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PLATELMINTI 1 - Coggle Diagram
PLATELMINTI 1
COSA SONO
FRA QUESTI ULTIMI, I + CONOSCIUTI, X I DANNI CHE PROVOCANO AGLI UOMINI,
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VERMI PIATTI, COMPRENDENTI SIA SPECIE CONDUCENTI VITA LIBERA SIA PARASSITI,
I QUALI INFESTANO MOLTI TIPI DI ORGANISMI, INCLUSO L'UOMO
CESTODI
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RIPRODUZIONE
GLI ESSERI UMANI INGERISCONO CARNE DI MAIALE (OSPITE INTERMEDIO) CRUDA O POCO COTTA CONTENENTE CISTICERCHI.
NELL’INTESTINO, I CISTICERCHI MATURANO IN ADULTI,
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I VERMI ADULTI PRODUCONO PROGLOTTIDI, CHE DIVENTANO GRAVIDI;
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NEL CASO (RARO) IN CUI 2 CESTODI SI INCONTRINO,
POSSONO ATTUARE ANCHE LA RIPRODUZIONE SESSUATA, FECONDANDOSI RECIPROCAMENTE
I SEGMENTI TERMINALI PIENI DI UOVA E PROGLOTTIDI SI STACCANO DAL RESTO DEL CORPO, PER PASSARE ALL'ESTERNO PER MEZZO DELLE FECI DELL'OSPITE.
UNA VOLTA ALL'ESTERNO, L’OSPITE INTERMEDIO LI INGERISCE
PER POI PARASSITARE I MUSCOLI O, + RARAMENTE, ALTRI TESSUTI.
LE UOVA SI SVILUPPANO IN ONCOSFERE, CHE PENETRANO LA PARETE INTESTINALE.
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LA RIPRODUZIONE AVVIENE IN OGNUNO DEI SEGMENTI DEL CORPO,
I QUALI CONTENGONO SIA STRUTTURE RIPRODUTTIVE FEMMINILI, CHE MASCHILI (DETTI CIRRI).
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METACESTODI: TERMINE GENERICO PER FORME LARVALI DEI CESTODI CICLOFILLIDEI, QUALI:
TAENIA SAGINATA, TAENIA HYDATIGENA, TAENIA PISIFORMIS, TAENIA MULTICEPS, ECHINOCOCCUS GRANULOSUS.
MANIFESTAZIONI CLINICHE
TIPOLOGIE DI HYMENOLEPIS
• HYMENOLEPIS DIMINUITA
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80-70 UM GIALLASTRE, EMBRIOFORO NON MOLTO SPESSO, NO FILAMENTI
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• HYMENOLEPIS CANINUM
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MAGGIORMENTE IN NORD EUROPA MA ANCHE LAGO MAGGIORE, ISEO, COMO E GARDA
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IN ANGUILLA, COREGONE, SALMONE
• HYMENOLEPIS NANA
•LE PROGLOTTIDI, MOLTO DELICATE, DI SOLITO VANNO INCONTRO A DISFACIMENTO NELL’INTESTINO LIBERANDO LE UOVA INFETTANTI (30- 50 µM)
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•EPIDEMIOLOGIA: ELMINTOSI PARTICOLARMENTE FREQUENTE NELLE ZONE TROPICALI CON SCADENTI CONDIZIONI IGIENICHE, SOVRAFFOLLAMENTO
•SINTOMATOLOGIA: DISTURBI DI TIPO ENTERICO, CALO PONDERALE, IRRITABILITÀ, INSONNIA
30-47 UM TRASPARENTI, EMBRIOFORO MOLTO SPESSO CON FILAMENTI
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DIAGNOSI DI LABORATORIO:
-CHIARIFICAZIONE DELLE PROGLOTTIDI CON ACIDO ACETICO O LATTICO X EVIDENZIARE LE RAMIFICAZIONI UTERINE E QUINDI DISTINGUERE T. SOLIUM DA T. SAGINATA
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