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PERIODO EPICO (600 A.C. – 200 D.C.) PT.4, NYĀYA - Coggle Diagram

- - - - NYĀYA (GIUSTIZIA, REGOLE, METODO, GIUDIZIO) (II SEC a.C.)
        
        SI RITIENE CHE LA SOFFERENZA UMANA DERIVI DA ERRORI/DIFETTI PRODOTTI DA UN'ATTIVITÀ BASATA SU CONOSCENZE ERRATE (NOZIONI E IGNORANZA). LA MOKSHA (LIBERAZIONE) SI OTTIENE ATTRAVERSO LA GIUSTA CONOSCENZA
        
        SVILUPPARONO ANCHE UNA TEORIA DELL'ERRORE, PER STABILIRE METODICAMENTE I MEZZI PER IDENTIFICARE GLI ERRORI E IL PROCESSO ATTRAVERSO IL QUALE VENGONO COMMESSI GLI ERRORI NELLA RICERCA UMANA DELLA CONOSCENZA.
        
        LA FALSA CONOSCENZA NON È SEMPLICEMENTE IGNORANZA, MA INCLUDE L’ILLUSIONE. LA CONOSCENZA CORRETTA È SCOPRIRE E SUPERARE LE PROPRIE ILLUSIONI E COMPRENDERE LA VERA NATURA DELL'ANIMA, DEL SÉ E DELLA REALTÀ
        
        LA GRAZIA DI DIO È ESSENZIALE PER OTTENERE LA VERA CONOSCENZA.
        
        CONDIVIDE PARTE DELLA SUA METODOLOGIA E DEI FONDAMENTI DELLA SOFFERENZA UMANA CON IL BUDDISMO ; TUTTAVIA, UNA DIFFERENZA FONDAMENTALE TRA I DUE È CHE IL BUDDISMO CREDE CHE NON ESISTA NÉ UN'ANIMA NÉ UN SÉ;
        
        LA SCUOLA NYAYA, COME ALTRE SCUOLE DELL'INDUISMO, CREDE CHE ESISTA UN'ANIMA E UN SÉ, CON LA LIBERAZIONE (MOKSHA) COME STATO DI RIMOZIONE DELL'IGNORANZA, DELLA CONOSCENZA ERRATA, DELL'ACQUISIZIONE DELLA CONOSCENZA CORRETTA E DELLA CONTINUAZIONE SENZA OSTACOLI DEL SÉ.
        
        L'ANIMA (ĀTMAN) È SOSTANZA ETERNA ED ONNIPERVADENTE
        
        IL CONTRIBUTO PIÙ IMPORTANTE DATO DALLA SCUOLA NYAYA AL PENSIERO INDÙ SONO STATI I SUOI TRATTATI DI EPISTEMOLOGIA E LOGICA CHE, SUCCESSIVAMENTE, SONO STATI ADOTTATI DALLA MAGGIOR PARTE DELLE ALTRE SCUOLE INDIANE
        
        SCUOLA ANTICA (II SEC a.C. - XIII SEC. d.C.) GAUTAMA E KAṆĀDA SCUOLA MODERNA (DAL XXIII SEC. d.C. IN POI) GANGESA
        
        LA COSCIENZA È UN ATTRIBUTO DEL SÉ, CONSISTE NELLA MANIFESTAZIONE DEGLI OGGETTI. SI SUDDIVIDE IN:
        
        PRĀMA = VALIDA
        
        PRATYAKṢA (PERCEZIONE)
        
        QUATTRO REQUISITI PER UNA CORRETTA PERCEZIONE:
        
        INDRIYARTHASANNIKARSA (ESPERIENZA DIRETTA DEI PROPRI ORGANI SENSORIALI CON L'OGGETTO, QUALUNQUE COSA SI STIA STUDIANDO)
        
