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La politica coloniale italiana - Coggle Diagram
La politica coloniale italiana
La prima fase
poco dopo apertura Canale di Suez
alcune basi
Assab
Massaua
nel 1890
prima colonia italiana
Eritrea
1905
Somalia altra colonia
cercarono di conquistare
l'Etiopia (Abissinia)
un regno più antico e forte dell'Africa
il suo imperatore
Menelik
uomo con grandi capacità politiche
possedeva armi moderne
vendute da mercanti europei
italiani compresi
battaglia di Adua
gli italiani mandati a sbaraglio
si concluse la prima fase colonialista
causò caduta Governo Crispi
aveva sostenuto l'impresa
La seconda fase
riprese 15 anni più tardi
ambizioni rivolte alla Libia
stato fuori dal dominio europeo
Governo spinto da
fabbricanti di armi
gruppi finanziari
investito capitali in Libia
nazionalisti
rivendicavano il diritto
di avere colonie
inizio guerra ottobre 1911
conquistate rapidamente
Misurata
Lungo la costa
Bengasi
Tripoli
i villaggi arabi all'interno
resistevano grazie ai Turchi
per costringere i Turchi alla resa
attaccarono le Isole del Dodecaneso
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Turchia cedette
con la pace di Losanna nel 1912
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molti speravano
che il futuro possedimento coloniale
potessero accogliere contadini
costretti ad emigrare all'estero
La terza fase
colonie italiane
Eritrea, Somalia e Libia
sono povere di risorse
conquista Libia
1911
si limita a regioni costiere
all'interno
ribellione dei guerriglieri libici
con il fascismo
le forze militari furono inviate in Libia
Rodolfo Graziani
ricorso a mezzi spietati
deportazione di popolazione, esecuzione guerriglieri libici
nel 1931
Libia pacificata
Italia fascista
ha aspirazioni imperiali
gli Italiani contrari
il duce s'impegnò
e convinse l'opinione pubblica
grazie a un'intensa propaganda
che serviva un impero coloniale
guidò l'Italia
spinto da tre motivi
volontà di riscattare la sconfitta subita da Adua
il duce mirò all'Etiopia
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risolvere problemi di povertà e disoccupazione
l'ambizione di rinnovare le
glorie imperiali di Roma