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YOGA - Coggle Diagram

- - - - PRATICHE ASCETICHE E SACRIFICI RITUALI: QUESTI RITUALI ERANO FINALIZZATI A STABILIRE UN COLLEGAMENTO TRA L'UMANO E IL DIVINO, E A INFLUENZARE IL CORSO DELLA NATURA. MOLTI DEI PRINCIPI FONDAMENTALI DELLE PRATICHE YOGICHE, COME IL CONTROLLO DELLA MENTE E DEL CORPO, L'ASCETISMO E LA RICERCA DELLA CONOSCENZA INTERIORE, HANNO RADICI NELLE PRATICHE VEDICHE.
      - CONCETTO DI MEDITAZIONE E CONTEMPLAZIONE: IL RIGVEDA CONTIENE RIFERIMENTI ALLA MEDITAZIONE E ALLA CONTEMPLAZIONE, CON L'OBIETTIVO DI SCOPRIRE LA VERITÀ INTERIORE E DI ENTRARE IN CONTATTO CON IL DIVINO. QUESTI ASPETTI SONO FONDAMENTALI PER LO YOGA, CHE SI CONCENTRA SULLA DISCIPLINA DELLA MENTE E SULLA RICERCA INTERIORE.
      - RICERCA DELL'UNIONE CON IL DIVINO: È L'IDEA DELLA RICERCA DELL'UNIONE CON IL DIVINO O CON L'ORDINE COSMICO (RITA). QUESTO CONCETTO DI UNIONE O DI ARMONIZZAZIONE CON LA REALTÀ ULTIMA È CENTRALE NELLA FILOSOFIA DELLO YOGA.
      - INFLUENZE ŚRAMAṆA: ANCHE SE IL RIGVEDA NON FA RIFERIMENTO ESPLICITO ALLE TRADIZIONI ŚRAMAṆA, COME IL BUDDHISMO O IL GIAINISMO, LE PRATICHE ASCETICHE E MEDITATIVE MENZIONATE NEL TESTO SONO SIMILI A QUELLE SVILUPPATE IN QUESTE TRADIZIONI PIÙ TARDI. LE TRADIZIONI ŚRAMAṆA INFLUENZARONO NOTEVOLMENTE LO SVILUPPO DEL PENSIERO YOGICO.
  - - - INSEGNARONO CHE LA REALIZZAZIONE DELLA NATURA DELL'ATMAN E LA SUA CONNESSIONE CON IL BRAHMAN SONO L'OBIETTIVO SUPREMO DELLA VITA UMANA. QUESTA COMPRENSIONE DELLA REALTÀ E DELLA RICERCA INTERIORE È FONDAMENTALE PER LO YOGA.
      - INTRODUSSERO IL CONCETTO DI "BRAHMAN," CHE RAPPRESENTA LA REALTÀ ULTIMA, L'ASSOLUTO O L'ESSENZA COSMICA. QUESTO CONCETTO FU LEGATO ALL'IDEA DELL'"ATMAN," CHE RAPPRESENTA L'ANIMA INDIVIDUALE O IL SÉ INTERIORE.
    - - PRESENTANO VARIE PRATICHE E METODI DI RICERCA DELLA CONOSCENZA INTERIORE E DELLA REALTÀ ULTIMA. QUESTI METODI COMPRENDONO LA MEDITAZIONE, LA CONTEMPLAZIONE, L'AUTOINDAGINE E LA RIFLESSIONE. QUESTE PRATICHE COSTITUIRONO LE BASI DELLO YOGA COME DISCIPLINA PER ESPLORARE IL MONDO INTERIORE.
    - - LE UPANISHAD INSEGNARONO CHE LA REALIZZAZIONE DELLA NATURA DELL'ATMAN E LA SUA UNIONE CON IL BRAHMAN PORTANO ALLA LIBERAZIONE (MOKSHA) DALL'ILLUSIONE E DAL CICLO DI RINASCITA (SAMSARA).
      - QUESTA LIBERAZIONE RAPPRESENTA L'OBIETTIVO FINALE DELLO YOGA, CHE CERCA LA REALIZZAZIONE SPIRITUALE E LA LIBERAZIONE DALL'IGNORANZA E DALLA SOFFERENZA.
    - - L'IMPORTANZA DI UN MAESTRO SPIRITUALE O GURU NELLA GUIDA DEL PRATICANTE NELLO SVILUPPO DELLE PRATICHE YOGICHE E NELLA COMPRENSIONE DELLA CONOSCENZA INTERIORE. IL GURU È CONSIDERATO ESSENZIALE PER L'ILLUMINAZIONE SPIRITUALE.
- - - - DEFINIZIONE: IL KARMA YOGA È LA VIA DELL'AZIONE DISINTERESSATA E DELL'AUTO-SACRIFICIO. IN QUESTA VIA, IL PRATICANTE CERCA DI REALIZZARE IL SÉ SUPERIORE ATTRAVERSO IL SERVIZIO ALTRUISTICO E L'AZIONE SENZA ASPETTATIVE DI RICOMPENSA.
      - PRATICA PRINCIPALE: ESEGUIRE AZIONI CON COMPLETA DEDIZIONE AL DOVERE, SENZA ATTACCAMENTO AI FRUTTI DELL'AZIONE.
      - OBIETTIVO: SUPERARE L'EGOISMO E IL DESIDERIO, PURIFICARE LA MENTE E SVILUPPARE L'EQUILIBRIO E LA COMPASSIONE.
    - - • PRATICA PRINCIPALE: CANTO DI INNI, PREGHIERE, MEDITAZIONE SULLA DIVINITÀ AMATA, E SERVIZIO ALLA DIVINITÀ.
      - • DEFINIZIONE: IL BHAKTI YOGA È LA VIA DELLA DEVOZIONE E DELL'AMORE DIVINO. IN QUESTA VIA, IL PRATICANTE SVILUPPA UNA RELAZIONE PERSONALE E DEVOTA CON UNA DIVINITÀ O UNA FORMA DI DIVINITÀ.
      - • OBIETTIVO: RAFFORZARE L'AMORE E LA DEVOZIONE, FONDERSI CON LA DIVINITÀ E RAGGIUNGERE L'ILLUMINAZIONE ATTRAVERSO L'AMORE E LA COMPLETA DEDIZIONE.
    - - PRATICA PRINCIPALE: STUDIO DEI TESTI SACRI, MEDITAZIONE SULLA NATURA DEL SÉ (ATMAN) E SULLA REALTÀ (BRAHMAN).
      - OBIETTIVO: REALIZZARE LA NATURA ILLUSORIA DEL MONDO FENOMENICO E OTTENERE LA CONOSCENZA DELLA REALTÀ ULTIMA.
      - DEFINIZIONE: IL JNANA YOGA È LA VIA DELLA CONOSCENZA E DELL'AUTO-INDAGINE. IN QUESTA VIA, IL PRATICANTE CERCA LA COMPRENSIONE PROFONDA DELLA REALTÀ ATTRAVERSO LA RIFLESSIONE FILOSOFICA E L'AUTO-INDAGINE.
    - - SI CONCENTRA PRINCIPALMENTE SULLA DISCIPLINA MENTALE E SUL CONTROLLO DELLA MENTE. IL SUO OBIETTIVO PRINCIPALE È RAGGIUNGERE L'ILLUMINAZIONE E L'UNITÀ CON LA REALTÀ ULTIMA ATTRAVERSO LA MEDITAZIONE E IL CONTROLLO DELLA MENTE.
      - PRATICHE PRINCIPALI:
        