        AVYAPADESYA (NON VERBALE; LA CORRETTA PERCEZIONE NON AVVIENE PER SENTITO DIRE , SECONDO GLI ANTICHI INDIANI STUDIOSI, DOVE IL PROPRIO ORGANO SENSORIALE SI AFFIDA ALL'ACCETTAZIONE O AL RIFIUTO DELLA PERCEZIONE DI QUALCUN ALTRO)
        
        AVYABHICARA (NON VAGA; LA PERCEZIONE CORRETTA NON CAMBIA, NÉ È IL RISULTATO DI UN INGANNO PERCHÉ IL PROPRIO ORGANO SENSORIALE O MEZZO DI OSSERVAZIONE È ALLA DERIVA, DIFETTOSO, SOSPETTO)
        
        VYAVASAYATMAKA (DEFINITO; LA PERCEZIONE CORRETTA ESCLUDE GIUDIZI DI DUBBIO, SIA A CAUSA DELLA PROPRIA INCAPACITÀ DI OSSERVARE TUTTI I DETTAGLI, SIA PERCHÉ SI MESCOLA L'INFERENZA CON L'OSSERVAZIONE E SI OSSERVA CIÒ CHE SI VUOLE OSSERVARE, O NON SI OSSERVA CIÒ CHE NON SI VUOLE OSSERVARE)
        
        DUE MODALITÀ O STADI DI PERCEZIONE
        
        NIRVIKALPA (INDETERMINATO), QUANDO SI PERCEPISCE SEMPLICEMENTE UN OGGETTO SENZA POTERNE CONOSCERE LE CARATTERISTICHE
        
        SAVIKALPA (DETERMINATO), QUANDO SI È IN GRADO DI CONOSCERE CHIARAMENTE UN OGGETTO
        
        ANUMĀṆA (DEDUZIONE/INFERENZA )
        
        PUÒ ESSERE DI DUE TIPI:
        
        INFERENZA PER SE STESSI ( SVARTHANUMANA , DOVE NON È NECESSARIA ALCUNA PROCEDURA FORMALE, E AL MASSIMO GLI ULTIMI TRE DEI 5 PASSI)
        
        INFERENZA PER GLI ALTRI ( PARATHANUMANA , CHE RICHIEDE UNA METODOLOGIA SISTEMATICA DI 5 PASSI ).
        
        L'INFERENZA PUÒ ANCHE ESSERE CLASSIFICATA IN 3 TIPI:
        
        PŪRVAVAT (INFERIRE UN EFFETTO NON PERCEPITO DA UNA CAUSA PERCEPITA)
        
        ŚEṢAVAT (INFERIRE UNA CAUSA NON PERCEPITA DA UN EFFETTO PERCEPITO)
        
        SAMANYATODRISHTA (QUANDO L'INFERENZA NON È BASATA SULLA CAUSALITÀ MA SULL'UNIFORMITÀ DELLA COESISTENZA) . VIENE INOLTRE FORNITA UN'ANALISI DETTAGLIATA DELL'ERRORE, SPIEGANDO QUANDO ANUMANA POTREBBE ESSERE FALSO.
        
        CONOSCIAMO UN CARATTERE NON PERCEPITO DI UNA COSA, ATTRAVERSO LA MEDIAZIONE DI UN SEGNO CHE SI TROVA NELLA COSA, E CHE SI SA UNIVERSALMENTE CONNESSO CON QUEL CARATTERE
        
        ES: ESISTENZA DELFUOCO SU UNA COLLINA, OSSERVANDO SOLO IL FUMO
        
        UPAMĀṆA (CONFRONTO E ANALOGIA)
        
        CONOSCENZA DELLA RELAZIONE TRA UN NOME E LE COSE DA ESSO DENOMINATE, SULLA BASE DI UNA CERTA DESCRIZIONE DI ESSE IN TERMINI DELLA LORO SOMIGLIANZA O DISSOMIGLIANZA RISPETTO A OGGETTI FAMILIARI
        
        ŚABDA (PAROLA, TESTIMONIANZA DI ESPERTI AFFIDABILI PASSATI O PRESENTI)
        
        UN ESSERE UMANO HA BISOGNO DI CONOSCERE NUMEROSI FATTI E, CON IL TEMPO E L'ENERGIA LIMITATI A DISPOSIZIONE, PUÒ APPRENDERE DIRETTAMENTE SOLO UNA FRAZIONE DI QUEI FATTI E VERITÀ.
        
