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PERIODO EPICO (600 A.C. – 200 D.C.) PT.6 - Coggle Diagram
PERIODO EPICO (600 A.C. – 200 D.C.) PT.6
DARŚANA (DRŚ = VEDERE) (DAL IV SECOLO A.C. AL IV SECOLO D.C.)
ĀSTIKA ('C'È, ESISTE') SIGNIFICA QUALCUNO CHE CREDE NELL'ESISTENZA DI UN SÉ O BRAHMAN, È STATO DEFINITO IN TRE MODI:
SONO 6:
MĪMĀṂSĀ = RIFLESSIONE
CONSIDERAVANO PROPRI I SEGUENTI PRAMANA:
1PRATYAKṢA (PERCEZIONE)
2.ANUMĀṆA (DEDUZIONE)
3.ŚABDA (PAROLA, TESTIMONIANZA)
4.UPAMĀṆA (CONFRONTO, ANALOGIA)
5.ARTHAPATTI (POSTULAZIONE, PRESUNZIONE)
ANUPALABDHI (NON-APPRENSIONE)
JAIMINI (ALCUNI STUDIOSI LO COLLOCANO TRA IL 250 A.C. E IL 50 D.C.)
HA DIVERSE SOTTOSCUOLE, CIASCUNA DEFINITA DALLA PROPRIA EPISTEMOLOGIA.
KARMA-MĪMĀṀṀSĀ A CAUSA DELLA SUA ATTENZIONE ALL'AZIONE RITUALE ( KARMA ).
PŪRVA-MĪMĀṀṀSĀ A CAUSA DELLA SUA ATTENZIONE AI TESTI VEDICI PRECEDENTI ( PŪRVA ) CHE TRATTAVANO DI AZIONI RITUALI,
PRABHĀKARA (FORSE 6°-7° SEC d.C)
KUMĀRILA (VII SEC d.C.)
SI FONDA SULLA DOTTRINA DELLA AUTO-VALIDITÀ DELLE COGNIZIONI
TUTTE LE COGNIZIONI SONO PRODOTTE COME VALIDE, E CONOSCIUTE COME TALI
LA COGNIZIONE CONOSCE SE STESSA TRAMITE PERCEZIONE DIRETTA, ED ESSENDO DELLA NATURA DELLA LUCE (ILLUMINAZIONE), NON NECESSITA DI ALCUN'ALGTRA COSA CHE LA MANIFESTI (SI AUTOCONOSCE).
LE COGNIZIONI NON VENGONO PERCEPITE COME OGGETTI NÉ POSSONO ESSERE CONOSCIUTE TRAMITE ALTRE COGNIZIONI
NON SONO MAI OGGETTI E, PERTANTO, NON POSSONO ESSERE CONOSCIUTE COME SONOCONOSCIUTI IL PIACERE E IL DOLORE
SE FOSSERO CONOSCIUTE COME OGGETTI, ALLORA CIASCUNA SINGOLA COGNIZIONE POTREBBE RICHIEDERE UN'ALTRA COGNIZIONE PER CONOSCERLA E COSÌ VIA.
COGNIZIONI HANNO
CAUSE MATERIALI = È IL SÉ
CAUSE IMMATERIALI = NON PUÒ SUSSISTERE NELLA CAUSA DEL SÉ. PERCHÈ È INCAUSATO. DEVE QUINDI SUSSISTERE NELLO STESSO SÉ
CIÒ CHE È INERENTE AD UNA SOSTANZA È UNA QUALITÀ, E COSÌ LA CAUSA IMMATERIALE DI UNA COGNIZIONE È UNA QUALITÀ
SE QUALITÀ TRANSITORIE SORGONO IN UNA SOSTANZA ETERNA, ESSE DEVONO ESSERE ATTRIBUITE AL CONTATTO CON ALTRE SOSTANZE
LE COGNIZIONI CHE DERIVANO DAI TESTI VEDICI NON SONO CONTRADDETTE DA ALCUN'ALTRA COGNIZIONE. SONO SEMPRE VALIDE. ANZI SONO AUTO-RIVELAZIONI
VEDA ESISTONO ETERNAMENTE. MA NON SONO OPERA DI DIO. DIO È INCORPOREO E NON HA GLI ORGANI DELLA PAROLA, SE SI ASSERISSE CHE EGLI ASSUMA FORMA UMANA PER LA RIVELAZIONE, ALLORA SAREBBE SOGGETTO A TUTTE LE LIMITAZIONI DEL CASO. LE SUE AFFERMAZIONI NON AVREBBERO ALCUNA AUTORITÀ
LA NON VALIDITÀ DELLE COGNIZIONI NON È EVIDENTE DI PER SÉ, IN QUANTO VIENE SPIEGATA MEDIANTE UN DIFETTO DI COLUI CHE PERCEPISCE, E DALLA COGNIZIONE CHE LA CONTRADDICE.
OGNI COGNIZIONE IMPLICA TRE DISTINTI FATTORI:
CONOSCITORE (SÉ)
CONOSCENZA STESSA
CONOSCIUTO (OGGETTO)
SONO PRESENTI SIMULTANEAMENTE
CONOSCENZA RIVELA SIA SE STESSA, SIA IL CONOSCITORE E IL CONOSCIUTO
OGNI COSCIENZA È ALLO STESSO TEMPO AUTOCOSCIENZA E COSCIENZA DELL'OGGETTO.
