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ECONOMIA AGROALIMENTARE, CERTIFICAZIONE BIOLOGICA:, REGOLAMENTAZIONE…

- - - - Deficit = Titoli di Stato (BOT o BTP) = Spred (andamento BTP e BUND tedesco)
        
        Debito pubblico (indebitamento netto + spesa degli interessi) VS Recovery found
  - - - FRONTIERA POSSIBILITA' PRODUTTIVE (FPP) = efficienza produttiva e trade off, strettamente legata agli input
    - - ECONOMIE MISTE
      - TIPOLOGIE DI MERCATO
        
        Mercato di concorrenza perfetta (profitti nulli nel lungo periodo causa entrata nuove imprese, ideale per consumatore)
        
        Beni standard, Trasparenza, Tecnologie uguali, No barriere, molti venditori e acquirenti (piccoli), price-taker
        
        Fallimento quando i mercati operano inefficientemente o contro l'interesse pubblico = Inefficienza, Esternalità negative, No rispetto norme (non concorrenzialità, asimmetria informativa), Eccessiva sperequazione redditi
        
        Monopolio e Concorrenza monopolistica
        
        Oligopolio (cartello)
        
        Duopolio
        
        Oligopsonio
        
        Monopsonio
    - - PREZZO = valore monetario di un bene
        
        Equilibrio = punto di incontro D e O; Prezzo di Equilibrio = soddisfa acquirenti e venditori
        
        SCHEMA DI FLUSSO CICROLARE DI UN'ECONOMIA DI MERCATO (L, T, K)
      - Curva di Domanda (prezzo/quantità)
        
        Pendenza negativa = Effetto sostituzione o Effetto reddito
        
        Elasticità (Pendenza curva e quindi reattività domanda rispetto al prezzo)
        
        Altri effetti di variabilità: reddito medio, dimensioni mercato, prezzi beni correlati, soggettività. Spostamento curva: aumento reddito medio, variazione prezzi altri beni, cambiamenti nella popolazione, influenze particolari
      - Curva di offerta (prezzo/quantità)
        
        Elasticità (cambiamento rapporto prezzo / costi e quindi in base alle scelte aziendali, facilità dei cambiamenti, tempistiche produttive, variazione quindi rispetto al prezzo)
        
        Altri effetti di variabilità: costi di produzione, prezzo beni correlati, variazioni n° imprese, politiche governo, influenze particolari, aspettative imprenditoriali
        
        Spostamento curva: Variazione prezzo input, progresso tecnologico, variazione numero produttori, condizioni climatiche e altro
      - EQUILIBRIO DI MERCATO = incontro domanda e offerta (clearing price)
        
        Dallo squilibrio il mercato tenderà da solo ad equilibrarsi (se aumenta/diminuisce offerta, se aumenta/diminuisce domanda)
        
        Fallimento del mercato da esternalità positive/negative (se positive i costi sociali sono pari ai costi privati, se negative i costi sociali saranno pari a quelli privati + i costi dell'esternalità e quindi O superiore all'ottimo)
      - Commodities agricole = Fluttuazione prezzi da fluttuazione offerta
        
        Breve periodo: Componente erratica, Componente ciclica infrannuale, Componente ciclica interannuale
        
        Normative commerciali e contrattuali
        
        Medio - Lungo periodo: Componente di trend, Componente ciclica
- - - - Produttività (costante, crescente, decrescente) = Legge dei rendimenti decrescenti
        
        PM prodotto marginale (variazione output per impiego di 1 unità aggiuntiva di un x input) e PU prodotto unitarioo produttività media (rapporto tra livello di output e input impiegati)
        
        FASI PRODUZIONE (1, 2, 3)
      - Rendimenti di scala = quando il prodotto tot. riflette tutti i fattori in aumento proporzionale
        
        (Crescenti, decrescenti, costanti) = FASI PRODUZIONE
      - PRODUZIONE con 2 input variabili
        
        Curva di ISOQUANTO (rapporto tra 2 input sulla MAX output) = input con stesso saggio marginale di sostituzione tecnica (SMST) e che quindi combinate producono lo stesso liv di output
        