        DEVE FARE AFFIDAMENTO SUGLI ALTRI, SUI SUOI GENITORI, SULLA FAMIGLIA, SUGLI AMICI, SUGLI INSEGNANTI, SUGLI ANTENATI E SUI MEMBRI AFFINI DELLA SOCIETÀ PER ACQUISIRE E CONDIVIDERE RAPIDAMENTE LA CONOSCENZA E QUINDI ARRICCHIRE LA VITA DEGLI ALTRI. QUESTO MEZZO PER ACQUISIRE LA CONOSCENZA ADEGUATA È PARLATO O SCRITTO, MA ATTRAVERSO SABDA (PAROLE).
        
        TESTIMONIANZE POSSONO ESSERE DI DUE TIPI:
        
        VAIDIKA ( VEDICA ), CHE SONO LE PAROLE DEI QUATTRO SACRI VEDA,
        
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        LAUKIKA , OVVERO PAROLE E SCRITTI DI ESSERI UMANI DEGNI DI FIDUCIA.
        
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        A-PRAMA = NON VALIDA
        
        DUBBIO (SAṂŚAYA)
        
        ERRORE (VIPARYAYA)
        
        MEMORIA (SMṚTI)
        
        RAGIONAMENTO IPOTETICO
        
        CONOSCENZA VERA/VALIDA È UNA FEDELE COGNIZIONE PRESENTATIVA DEFINITA O CERTA DELL'OGGETTO QUALE ESSO È REALMENTE
        
        DUBBIO, ERRORE, ARGOMENTAZIONE IPOTETICA, CONOSCENZA INDEFINITA E SOGNO = ESCLUSI DALLA PRĀMA
        
        PERCHÉ NON SONO CERTI E DEFINITI
        
        PERCHÉ NON SONO FEDELI ALLA NATURA REALE DELL'OGGETTO
        
        MEMORIA È RAPPRESENTATIVA E NON PRESENTATIVA
        
        È VERA QUANDO SI ACCORDA O CORRISPONDE ALLA NATURA DELL'OGGETTO
        
        IL CRITERIO DI PROVA DELLA VERITÀ O DELLA FALSITÀ DELLA CONOSCENZA È DATO DAL SUCCESSO O DALL'INSUCCESSO DELLE NOSTRE ATTIVITÀ PRATICHE BASATE SU DI ESSA
        
        QUINDI VERITÀ E FALSITÀ CONSISTONO IN CERTE CONDIZIONI ESTERNE (CORRISPONDENZA E NON-CORRISPSONDENZA) E SONO COMPROVATE DA CONDIZIONI ESTERNE (SUCCESSO, INSUCCESSO)
        
        CI SONO CASI IN CUI LA VERITÀ È AUTOEVIDENTE
        
        METAFISICA È UN REALISMO PLURALISTICO
        
        AMMETTE ESISTENZA DI MOLTE REALTÀ INDIPENDENTI DIVISE IN DUE CLASSI: ESSERE (BHĀVA) E NON ESSERE (ABĀHVA) :
        
        SETTE PADĀRTHA (CATEGORIE) DELLA SCUOLA VAIŚEṢIKA
        
        DRAVYA (SOSTANZA) È UN'ENTITÀ DOTATA DI GUNA E KARMA
        
        GUṆA (QUALITÀ), È NEL SUBSTRATO DELLA SOSTANZA, È PRIVO DI AZIONE,
        
        KARMA (ATTIVITÀ), IL SUO TRANSITORIO E DINAMICO, OVVERO MOVIMENTO VERSO L'ALTO, MOVIMENTO VERSO IL BASSO, CONTRAZIONE, ESPANSIONE E LOCOMOZIONE
        
        SĀMĀNYA (GENERALITÀ), È L'ESSENZA COMUNE DI TUTTI GLI INDIVIDUI DI UNA CLASSE (UNIVERSALE)
        
        VIŚEṢA (PARTICOLARITÀ)
        
        SAMAVĀYA (INERENZA).
        
