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PERIODO EPICO (600 A.C. – 200 D.C.) PT.2, DRAVYA - SOSTANZA - Coggle…

- - - - PUÒ ESSERE ASSEGNATO ANCHE A TUTTI QUELLI CHE HANNO SCONFITTO LA NATURA INFERIORE E REALIZZATO QUELLA SUPERIORE
      - SOTTO LA SUA INFLUENZA ENTRANO A FAR PARTE DELL'ORDINE DUE DIFFERENTI CREDI/O CHE SI DISTINGUONO PER I LORO PRINCIPI ETICI PIÙ CHE PER IL LORO PENSIERO FILOSOFICO
        
        DIGAMBARA (VESTITI DI CIELO O NUDI)
        
        I KEVALIN (SANTI PERFETTI) VIVONO SENZA CIBO NÈ PROPRIETÀ
        
        SOSTENEVANO IL TOTALE ABBANDONO DI OGNI PROPRIETÀ
        
        ŚVETĀMBARA (VESTITI DI BIANCO)
      - SI CONSIDERAVA L'ESPOSITORE DI DOTTRINE GIUNTE FINO A LUI DA UNA SUCCESSIONE DI VENTITRÉ PRECEDENTI TĪRTHAṄKARA (SAGGI)
      - NEGANO ESISTENZA DI UNA CAUSA PRIMA INTELLIGENTE, VENERA SANTI DEIFICATI, CLERO PRATICA IL CELIBATO, CONSIDERANO PECCAMINOSA L'UCCISIONE DEGLI ANIMALI.
        
        PIÙ CHE VEGANI. PORTANO UN FAZZOLETTO DAVANTI ALLA BOCCA PER PROTEGGERE INSETTI E I BATTERI DELL'ARIA ECC.
        
        UTILIZZANO UNA PICCOLA SCOPETTA PER PULIRE LA STRADA DAGLI INSETTI
    - - AMMETTONO CINQUE TIPI DI CONOSCENZA (JÑĀNA)
        
        LA VALIDITÀ DELLA CONOSCENZA CONSISTE NELLA SUA EFFICIENZA PRATICA, NEL CONSENTIRCI DI CONSEGUIRE CIÒ CHE È BENE E DI EVITARE CIÒ CHE È MALE (PER EFFETTO DI QUALITÀ INERENTI ALL’ANIMA)
        
        PRATYAKṢA (CONOSCENZA DIRETTA E IMMEDIATA)
        
        MANAḤPARYĀYA
        
        CONOSCENZA DIRETTA DEI PENSIERI DEGLI ALTRI (TELEPATIA)
        
        KEVALA
        
        CONOSCENZA PERFETTA/ONNISCIENZA NON LIMITATA DALLO SPAZIO, DAL TEMPO E DALL'OGGETTO
        
        AVADHI
        
        CONOSCENZA DIRETTA DELLE COSE, ANCHE A DISTANZA DI TEMPO E SPAZIO (CHIAROVEGGENZA)
        
        LA CONOSCENZA NON VALIDA (ERRONEA) RAPPRESENZA LE COSE IN RELAZIONI IN CUI ESSE NON SI TROVANO
        
        CARATTERIZZATO DAL SAMŚAYA (DUBBIO)
        
        CONOSCENZA INDIRETTA CHE SI OTTIENE PER MEZZO DI QUALCHE ALTRA CONOSCENZA (PAROKṢA)
        
        MATI
        
        COGNIZIONE ORDINARIA CHE SI OTTIENE TRAMITE I NORMALI SENSI DELLA PERCEZIONE SENSORIALE
        
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        ŚRUTI
        
        TESTIMONIANZA (SCRITTURE) = CONOSCENZA CHE DERIVA DAI SEGNI ,DAI SIMBOLI E DALLE PAROLE
        
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        CARATTERIZZATO DAL VIPARYAYA (ERRORE)
        
