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il viaggio di Darwin
Il 16 febbraio il Beagle si fermò per rifornirsi di viveri sui remoti e sterili isolotti rocciosi dell’arcipelago di San Pietro e San Paolo, e due settimane più tardi attraversò l’equatore e raggiunse le coste del Brasile.
Era aprile quando mise per la prima volta piede in terra americana, nella baia di Buttafoco, a Rio de Janeiro.nei mesi successivi esplorò il Corcovado,
A fine luglio la spedizione raggiunse il maestoso estuario del Río de la Plata. Sulla riva settentrionale di Montevideo
Nell’America selvaggia
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Nel mese di dicembre il beagle ormeggiò nella baia del Buon Successo, lungo la costa della Terra del Fuoco.
L’equipaggio trascorse il Natale a Hermite, un’isola a ovest di capo Horn
Vista dalla baia Pía (Cile) con, sullo sfondo, la cordigliera Darwin, battezzata così da FitzRoy nel 1834 in onore del suo compagno di viaggio sul Beagle
Foto: Peter Essick / NGS
Una volta fallito il tentativo di doppiare capo Horn, il Beagle si diresse verso est e il primo marzo del 1833 raggiunse le isole Falkland
Attraverso le Ande
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la spedizione riuscì a doppiare capo Horn e nel giugno del 1834 raggiunse la costa occidentale del Sudamerica. Trascorsero l’anno successivo in Cile e Perù,
Darwin arrivò a Tahiti nel novembre del 1835. «Ci siamo fermati dieci giorni ad ammirare la bellezza di quest’isola quasi classica»,
Il Beagle attraccò finalmente a Falmouth il 2 ottobre del 1836. Darwin non lasciò mai più la Gran Bretagna