        INCLUDONO LA MEDITAZIONE, LA CONCENTRAZIONE, IL CONTROLLO DELLA MENTE, IL RITIRO DEI SENSI (PRATYAHARA) E IL PERCORSO DEGLI OTTO PASSI (ASHTANGA YOGA) DESCRITTO NEI "YOGA SUTRA" DI PATANJALI.
      - EQUILIBRIO TRA MENTE E CORPO:
        
        ENFATIZZA IL CONTROLLO DELLA MENTE E IL DISTACCO DALLE PERCEZIONI SENSORIALI PER RAGGIUNGERE LA REALIZZAZIONE SPIRITUALE. QUESTA VIA NON PRESTA MOLTA ATTENZIONE ALLA SALUTE FISICA.
      - OBIETTIVI:
        
        L'OBIETTIVO PRINCIPALE È LA REALIZZAZIONE SPIRITUALE, L'ILLUMINAZIONE E L'UNITÀ CON LA REALTÀ ULTIMA. QUESTA VIA SI CONCENTRA SULLA TRASFORMAZIONE INTERIORE E SULLA COMPRENSIONE DELLA NATURA DELLA MENTE.
      - PRATICITÀ:
        
        RICHIEDE UNA PRATICA MENTALE RIGOROSA E UNA DISCIPLINA MENTALE COSTANTE. È SPESSO CONSIDERATO UNO DEI CAMMINI PIÙ RIGOROSI DELLO YOGA.
- - - - AVIDYA (IGNORANZA): AVIDYA RAPPRESENTA L'IGNORANZA FONDAMENTALE O LA MANCANZA DI CONOSCENZA DELLA NOSTRA VERA NATURA E DELL'ILLUSIONE DELL'EGO. È CONSIDERATA LA RADICE DI TUTTE LE ALTRE KLESHA.
      - ASMITA (EGO): ASMITA È L'IDENTIFICAZIONE ECCESSIVA CON L'EGO INDIVIDUALE, L'ILLUSIONE DI ESSERE SEPARATI DAGLI ALTRI E DALLA REALTÀ ULTIMA. QUESTA IDENTIFICAZIONE CON L'IO PORTA A CONFLITTI, DESIDERI EGOISTICI E SOFFERENZA.
      - RAGA (ATTACCAMENTO): RAGA È L'ATTACCAMENTO ECCESSIVO AI PIACERI, AI DESIDERI E ALLE ESPERIENZE SENSORIALI. PORTA ALLA DIPENDENZA DA COSE MATERIALI E RELAZIONI E CONTRIBUISCE ALLA SOFFERENZA QUANDO NON OTTENIAMO CIÒ A CUI SIAMO ATTACCATI.
      - DVESHA (AVVERSIONE): DVESHA RAPPRESENTA L'AVVERSIONE, L'ODIO E IL RIFIUTO DELLE COSE CHE CI CAUSANO DISAGIO O DOLORE. È UNA REAZIONE NEGATIVA ALLE ESPERIENZE E CONTRIBUISCE ANCH'ESSA ALLA SOFFERENZA.
      - ABHINIVESHA (ATTACCAMENTO ALLA VITA E ALLA PAURA DELLA MORTE): ABHINIVESHA È LA PAURA DELLA MORTE E IL DESIDERIO DI SOPRAVVIVENZA E PRESERVAZIONE DELLA VITA. QUESTO ATTACCAMENTO ALLA VITA PUÒ PORTARE A COMPORTAMENTI IRRAZIONALI E SOFFERENZA.