Per il controllo dei Balcani e del Mediterraneo 1853-56 che oppose alla Russia l'Impero ottomano, sostenuto da Francia e Gran Bretagna con l'appoggio di un corpo di spedizione piemontese. Il 4 ottobre 1853 i turchi dichiararono guerra ai russi, Sebastopoli, massimo porto russo sul Mar Nero, fu cinta d'assedio. Il generale Gorčakov cercò di risollevare le sorti russe, ma fu sconfitto ella battaglia della Cernaia, soprattutto grazie alla resistenza delle truppe piemontesi. Si giunse così al Congresso di pace di Parigi nel 1856, dove Cavour, forte della partecipazione alla guerra, poté sollevare la questione dell'unità e dell'indipendenza dell'Italia. La sconfitta avvenuta in Crimea provocò nella classe dirigente zarista una spinta riformistica volta a modernizzare un paese le cui risorse umane e materiali rimanevano arretrate dinanzi alle innovazioni politiche, costituzionali e sociali degli stati europei intercorse a seguito dei moti rivoluzionari del 1848.