        L'OPPOSTO DELLA VERITÀ
        
        CARATTERIZZATA DAL ANADHYAVAṢĀYA
        
        CAUSATA DALLA TRASCURATEZZA E DALL'INDIFFERENZA
        
        CONOSCENZA ED OGGETTO DI CONOSCENZA SONO DISTINTI L'UNO DALL'ALTRO
        
        L'OGGETTO FISICO NEL MONDO ESTERNO È INDIPENDENTE DALLA CONOSCENZA E NON PUÒ ESSERE CREATO DALLA MENTE CHE CONOSCE
        
        LA COSCIENZA ILLUMINA GLI OGGETTI ESTERNI, CHE NE SONO INDIPENDENTI, E NON VENGONO MUTATI DAL PROCESSO CONOSCITIVO
      - CONOSCENZA È DI DUE SPECIE
        
        NAYA
        
        CONOSCENZA DI UNA COSA NELLE SUE RELAZIONI (CONOSCENZA RELATIVA)
        
        È UN PUNTO DI VISTA IN BASE AL QUALE FACCIAMO UN'AFFERMAZIONE SU UNA DATA
        
        GLI ASPETTI PARTICOLARI NON SONO MAI ADEGUATI ALL'INTERA REALTÀ
        
        LE SOLUZIONI RELATIVE SONO DELLE ASTRAZIONI TRAMITE LE QUALI PUÒ ESSERE CONSIDERATA LA REALTÀ
        
        NE ESISTONO SETTE
        
        QUATTRO RIFERITI AGLI OGGETTI O SIGNIFICATI (ARTHA)
        
        TRE RIFERITI ALLE PAROLE (ŚABDANAYA)
        
        NON SONO ASSOLUTI O COMPLETI
        
        OGNI NAYA HA UN'ESTENSIONE PIÙ AMPIA DI QUELLO CHE LO PRECEDE
        
        LA REALTÀ ULTIMA HA UNA STRUTTURA COMPLESSA
        
        IL CARATTERE GENERALE DELLA REALTÀ VIENE DATO ATTRAVERSO DIVERSI PUNTI DI VISTA
        
        L'ELEZIONE DI UN SINGOLO PUNTO DI VISTA E FARNE LA NATURA ULTIMA DELLA REALTÀ CONDUCE SOLO ALL'ERRORE (VISIONE PARZIALE E INCOMPLETA DELLA REALTÀ)
        
        DUNQUE DOBBIAMO RICONOSCERE LA NATURA COMPLESSA DELLA REALTÀ ULTIMA , E CERCARE DI DESCRIVERLA IN TUTTA LA SUA COMPLESSITÀ, CONSIDERANDOLA SOTTO MOLTI ASPETTI
        
        I SENSI NON POSSONO PRESENTARCI LA VISIONE MULTIDIMENSIONALE DELLA NOSTRA REALTÀ MA SOLO UNA VISIONE A TUNNEL.
        
        STRETTAMENTE CORRELATA A QUESTA DOTTRINA È LA TEORIA DELLE PROBABILITÀ, POPOLARMENTE CONOSCIUTA COME SYADAVADA, CHE PUÒ ESSERE DESCRITTA COME LA TEORIA DEL "PUÒ ESSERE" O LA TEORIA DELLE PREDICAZIONI.
        
        È ANCHE CONOSCIUTA COME SAPTABHANGI O LE SETTE POSIZIONI.
        
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        GLI STUDIOSI GIAINISTI SONO BEN CONSAPEVOLI DI QUESTA DIFFICILE SITUAZIONE UMANA E HANNO QUINDI AVANZATO LA TEORIA DEI PUNTI DI VISTA. SPIEGANO LA TEORIA, USANDO LA STORIA DI SEI CIECHI CHE CERCANO DI DESCRIVERE UN ELEFANTE UTILIZZANDO CIASCUNO UN PARTICOLARE ORGANO DI SENSO (ANEKANTAVADA O NAYAVADA).
        
