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De republica: - Coggle Diagram
De republica:
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è messo in scena un dialogo , tra Scipione Emiliano, il distruttore di Cartagine e Numanzia, e alcuni suoi amici che si sono recati a fargli visita
tema del dialogo, è il dibattito circa la migliore forma di costituzione politica
Scipione illustra le 3 forme fondamentali, monarchia, aristocrazia, e democrazia, affermando che ciascuna di esse è tollerabile, ma nessuna perfetta
il primo libro
Cicerone apre il libro primo introducendo il tema della virtù, vincolo dato dalla natura che spinge l'uomo all'amore per il genere umano e alla difesa per la patria e con una condanna a coloro che si tengono fuori dalle vicende pubbliche.
Affronta il tema della partecipazione alla vita pubblica, e critica quei filosofi di impegnati solo alla vita contemplativa.
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il terzo libro
perduto quasi completamente, affronta il grande tema della giustizia all'interno dello Stato e nei rapporti internazionali.
Cicerone si serve della verità profonda racchiusa in un proverbio di inestimabile valore: «L'onesta è la migliore regola di condotta» in tutte le questioni, si tratti di affari pubblici o privati
i libri 4 e 5
quasi interamente perduti, In particolare nel IV libro viene trattata l'educazione dei cittadini
Si mette in evidenza l'importanza della famiglia, forza viva dello Stato e si condanna il comunismo, battendosi, invece, per la difesa della proprietà privata
Nel V libro, invece, viene esaltata l'integrità dei costumi degli antichi romani, opponendoli alla morale decaduta dei suoi tempi e delle qualità necessarie all'uomo di governo
il sesto libro
Cicerone si occupa di mostrare come gli uomini di stato che intendono puntare all'amore per la patria, la giustezza e la filantropia, non devono unicamente attendere di ricevere, l'approvazione e il sostegno morale di tutti i buoni cittadini
Somnium Scipionis
In questo sogno, racconta l'Emiliano, gli era apparso il nonno adottivo Scipione l'Africano:
costui gli aveva predetto le sue glorie future e la sua morte prematura, mostrandogli però successivamente una visione delle sfere celesti e spiegando che il premio riservato dagli dèi alle anime degli uomini politici virtuosi sarebbe stato l'immortalità dell'anima e una dimora eterna nella Via Lattea.