        NON ESSERE (ABĀHVA)
        
        SEIDICI PADĀRTHA DELLA SCUOLA NYĀYA
        
        1.PRAMĀṆA (VALIDO MEZZO DI CONOSCENZA),
        
        2.PRAMEYA (OGGETTI DI CONOSCENZA VALIDA),
        
        3.SAṂŚAYA (DUBBIO),
        
        4.PRAYOJANA (SCOPO),
        
        5.DṚṢṬĀNTA (ESEMPIO),
        
        6.SIDDHANTA (CONCLUSIONE),
        
        7.AVAYAVA (MEMBRI DEL SILLOGISMO),
        
        8.TARKA (RAGIONAMENTO IPOTETICO),
        
        9.NIRṆAYA (INSEDIAMENTO)
        
        10.VĀDA (DISCUSSIONE)
        
        11.JALPA (LITIGIO),
        
        12.VITAṆḌĀ (CAVILLARE),
        
        13.HETVĀBHĀSA (ERRORE),
        
        14.CHALA (CAVILLANDO),
        
        15.JĀTI (CONFUTAZIONE SOFISTICATA)
        
        16.NIGRAHASTHĀNA (PUNTO DELLA SCONFITTA)
        
        COSMOGONIA
        
        CONCEZIONE ATOMISTICA DEL MONDO, CHE NON IGNORA I PRINCIPI SPIRITUALI E MORALI CHE GOVERNANO IL PROCESSO DI COMPOSIZIONE E DECOMPOSIZIONE DEGLI ATOMI
        
        SPIEGA SOLTANTO GLI OGGETTI COMPOSTI DEL MONDO, CHE SONO NON-ETERNI.
        
        OGGETTI FISICI FINITI FORMATI DA QUATTRO GENERI DI ATOMI (TERRA, ACQUA, ARIA, FUOCO) IN FORMA DI DIADI, TRIADI E ALTRI COMPOSTI PIÙ COMPLICATI
        
        LA CREAZIONE DEL MONDO VIENE SPIEGATA ALLA LIUCE DELL'INVISIBILE MERITO MORALE DEI SÉ INDIVIDUALI, E SERVE ALLO SCOPO DELLA LEGGE MORALE DEL KARMAN
        
        TEORIA DI ASATKĀRYAVĀDA
        
        SOSTIENE CHE IL MONDO MATERIALE È UNA CREAZIONE EX NIHILO, CIOÈ EMERGE COMPLETAMENTE NUOVO DALLA CAUSA PRIMORDIALE, SENZA CHE L'EFFETTO ESISTA IN ALCUN MODO NELLA CAUSA.
        
        COMBINANO IL REALISMO PLURALISTICO CON IL TEISMO
        
        AMMETTONO ESISTENZA DI DIO COME VERO SÉ (UNO, INFINITO, ETERNO)
        
        È CAUSA EFFICIENTE DEL MONDO E NON MATERIALE (DEMIURGO)
        