        Linea di ISOCOSTO (rapporto dei 2 input dato la stessa spesa aziendale) = Costi uguali per x output (minimizzazione costi)
        
        Minimizzare costi produzione = PUNTO DI OTTIMO: tangenza tra curva isoquanto e linea isocosto
  - - - CF non variano cn l'output e non variano nel BP (costanti), i CV variano nel BP e variano in base all'output
      - (CM) Costo marginale = costo aggiuntivo per +1 outuput. (CU) Costo Medio Unitario = rapporto CT / q dove è anche ( CU = CFU + CVU )
    - - Economie di scopo (beni congiunti differenti prodotti dalla stessa impresa) che diversificano la produzione ottimizzando le risorse esistenti
  - - - Perdita: CT>RT; Nullo: punti di incontro (breake even points) RT = CT; Guadagno: CT<RT
        
        Massimizzazione profitto: il profitto (punto di massimo) = p x q - c(q) in cui p = CM
        
        Punti di pareggio p = CU
        
        Regola chiusura p = CVU dove conviene produrre in perdita per coprire i costi variabili (Breve Periodo) e magari anche parte dei fissi. Alternativamente si abbandona la produzione avendo come perdita così solo i CF
    - - Numero di imprese non dato = entreranno imprese finchè ci sarà la possibilità di guadagno = profitti nulli
        
        p = CM = CU
      - Tutti i costi variabili
- - - - Tecnologie blockchain
      - Spazio tecniche: Successione di operazioni e di trasformazioni dissociabili, separabili e legate tra loro da una concatenazione di tecniche e tecnologie
      - Spazio relazioni: Insieme di relazioni commerciali e finanziarie che si stabiliscono a tutti gli stadi della trasformazione
      - Spazio strategie: Insieme di azioni economiche che accompagnano la valorizzazione dei mezzi di produzione
      - Analisi catena del valore = calcolo Valore Aggiunto (output + Consumi Intermedi) quindi con l'aggiunta di K e L
        
        Prodotti freschi
        
        Prodotti trasformati
        
        Caratteristiche filiera e tipologia di vendita
    - - AGRICOLTURA: settore primario
        
        Nel Mondo: SAU circa costante (aumento semi oleosi), aumento carni (prima su tutti Cina), aumento latte (prima Asia) con diverse rese in base ai contesti, +57% del totale di pesce da acquacoltura rispetto alla pesca, declino superfici vigneto (alta concentrazione in pochi stati), !VINO!,
        
        Fornitori di Input = stesse multinazionali per agrofarmaci e sementi (Monsanto, Pioneer, Syngenta, Bayern) = concentrazione di mercato
        
        In Italia: aziende 40% <2Ha e 64% <5Ha, 12% aziende hanno il 68% SAU (oltre 20Ha), !AGRICOLTURA FAMILIARE!, !DISPARITà NORD-SUD!, zootecnia molto sviluppata in Nord, BIO 16% SAU. Aziende individuali = 93%, manodopera non familiare = 16,5%
        
        Imprese individuali, Società di persone, Società di capitali, Cooperative, Cond. familiari = determinazione K = tecnologie innovative
        
        DIVERSIFICAZIONE = 20% introiti da attività secondarie, opposta a specializzazione,
        
        Approfondimento e valorizzazione produzione (deepening) = produzione biologica e/o prodotti tipici certificati
        
        Allargamento funzioni svolte (broadening) = sfruttamento del paesaggio e territorio, agriturismo, biogas, fattorie didattiche, protezione biodiversità
        
        Riallocazione fattori produzione esternamente (regrounding) = pluriattività o economical farming, contoterzismo, laboratori artigianali e lavori esterni all'azienda agricola
        
        PREZZI PRODOTTI AGRICOLI
        
        Mondo globalizzato = no barriere logistiche
        
        LP
        
        COMP. TREND OFFERTA = aumento rese e fattori produttivi (tecnologia), cambiamenti terreno (deforestazione)
        
