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CICERONE (VITA) - Coggle Diagram
CICERONE (VITA)
(106-70 A.C.)
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TRA IL 79-77 A.C. CICERONE INTRAPRESE UN VIAGGIO DI STUDIO IN GRECIA, SIA PER CURARE LA SUA VOCE, MA ANCHE PERCHE' ROMA DIVENNE PERICOLOSA DOPO LE SUE PRESE DI POSIZIONE ANTISILLANE
TORNANDO DA QUESTO VIAGGIO, NEL 75 A.C. VENNE ELETTO QUESTORE E VENNE INVITATO A LILIBEO, DOVE MOSTRO' LA CORRETTEZZA DELLA SUA AMMINISTRAZIONE
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(69-52 A.C.)
NELLO STESSO PERIODO IN CUI CICERONE SI PREPARAVA PER IL PROCESSO CONTRO VERRE, VENNE ELETTO EDILE NEL 69
PER POI ESSERE PRETORE NEL 66 ED INFINE CONSOLE NEL 63 A.C., RAGGIUNGENDO L'APICE DELLA CARRIERA POLITICA
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IN QUESTO PERIODO CICERONE SI SCHIERO' CON GNEO POMPEO, CONSOLE NEL 70 A.C., (L'ANNO DELLE VERRINE)
INFATTI NEL 66 A.C., CICERONE PRONUNCIO' L'ORAZIONE PRO LEGE MANILIA PER SOSTENERE L'ASSEGNAZIONE A POMPEO DEL COMANDO UNICO NELLA GUERRA CONTRO IL RE MITRIDATE
POMPEO EBBE IL COMANDO CHE VOLEVA E CICERONE, NEL FRATTEMPO, PREPARAVA LA SUA ELEZIONE A CONSOLE
CHE POI VENNE FAVORITA PERCHE' TRA I SUOI COMPETITORI C'ERA LUCIO SERGIO CATILINA, UN ARISTOCRATICO CHE SI ARRICCHI' AL TEMPO DI SILLA
ERA LATORE (PORTATORE) DI UN PROGRAMMA POLITICO RADICALE, CHE PREOCCUPAVA L'ARISTOCRAZIA, VISTO CHE EGLI SI IMPOVERI', DA SPINGERE QUEST'ULTIMA A VOTARE PER CICERONE
FRUSTATO DALLA PERDITA, DECISE DI PREPARARE UN PIANO CONTRO CICERONE, CHE PREVEDEVA L'UCCISIONE DI QUEST'ULTIMO, MA LA CONGIURA NON SCATTO' POICHE' IL CONSOLE REAGI'
ALCUNI DEI COMPLICI VENNERO ARRESTATI A ROMA, MENTRE PER ALTRI, TRA QUESTI CATILINA SI DOVETTE PROCEDERE AFFRONTANDOLI IN UNA BATTAGLIA (INIZIO DEL 62 A.C.)
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OLTRE ALLE 4 CATILINARIE, POSSIAMO TROVARE ALTRE 2 ORAZIONI:
PRO MURENA: IN CUI SI DIFENDEVA DALL'ACCUSA DI BROGLI ELETTORALI, DI CUI MURENA ERA PROBABILMENTE COLPEVOLE
PRO ARCHIA: PRONUNCIATA NEL 62 A.C. IN DIFESA DEL POETA GRECO ARCHIA, ACCUSTO DI ESSERSI APPROPRIATO ILLEGGITIMAMENTE DELLA CITTADINANZA ROMANA, ESALTANDO LA CULTURA E LA POESIA COME ELEMENTI IMPORTANTI PER LA PIENA FORMAZIONE UMANA
CICERONE, QUANDO I SICILIANI ORGANIZZARONO UNA DENUNCIA PER CONCUSSIONE CONTRO VERRE, SI TROVO' COINVOLTO IN POLITICA
IL PROCESSO AVVENNE NEL 70 A.C., E, ALLA VIGILIA DI QUESTO PROCESSO, VERRE CERCO' DI INFAMARE CICERONE
FACENDO PRESENTARE IN CONCORRENZA CON LUI UN'ALTRO ACCUSATORE, QUINTO CECILIO NIGRO CHE SOSTENEVA DI AVER UN TITOLO MAGGIORE PER QUEL RUOLO
IL PRIMO ATTO DEL PROCESSO SI CHIAMA DIVINATIO, OSSIA CHE I GIUDIUCI AVREBBERO DOVUTO ACCORDARE CHI FOSSE L'ACCUSATORE PIU' ADATTO TRA I DUE
VERSO LA FINE DEGLI ANNI 60, POMPEO FA IL SUO RITORNO IN ITALIA E, NEL 60 A.C., RISOLVE IL CONFLITTO CON IL SENATO FIRMANDO UN ACCORO CON CESARE E CRASSO, CHIAMATO PRIMO TRIUMVIRATO
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A CUI VENNE ANCHE RIVOLTA LA PROPOSTA DI ENTRARE A FARNE PARTE A CICERONE, CHE, PERO', RIFIUTO'
NEL 58 A.C. FU ELETTO TRIBUNO DELLA PLEBE PUBLIO CLODIO PULCRO, RAPPRESENTANTE DEI POPULARES
E NELLO STESSO PERIODO VENNE AFFERMATA UNA LEGGE AD PERSONAM CONTRO CICERONE, CHE CONSISTEVA NELL'ESILIO PER CHIUNQUE AVESSE ORDINATO L'UCCISIONE DI UN CITTADINO SENZA PROCESSO
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AL CONTRARIO DI COME PENSAVA, CICERONE NON RIUSCI' A RECUPERARE LA SUA AUTORITA' ALL'INTERNO DEL SENATO
E, DALLA META' DEGLI ANNI 50, LA SITUAZIONE POLITICA DEGENERO':
I TRIUMVIRI STABILIRONO DI PROROGARE IL LORO ACCORDO, MA LA MORTE DI CRASSO E L'AVVICINAMENTO TRA POMPEO ED IL SENATO FECERO ALLONTANARE I DUE LEADER
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