegue una traccia di trabeazione che riaffiora al livello delle 2 semicolonne corinzie che affiancano il portale dell'edificio. L'ordine maggiore si staglia contro il muro verticale => riprende il Pantheon anche con la cupola
-
L'interno dell'edificio presenta solo una navata centrale con 3 cappelle per lato. Si accede attraverso ad un arco al presbiterio. Delle 3 esedre che circondano il vano cipollato, 2 costituiscono i bracci del transetto e l'altra presenta 4 colonne libere e delinea un abside dove si intravede un coro retrostante
Non si percepisce il transetto ma si vedono le 4 colonne dell'abside e la trabeazione come un elemento di continuità
Palladio fa riferimento al mondo classico ma al posto di utilizzare materiali pregiati, egli utilizza legno e mattoni che stucca. Inoltre fa realizzare alcune parti che fa montare assieme in un secondo tempo0> rende la costruzione più rapida, economica e consentendo un risultato adeguato
Teatro Olimpico
L'anno della sua morte intraprese l'incarico dall'Accademia Olimpica della costruzione del Teatro a Vicenza. La costruzione venne poi terminata dall'allievo Vincenzo Scamozzi e dal figlio di Palladio, Silla.
L'opera venne costruita tenendo conto dello scritto di Vitruvio. L'edificio presenta una cavea semicircolare conclusa in alto da un colonnato tràbéato sormontato da state che esaltano la verticalità. Essa racchiude l'orchestra fronteggia il palcoscenico
Dietro al palcoscenico c'è uno scenario architettonico fisso (scaenae frons). La scena è costituita da 2 scenari sovrapposti corinzi e un attico. Nell'ordine inferiore la trabeazione sporge dalle colonne libere, nell'ordine superiore ci sono le semicolonne trabeate affiancate da semipilastri
L'apertura centrale (valva regia) penetra con l'arco sul secondo ordine, invece le 2 aperture laterali (valvae hospitales) no. A completare la ccena ci sono edicole, riquadri nell'attico e statue
La struttura è coperta, il soffitto è piatto e dipinto simulando il cielo e le nuvole. L'innovazione di Palladio sta nelle prospettive plastiche nel retro-scena: dalle 3 aperture del fronte si diramano 5 strade che sono in leggera salita e si restringono. All'inizio pareva impossibile realizzare quale dalle aperture laterali, ma erano state previste dallo stesso Palladio