        COMP. TREND DOMANDA = cambiamento diete, crescita popolazione, aumento reddito pro capite
        
        COMP. CICLICA = espansione/recessione mercato
        
        BP
        
        COMP. ERRATICA = cambiamento gusti, eventi esterni, eventi climatici
        
        COMP. CICLICA INFRANNUALE = natura biologica del prodotto con prodotti di "magra" e "grassa"
        
        COMP. CICLICA INTERANNUALE = lunghezza periodo ciclo produttivo influenza il mercato, aspettaive
      - INDUSTRIA ALIMENTARE e distretti: settore secondario
        
        Nel Mondo: Cina, USA, UE; 1,9% PIL UE e 14,3% industria manufatturiera. Italia: 13% UE; PICCOLE MEDIE IMPRESE (PMI) = 99% settore, 40% fatturato settore; 55K unità con 450M addetti con 12% incidenza settore manufatturiero. FORTE SQUILIBRIO Nord-Sud (Nord = 1/3 del totale). 50M € fatturato, 18M export e 9M valore aggiunto
        
        Forte concentrazione di multinazionali (spesso estere) in alcuni settori ECCETTO alcuni settori (es VINO)
        
        Prime 50 imprese (0,1%)= 52M € fatturato, 40% fatturato settore alimentare, incidenza occupazione settore 30%,
        
        PRIME MULTINAZIONALI MONDO: Cargill, Nestlè, Archis, JBS, Bunge, ABInbev, Mars, Olam, Coca-Cola, Heineken
        
        PRIME MULTINAZIONALI IN ITALIA: Parmalat, Cremonini, Barilla, AIA, Ferrero, Agricola 3 valli, Lavazza, Campari, Unilever
        
        Settore Agroalimentare, delle bevande e del tabacco (carne, forno, latte, frutti, altro) (Vino, bibite, birra)
        
        DISTRETTI
        
        Ispessimento locale delle relazioni interindustriali (o agricole), con carattere di stabilità temporale, legata alle tradizioni e alla cultura di quel luogo
        
        Distretto agricolo = produzione interna al distretto (es Parmigiano reggiano)
        
        Distretto agro-industriale = prodotti agricoli possono essere esterni al distretto (es Prosciutto di Parma)
        
        Caratteristiche principali = Prodotto tipico, PMI, relazioni interpersonali, relazioni interindustriali, divisione processo produttivo, concentrazione imprese, specializzazione, forte innovazione e ricerca
        
        Economie esterne localizzate: esterne al settore ma localizzate nel distretto, ad esso legate (es macchinari per la produzione) = VANTAGGIO COMPETITIVO DISTRETTO
        
        QUADRO NORMATIVO
        
        1) Distretto industriale, 2)Distretti industriale e specializzazione agroalimentare, 3)Separazione delle PMI in Distretti industriali e Sistemi produttivi locali (Dal 1991 al 1999)
        
        Distretti Rurali (integrazione imprese agricole e non del distretto) e Distretti Agroalimentari di qualità (distretto agro-industriale con certificazione e riconoscimenti qualitativi) = D.lgs. 228/2001
        
        Distretti del Cibo = (Lg. 205/2017): distretti agro/agro-industriali già riconosciuti + distretti urbani/periurbani + integrazione agricoltura e attività in prossimità + distretti biologici e biodistretti
        
        Distretto del Biologico = attori della filiera stringono un patto per la gestione sostenibile del territorio secondo il BIOLOGICO
        
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        Distretto agricolo / agroalimentare
      - DISTRIBUZIONE ALIMENTARE: settore terziario
        
        -Negozio tradizionale; -Superette / Minimarket; -Supermercato / Discount; -Superstore; -Ipermercato; -Cah&Carry (grossisti)
        
        super e ipermercato, porzione meno in crescita. trend di crescita = negozi sempre più grandi, con servizi e assortimento vasto (< superficie totale di vendita; vendite fisiche in crescita nei mercati emergenti). Grande crescita e-commerce
        
        GDO (Grande Distribuzione Organizzata) = 76% quote di mercato italiane, < del 20% come n° di punti vendita
        
