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L'età delle espansioni 1 (4.5), quali erano i caratteri dell'arte…
L'età delle espansioni 1 (4.5)
Tra la fine del Quattrocento e l'inizio del Cinquecento il Portogallo e la Spagna inaugurarono un'età delle esplorazioni che portò a cambiamenti di livello globale
perché coinvolsero tutto il pianeta, che per la prima volta venne conosciuto nella sua totalità
E poi perché investirono la vita delle persone a tutti i livelli:
dall'alimentazione all'economia fino a il pensiero religioso e il rapporto culturale con il diverso
Secondo alcuni storici, la scoperta dell'America nascondeva il punto di vista di superiorità dei colonizzatori europei:
l'America infatti non era stata scoperta, semlplicemente gli Europei se erano accorti della sua esistenza
L'insoddisfazione verso la "scoperta" ha spinto alcuni storici a parlare piuttosto di "età degli incontri, così da conoscere meglio le popolazioni amerindie
Altri storici hanno però obiettato che parlare di "incontri" nasconde però la componente violenta dei contatti tra europei e popolazioni amerindie, che furono più degli "scontri" che degli "incontri"
Il primo paese a espandersi nell'Atlantico fu il Portogallo
i primi viaggi di esplorazione e lo stabilimento di basi commerciali fino all'altezza dell'attuale Golfo di Guinea furono condotti grazie all'intraprendenza di re Enrico, detto appunto il Navigatore
L'intraprendenza dei portoghesi suscito la concorrenza dei loro vicini spagnoli, che invece cercarono di raggiungere l'India navigando verso occidente
Con il trattato di Tordesillas del 1494 venne tracciata una linea immaginaria a circa 1700 km ad ovest delle Isole di Capo Verde
Ecco perché oggi in Brasile di parla portoghese e nel resto dell'America latina spagnolo
possiamo anticipare alcune consequenze dello scontro tra Vecchio e Nuovo Mondo
La prima è la quasi completa distruzione delle popolazioni amerindie sia per gli scontri militari contro gli spagnoli
sia per le malattie portate dall'Europa e contro le quali i nativi
non avevano un sistema immunitario adeguato
La seconda sono le conseguenze a livello di vita materiale: le popolazioni amerindie conobbero
il cavallo o la polvere da sparo, ma anche la vite e il grano, mentre gli europei cominciarono a fare uso di alimenti che forniranno la base della sussistenza a tutti i livelli sociali
A un livello più culturale, le novità introdotte dal Nuovo mondo sul vecchio impiegarono più tempo a diffondersi,
si creò un dibattito tra chi considerava gli indios dei subumani schiavi per natura e chi invece, come il domenicano spagnolo Bartolomé de Las Casas, li considerava uomini al pari degli spagnoli e si batteva per i loro diritti
Altri, come il filosofo francese Michel de Montaigne, arrivarono addirittura a porre gli indios al di sopra degli europei
quali erano i caratteri dell'arte romana