        IL MONDO È IL SUO CORPO. CIÒ LO RENDE IL REGGITORE MORALE DEL MONDO
        
        ESISTENZA È PROVATA DALLE TESTIMONIANZE DELLE SCRITTURE E MEDIANTE INFERENZE BASATE SUL PRINCIPIO DI CAUSALITÀ
        
        TESTO PRINCIPALE: "NYAYA SUTRA"
- - - - È LA FORMA DI CONOSCENZA CHE È GIUSTIFICATA E AFFIDABILE.
      - È BASATA SU MEZZI DI CONOSCENZA AFFIDABILI E BEN ACCETTATI. I QUATTRO PRINCIPALI MEZZI DI CONOSCENZA RICONOSCIUTI COME VALIDI SONO: PRATYAKSHA (PERCEZIONE SENSORIALE DIRETTA), ANUMANA (RAGIONAMENTO INFERENZIALE), UPAMANA (ANALOGIA) E SABDA (TESTIMONIANZA AUTOREVOLE).
      - LA CONOSCENZA VALIDA È SOSTENUTA DA PROVE CONCRETE E OGGETTIVE ED È CONSIDERATA ACCURATA E CORRETTA. È IN GRADO DI RIVELARE LA REALTÀ OGGETTIVA IN MODO AFFIDABILE.
    - - È IL CONTRARIO DELLA CONOSCENZA VALIDA. SI RIFERISCE A UNA FORMA DI CONOSCENZA CHE NON È GIUSTIFICATA O È FUORVIANTE.
      - È BASATA SU MEZZI DI CONOSCENZA NON AFFIDABILI O INAPPROPRIATI. AD ESEMPIO, LA CONOSCENZA BASATA SU PERCEZIONI DISTORTE O TESTIMONI POCO AFFIDABILI POTREBBE ESSERE CONSIDERATA APRAMANA.
      - LA CONOSCENZA NON VALIDA PUÒ ESSERE FUORVIANTE, SOGGETTIVA O NON ADEGUATAMENTE GIUSTIFICATA. PUÒ PORTARE A CONCLUSIONI ERRONEE O INESATTE.
    - - IL NYĀYA CERCA DI PURIFICARE E DISCIPLINARE I MEZZI DI CONOSCENZA PER GARANTIRE CHE LA CONOSCENZA SIA AFFIDABILE E OGGETTIVA.
- - - - IL CONCETTO DI PARAMANU È FONDAMENTALE. SI TRATTA DI PARTICELLE ATOMICHE INDIVISIBILI CHE COSTITUISCONO LA BASE DELLA REALTÀ MATERIALE.
      - SI CREDE CHE QUESTE PARTICELLE ATOMICHE SIANO ESTREMAMENTE PICCOLE, AL PUNTO CHE SONO CONSIDERATE INDIVISIBILI. LA FILOSOFIA NYĀYA SVILUPPA UN'ANALISI DETTAGLIATA DELLE DIMENSIONI E DELLE CARATTERISTICHE DELLE PARTICELLE ATOMICHE
      - LA REALTÀ MATERIALE È COMPOSTA DA UNA VARIETÀ DI OGGETTI CHE SONO FORMATI DA AGGREGAZIONI DI PARTICELLE ATOMICHE.
        
        TUTTO CIÒ CHE PERCEPIAMO E SPERIMENTIAMO NEL MONDO FISICO È IL RISULTATO DELLE DIVERSE COMBINAZIONI E AGGREGAZIONI DI QUESTE PARTICELLE ATOMICHE.
    - - RIGUARDA L'ORIGINE E LA CREAZIONE DI OGGETTI E COME QUESTI OGGETTI SIANO FORMATI
      - COINVOLGE LA COMBINAZIONE E L'AGGREGAZIONE DI QUESTE PARTICELLE ATOMICHE "PARAMĀṆU. PER FORMARE OGGETTI PIÙ GRANDI
      - IMPLICA UNA STRUTTURA GERARCHICA, IN CUI LE PARTICELLE ATOMICHE SI COMBINANO PER FORMARE ATOMI, GLI ATOMI SI COMBINANO PER FORMARE MOLECOLE E COSÌ VIA. QUESTA GERARCHIA SPIEGA COME GLI OGGETTI COMPLESSI SIANO FORMATI DA PARTI PIÙ PICCOLE.
- - - - IL SILLOGISMO NYAYA SEGUE UNA STRUTTURA DIFFERENTE, CON QUATTRO PROPOSIZIONI: PRATIJÑA (PROPOSIZIONE INIZIALE), HETU (RAGIONE), UDĀHARAṆA (ESEMPIO) E UPANAYA (APPLICAZIONE). QUESTA STRUTTURA È PIÙ COMPLESSA RISPETTO A QUELLA DEL SILLOGISMO ARISTOTELICO.
      - SCOPO: IL SILLOGISMO NYAYA È SPESSO UTILIZZATO PER LA COSTRUZIONE DI ARGOMENTI VALIDI IN UNA DISCUSSIONE FILOSOFICA O LOGICA. È PARTICOLARMENTE ASSOCIATO ALLA SCUOLA NYAYA E ALLA TRADIZIONE FILOSOFICA INDIANA.
      - REGOLE SPECIFICHE: IL SILLOGISMO NYAYA È GOVERNATO DA REGOLE SPECIFICHE, COME QUELLE DEL NIGRAHASTHĀNA, CHE REGOLANO LA CORRETTA COSTRUZIONE DEGLI ARGOMENTI.
        