        GD (siti facenti capo un unica impresa o gruppo societario di imprese; Esselunga, Ahuchan, Carrefour)
        
        Caso Esselunga, vendite impresa e vendite per singolo store
        
        DO (catene di punti vendita di soggetti distinti ma legati da collaborazione volontaria con logistica e aspetti gestionali in comune; Coop, Conad, Selex, Despar)
        
        Quota di mercato = Fatturato impresa / Fatturato settore; Concentrazione settore = quote di mercato di x soggetti sul totale
        
        Grandi Multinazionali e-commerce
        
        EVOLUZIONE
        
        1) fedelizzare la clientela tramite l'offerta di prodotti di marca garantendo qualità e sicurezza (campagne di marketing) = competitività prezzo data dalle minori spese logistiche
        
        2) fedelizzato il prodotto e l'insegna del GDO si introducono private label di proprietà del venditore, spesso realizzati dal medesimo produttore del grande marchio = < prezzo di scaffale
        
        Prodotti non riconoscibili, private label classici, private label innovativi (es BIO)
        
        Omnicanalità di vendita, E-commerce (+70% dopo il 2020) e Smart shopping, E-grocery
        
        Custom experience per il consumatore = GDO capta informazioni sul consumatore (punto 1) e influenzando l'industria, ritaglia attorno al cliente più servizi possibili in modo da soddisfare il maggior numero di clienti con diverse esigenze
        
        Forte concentrazione e oligopolio GDO affermate
        
        ITALIA = unica nazione europea che non segue questo trend, presentando diversità in base alla localizzazione geografica
      - RISTORAZIONE E CONSUMI: settore terziario
        
        Ho.Re.Ca. food service = 36% americhe, 32% asia, 27% europa. 1° USA. 1° ristoranti a pieno servizio, FastFood
        
        ITALIA = consumo fuori casa +31,5% totale pre-covid
        
        TREND congiunturali e strutturali + delivery in forte crescita
        
        Ristorazione commerciale (servizio a consumatori non organizzati) 88%
        
        Ristorazione collettiva (servizio in continuità a gruppi predeterminati) 12%
        
        Importante fetta istituzionale = scuole + ospedali e strutture pubbliche (2/3)
        
        Ruolo sociale di educazione e influenza ai futuri trend di consumo
        
        Tecniche per miglior qualità, freschezza e tasty = shelf life logistica
        
        AUTOCGRILL, CAMST, CIR food = divisioni in base ai settori in cui operano (aziende, scuole, ospedali, stazioni, aereoporti, altro)
        
        MODALITà DI GESTIONE:
        
        Gestione diretta servizio da Pubblica Amministrazione
        
        Appalto solo servizio di trasporto
        
        Appalto esterno fornitura delle derrate
        
        Appalto esterno all'intero servizio di ristorazione
        
        EATALY e FICO
        
        CONSUMI
        
        FRUTTA = media 80 kg / persona (> banane, arance e mandarini, mele uva) !cambia in base a clima paese. Italia = 140 kg / persona. !Pesi NORD hanno un > consumo di verdura e ortaggi (clima)
        
        FONTI PROTEICHE = ragioni sociali, culturali, economiche. In generale > ricchezza, > proteine animali (bovini in primis). Consumo di carne = benessere economico. Italia = 71 kg / persona di carne; > suine e avicole da sostituzione bovine più care. Alto consumo salumi (tradizione) = 40% prosciutti crudi DOP/IGP
        
        LATTE E CASEARI = legato al reddito pro-capite
        
        PESCE = forte crescita mondiale, in primis Asia. In generale forte consumo paesi con tradizione ittica (Giappone, Portogallo, Norvegia, Islanda, Corea, Indonesia)
        
        Legge di Engel = incidenza PIL su spesa alimentare
        
        TREND INNOVAZIONE UE = Pleasure, Health, Physicall, Ethics, Convenience. = Agenda 2030, studio etichette, novel food, ecc...
      - DISTRIBUZIONE INTEGRAZIONE: settore terziario
        
