MALALA YOUSAFZAI
Malala, attivista pakistana per i diritti civili che sin da ragazzina ha denunciato pubblicamente gli abusi dei talebani pachistani e premio Nobel per la Pace, assegnato nel 2014 per l’impegno contro l’oppressione dei bambini e la negazione dei loro diritti.Malala nasce a Mingora nella valle di Swat, una zona ricca di acqua e vegetazione, talmente bella da essere definita da Elisabetta II, regina della Gran Bretagna in visita, come “la Svizzera dell’est”.
La famigliaLa sua famiglia è di etnia Pashtun e, anche se di pochi mezzi, si distingue per la vivacità intellettuale e la passione politica: i suoi nonni sono insegnanti presso scuole religiose e sono studiosi conosciuti e stimati e il padre, intelligente, dinamico e laureato, fa debiti per aprire la propria scuola. I suoi genitori si sposano per amore (contro le usanze locali, che prevedono accordi formali tra le famiglie e nessun contatto fra i fidanzati fino al matrimonio) e chiamano la prima figlia Malala contro il volere del nonno imam, come l’eroina di guerra Malalai, chiedendo ad amici e parenti di accoglierla con la stessa gioia che si riserva ai maschietti con il getto beneaugurante di frutta secca, dolci e monetine nella culla.I talebani stanno perdendo terreno e gradualmente si ritirano in zone più isolate ma, a causa delle tante apparizioni pubbliche intuiscono la vera identità di Gul Makai; il blog viene oscurato ma ormai la notorietà è raggiunta: nel mese di dicembre 2011, Malala riceve dal Governo pakistano il primo "Premio Nazionale per la Pace".