        NIGRAHASTHĀNA (REGOLE DELL'ARGOMENTAZIONE). FORNISCE UNA STRUTTURA CHIARA PER L'ARGOMENTAZIONE E L'INFERENZA
        
        PRATIJÑA (PROPOSIZIONE INIZIALE): OGNI ARGOMENTO DEVE INIZIARE CON UNA PROPOSIZIONE O UNA DICHIARAZIONE DI CIÒ CHE SI VUOLE DIMOSTRARE O STABILIRE. QUESTA PROPOSIZIONE INIZIALE È CHIAMATA "PRATIJÑA."
        
        HETU (RAGIONE): L'ARGOMENTO DEVE INCLUDERE UN "HETU," CHE È L'ARGOMENTO O LA RAGIONE CHE SUPPORTA LA PROPOSIZIONE INIZIALE. IL HETU È IL MOTIVO PER CUI LA PRATIJÑA È VERA. IL HETU DEVE ESSERE VALIDO, CIOÈ NON DEVE ESSERE UNA FALLACIA O UN ERRORE DI RAGIONAMENTO.
        
        UDĀHARAṆA (ESEMPIO): È SPESSO UTILE INCLUDERE UN "UDĀHARAṆA," OVVERO UN ESEMPIO O UN CASO PARTICOLARE CHE ILLUSTRA LA VALIDITÀ DELL'ARGOMENTO. L'UDĀHARAṆA AIUTA A CHIARIRE L'ARGOMENTO E MOSTRA COME IL HETU SI APPLICA ALLA SITUAZIONE SPECIFICA.
        
        UPANAYA (APPLICAZIONE): L'ARGOMENTO DEVE INCLUDERE UN PROCESSO DI "UPANAYA," CHE È L'APPLICAZIONE DEL HETU ALL'INTERNO DELLA SITUAZIONE SPECIFICA DELL'UDĀHARAṆA. QUESTO DIMOSTRA COME IL HETU È RILEVANTE E GIUSTIFICA LA PRATIJÑA.
        
        NIGAMANA (CONCLUSIONE): L'ARGOMENTO DEVE CONCLUDERSI CON UNA "NIGAMANA," CHE È LA CONCLUSIONE O LA CONFERMA DELLA PRATIJÑA. LA NIGAMANA DEVE AFFERMARE CHIARAMENTE CHE LA PRATIJÑA È STATA DIMOSTRATA SULLA BASE DEL HETU E DELL'UDĀHARAṆA.
        
        NIRṆAYA (DECISIVO): L'ARGOMENTO DEVE ESSERE "NIRṆAYA," OVVERO DECISIVO E PRIVO DI AMBIGUITÀ. DEVE ESSERE CHIARO CHE IL HETU SUPPORTA IN MODO CONVINCENTE LA PRATIJÑA, SENZA POSSIBILITÀ DI INTERPRETAZIONE O AMBIGUITÀ.
        