        Distribuzione = insieme intermediari della filiera (organizzazioni indipendenti che svolgono le funzioni necessarie per traferire i prodotti dal produttore al consumatore); non sempre la lunghezza è direttamente proporzionale alle dimensioni del canale
        
        Canale lungo = Canale tradizionale
        
        Canale breve = cooperative di distribuzione
        
        Canale corto diretto = produttore è anche venditore (short food supply chain)
        
        VANTAGGI: produttore, consumatore, società
        
        Canale tradizionale= relazioni non formalizzate, mercato spot, incertezza e debolezza
        
        Canale amministrato = un'impresa influenza il resto delle interazioni
        
        Vantaggi: riduzione costi e maggior efficienza canale organizzato
        
        Canale contrattuale= relazioni durature, win-win, obblighi e diritti contrattuali, impresa coordinante
        
        Canale integrato= partenr principale che gestisce tutta la filiera, ricerca di economie di scala, strategie di integrazione
        
        PROCESSI DI INTEGRAZIONE = coordinamento in un unico centro delle scelte di 2 o più imprese operanti nello stesso o in diversi stadi di una filiera. Sono processi economico-gerarchici coordinati e combinati nonostante la loro distinzione economico-tecnica
        
        Integrazione Orizzontale = stesso stadio della filiera (allargare dimensioni economiche impresa, creare economie di scala/entrare in altri mercati)
        
        Integrazione Verticale = coordinamento in stati successivi o precedenti nella filiera (ascendete-discendente)
        
        Elevati costi di di transizione = razionalizzazione del processo produttivo diminuendo i costi
        
        Rispondere a esigenze del consumatore con prodotti dotati di determinate qualità
        
        VANTAGGI E SVANTAGGI
        
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        Effetti sul sistema = > efficienza e sviluppo tecnologico, < costi di transizione, > scambio informazioni, > standardizzazione e livellamento qualitativo, > stabilità offerta agricola data da < fluttuazione dei prezzi
        
        Integrazione mista
        
        FORME INTEGRAZIONE
        
        Integrazione per proprietà
        
        Integrazione per contratti o quasi-integrazione
        
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        Reti di imprese da legge 33/2009 (una o più imprese si obbligano ad esercitare obblighi reciproci nei loro soggetti sociali per un fine comune vantaggioso = capacità innovativa e competitività)
        
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        Cooperative
        
        Organizzazione produttori
    - - Solo il 28% della popolazione mondiale riesce a soddisfare il suo bisogno alimentare con materie prime prodotte nel raggio di 100km
        
        Vantaggi competitivi
        
        VANTAGGI ASSOLUTI (Smith) = ogni paese dovrebbe specializzarsi nella produzione in cui è più efficiente con beneficio per l'economia mondiale
        
        VANTAGGI COMPARATO (Ricardo) = ogni paese segue la legge di Smith nonostante un paese sia meno sviluppato e meno efficiente qualunque sia la produzione, ciò non porta vantaggi al paese meno sviluppato ma ne porta al sistema economico
        
        Politiche commerciali = possibili costi di commercializzazione
        
        Modello Centro - Periferia (Hub - Spoke) = paesi leader centralizzati e sviluppati; paesi arretrai e/o emergenti che si basano su esportazioni commodity, il tutto basato sull'intensità commerciale
        
        Decentralizzazione EU, nuovi HUB regionali e Mondiali (Cina e India), nuovi trade - cluster (paesi che commerciano molto tra loro)
        
        Link = collegamenti nei network commerciali
      - ECONOMIA MONDIALE GLOBALIZZATA
      - Flussi di quantità (omogenei) o capitali (disomogenei) = stessi riferimenti PIL capitale e PIL noinale
        
        Saldo bilancia commerciale = Export - Inport
        
        Si determina la propensione a importare/esportare di un paese (IP e EP)
        
        OPPOSTO è il grado di auto approvigionamento
        
        Volume di commercio = Export + Inport
        
        Saldo normalizzato per paragonare paesi con volumi molto diversi
        
        [tab slide 27 economia e scambi internazionali settore agroalimentare]