IN OGNI CONOSCENZA IL SÉ È CONOSCIUTODIRETTAMENTE ATTRAVERSO L'AZIONE E IL CONTATTO DEL MANAS (MENTE)
MA SE IN OGNI ATTO DI COGNIZIONE VI È SEMPRE UNA CONOSCENZA DIRETTA E IMMEDIATA DEL SÉ, TUTTAVIA NON C’È SEMPRE UNA CONOSCENZA DIRETTA E IMMEDIATA DEL NON-SÉ O OGGETTO
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IL SÉ È DISTINTO DAL CORPO, DAI SENSI E DALL'INTELLETTO
PLURALITÀ DEI SÉ
IL SÉ È PRESENTE ANCHE QUANDO È ASSENTE L'INTELLETTO, COME AVVIENE NEL SONNO.
È CONOSCIUTO IN MODO IMMEDIATO COME IL SOSTRATO DELLA COGNIZIONE.
DISTINTO DAL CORPO PERCHÈ CI SI MANIFESTA IN TUTTE LE COGNIZIONI, ANCHE IN QUELLE IN CUI NON C'È ALCUNA COGNIZIONE DEL CORPO
NON È PERCEPIBILE IN SE STESSO, MA È SEMPRE CONOSCIUTO COME L'AGENTE DELLA COGNIZIONE E NON COME L'OGGETTO.
NON È NÉ SOGGETTO NÉ OGGETTO DELLA COSCIENZA
IL CORPO È MATERIAL, E IN TUTTE LE COGNIZIONI SIAMO CONSAPEVOLI DEL CONOSCITORE DISTINTO DAL CORPO.
I SUOI ELEMENTI NON SONO INTELLIGENTI E UNA LORO COMBINAZIONE NON PUÒ FAR SORGERE LA COSCIENZA
L'ANIMA È SOGGETTA AL MUTAMENTO, TUTTAVIA PERMANE ATTRAVERSO TUTTI I CAMBIAMENTI
LE ATTIVITÀ DEI CORPI DIMOSTRANO LA PRESENZA DELL'ANIMA. SENZA TALE IPOTESI ESSA SAREBBERO IN ESPLICABILI
LA PERCEZIONE SORGE SOLO QUANDO C’È IL CONTATTO CON GLI OGGETTI REALI
QUANDO PERCEPIAMO, NOI PERCEPIAMO GLI OGGETTI E NON LE NOSTRE COGNIZIONI
INFERIAMO LA COGNIZIONE. MA NON LA PERCEPIAMO
L'UNIVERSO È REALE ED INDIPENDENTE DALLA MENTE CHE LO PERCEPISCE.
QUANDO PARLIAMO DI UN OGGETTO INDIVIDUALE COME ESISTENTE, INTENDIAMO CHE L'INDIVIDUALE HA UNA SUA ESISTENZA SPECIFICA, IN QUANTO NON PERCEPIAMO UNA COSA SEPARATA DALLE SUE QUALITÀ
AMMETTONO OTTO CATEGORIE
DRAVYA (SOSTANZA)
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GUṆA (QUALITÀ)
KARMA (ATTIVITÀ)
SĀMĀNYA (GENERALITÀ)
SĀDṚŚYA (SOMIGLIANZA)
PARATANTRATĀ (INERENZA).
ŚAKTI (ENERGIA)
SĀṂKHYA (NUMERO)
ETICA
DHARMA (LEGGE ) È LO SCHEMA DEL RETTO VIVERE
CODANĀ (INGIUNZIONE) È IL SIGNIFICATO IMPLICITO DEL DHARMA. È LA DEFINIZIONE GIURIDICA DELLA LEGGE
MA CODANĀ VUOL DIRE ANCHE ASPIRAZIONE O SPINTA DALL'INTERNO
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IL DOVER FARE HA UN'ORIGINE ESTERNA, POICHÈ I DOVERI CI SONO RIVELATI DA UN POTERE CHE NON CI APPARTIENE
QUANTO INGIUNTO HA LA CAPACITÀ DI PRODURRE PIÙ PIACERE CHE DOLORE, COSÌ CHE LE LINEE DI CONDOTTA PRESCRITTE CONDUCONO A FINI DESIDERABILI
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È FONDATA SULLA RIVELAZIONE. LE INGIUNZIONI VEDICHE FORMULANO GLI ELELEMENTI DEL DHARMA
BUONA AZIONE = CIÒ CHE È PRESCRITTO NEI VEDA
SE LE SMṚTI SONO IN CONFLITTO CON LA ŚRUTI, LE PRIME NON DEVONO ESSERE PRESE IN CONSIDERAZIONE
APURVA = È L'ELEMENTO PERFORMATIVO DI UN'INGIUNZIONE CHE GIUSTIFICA GLI ATTI RITUALI E I LORO RISULTATI. COME CONCETTO ESPLICATIVO FUNGE DA MEDIATORE.
È SIA L'ANTECEDENTE IMPERCEPIBILE DEL FRUTTO SIA LA CONDIZIONE POSTERIORE DELL'AZIONE
RAPPRESENTA IL LEGAME METAFISICO TRA L'AZIONE E IL SUO EFFETTO.
QUESTI FILOSOFI NON SONO PROPENSI A FAR RISALIRE GLI EFFETTI DELLE AZIONI ALLA VOLONTÀ DI DIO, POICHÉ UNA CAUSA UNIFORME NON PUÒ SPIEGARE LA VARIETÀ DEGLI EFFETTI
MOKṢA
HANNO INDICATO LA VIA PER CONSEGUIRE LA BEATITUDINE CELESTE, MA NON QUELLA DELLA LIBERTÀ DAL SAṂSĀRA
TESTO PRINCIPALE: "MĪMĀṂSĀ SUTRA" (ATTRIBUITO A JAIMINI)