        CHALA (FALLACIA): L'ARGOMENTO DEVE EVITARE LE "CHALA," CHE SONO ERRORI O SOFISMI. IL NYAYA RICONOSCE DIVERSE FORME DI FALLACIA, E IL SISTEMA DI REGOLE CERCA DI ELIMINARE TALI ERRORI DALL'ARGOMENTAZIONE.
  - - - HETVĀBHĀSA DI SAVYABHICĀRA (FALLACIA DI ETEROGENEITÀ): QUESTO ERRORE SI VERIFICA QUANDO L'ARGOMENTO ASSUME CHE LE PROPRIETÀ DI UN OGGETTO POSSANO APPLICARSI A UN ALTRO OGGETTO DIVERSO. AD ESEMPIO, SE QUALCUNO AFFERMA CHE POICHÉ IL FUOCO È CALDO E IL GHIACCIO È FREDDO, IL FUOCO È GHIACCIO.
      - HETVĀBHĀSA DI VYABHICĀRA (FALLACIA DI VARIABILITÀ): QUESTO ERRORE SI VERIFICA QUANDO L'ARGOMENTO ASSUME CHE, POICHÉ UNA RELAZIONE O UNA PROPRIETÀ È PRESENTE IN UN CONTESTO, DOVREBBE ESSERE PRESENTE IN UN CONTESTO DIVERSO. AD ESEMPIO, SE QUALCUNO AFFERMA CHE POICHÉ LA LUNA È FREDDA DURANTE LA NOTTE, DOVREBBE ESSERE FREDDA ANCHE DURANTE IL GIORNO.
      - HETVĀBHĀSA DI SĀMĀNYA (FALLACIA DI UNIVERSALITÀ): QUESTO ERRORE SI VERIFICA QUANDO L'ARGOMENTO ASSUME CHE UNA PROPRIETÀ CHE SI TROVA IN UNA PARTE DI UN INSIEME DEBBA APPLICARSI ALL'INTERO INSIEME. AD ESEMPIO, SE QUALCUNO AFFERMA CHE POICHÉ ALCUNI UCCELLI NON POSSONO VOLARE, NESSUN UCCELLO PUÒ VOLARE.
      - HETVĀBHĀSA DI ASIDDHA (FALLACIA DI NON PROVA): QUESTO ERRORE SI VERIFICA QUANDO L'ARGOMENTO NON FORNISCE UNA PROVA SUFFICIENTE PER SOSTENERE LA CONCLUSIONE. AD ESEMPIO, SE QUALCUNO AFFERMA CHE LA MEDICINA X È EFFICACE PERCHÉ L'HO VISTA FUNZIONARE UNA VOLTA.
      - HETVĀBHĀSA DI EKĀNTA (FALLACIA DI ASSOLUTISMO): QUESTO ERRORE SI VERIFICA QUANDO L'ARGOMENTO ASSUME CHE UNA REGOLA O UNA PROPRIETÀ DEBBA APPLICARSI IN MODO ASSOLUTO SENZA ECCEZIONI. AD ESEMPIO, SE QUALCUNO AFFERMA CHE TUTTE LE PERSONE AMANO IL CIOCCOLATO, BASANDOSI SOLO SULLA SUA ESPERIENZA PERSONALE.
      - HETVĀBHĀSA DI SATPRATIPAKSHA (FALLACIA DI ARGOMENTAZIONE CONTRARIA): QUESTO ERRORE SI VERIFICA QUANDO L'ARGOMENTO UTILIZZA UN ESEMPIO DI UN CASO IN CUI L'AFFERMAZIONE È VERA PER SOSTENERE CHE SIA VERA IN GENERALE. AD ESEMPIO, SE QUALCUNO SOSTIENE CHE POICHÉ ALCUNE PERSONE CONOSCONO BENE UN ARGOMENTO, TUTTE LE PERSONE LO CONOSCONO BENE.
      - HETVĀBHĀSA DI VIRUDDHA (FALLACIA DI CONTRADDIZIONE): QUESTO ERRORE SI VERIFICA QUANDO L'ARGOMENTO È AUTODISTRUTTIVO O SI CONTRADDICE DA SOLO. AD ESEMPIO, SE QUALCUNO AFFERMA CHE TUTTE LE AFFERMAZIONI SONO FALSE, INCLUSA QUESTA.