        REALTÀ MULTIFORME E SEMPRE MUTEVOLE, NULLA PUÒ ESSERE CONSIDERATO ESISTENTE SEMPRE E OVUNQUE4, IN OGNI MODO E LUOGO, ED È PERTANTO IMPOSSIBILE IMPEGNARSI IN UN CREDO INFLESSIBILE
        
        LA REALTÀ È DESCRITTA COME PERMANENZA NEL MUTAMENTO, IDENTITÀ NELLA DIVERSITÀ, UNITÀ NELLA MOLTEPLICITÀ
        
        REALTÀ = PERMANENZA ATTRAVERSO L'APPARIRE E LO SCOMPARIRE
        
        PRAMĀNA
        
        CONOSCENZA DI UNA COSA COSÌ COM'È IN SE STESSA
    - - VIENE APPRESA TRAMITE PERCEZIONE E COMPRESA PER MEZZO DELL'INTELLIGENZA
      - GLI ATTRIBUTI E LE RELAZIONI DELLE COSE VENGONO FORNITI IN MODO DIRETTO NELL'ESPERIENZAE NON SONO IL PRODOTTO DEL PENSIERO E DELL'IMMAGINAZIONE
      - QUANDO IL SÉ CONOSCE, CONOSCE SIMULTANEAMENTE SE STESSO. LA CONOSCENZA NON RIVELA SOLO LE RELAZIONI ESTERNE.
        
        L'ANIMA HA IN SÉ OGNI CONOSCENZA, MA QUESTA SI MANIFESTA SOLTANTOQUANDO VENGONO RIMOSSI GLI ELEMENTI PERTURBATORI(PASSIONI ED EMOZIONI CAUSANO AFFLUSSO DI MATERIA).
      - IL MONDO HA UN'ESISTENZA CONCRETA, PER CUI LE COSE SI TROVANO AL DI FUORI DELLA MENTE
        
        LA CONOSCENZA CHE NE ABBIAMO PUÒ ESSERE TURBATA DALLE INTERFERENZE DELLE PASSIONI E DELLE EMOZIONI.
        
        COSÌ L'ELEMENTO SPIRITUALE INCORPOREO SI MESCOLA CON QUELLO MATERIALE E INCOSCIENTE
        
        SI DEVE SOPPRIMERE LA CONTAMINAZIONE TRA SPIRITO ME MATERIA, CHE VINCOLA AL CICLO DELLE TRASMIGRAZIONI
        
        IL MONDO È AUTOSUFFICIENTE. NON C'È BISOGNO DI AMMETTERE L'ESISTEBZA DI UN DIO CHE NE REGGA LE SORTI.
        
        LE COSE HANNO UNA STRUTTURA ATOMICA, NON SONO ETERNE, A DIFFERENZA DEGLI ELEMENTI SPIRITUALI
      - AFFERMANO L'ESISTENZA DI DUE CLASSI DI OGGETTI
        
        CETANA = OGGETTI COSCIENTI
        
        JĪVA = VIVENTI
        
        MUKTA = LIBERATI
        
        SAṂSĀRIN = SCHIAVI
        
        VENGONO CLASSIFICATI APPROFONDITAMENTE
        
        ORGANISMI MICROSCOPICI INVISIBILI AD OCCHIO NUDO, MA PERCEPITI DALLA COSCIENZA YOGICA
        
        ORGANISMI CHE POSSIEDONO DUE SENSI (TATTO E GUSTO) = LOMBRICHI
        
        ORGANISMI CHE POSSIEDONO QUATTRO SENSI (TATTO, GUSTO, ODORATO, VISTA)
        
        ORGANISMI CHE POSSIEDONO TRE SENSI (TATTO, GUSTO, ODORATO) = INSETTI
        
        ORGANISMI CHE POSSIEDONO CINQUE SENSI (TATTO, GUSTO, ODORATO, VISTA, UDITO)
        
        ORGANISMI CHE POSSIEDONO SEI SENSI (TATTO, GUSTO, ODORATO, VISTA, MENTE) = ESSERI UMANI
        
        ACETANA = OGGETTI NON COSCIENTI
        
        A-JĪVA = NON VIVENTI
        
        PUDGALADRAVYA = MATERIA
        
        COMPOSTI DA ATOMI (PARAMĀNU)
        
        GLI ATOMI DI ELEMENTI DIFFERENTI COSTITUISCONO GLI OGGETTI FISICI, CHE SONO DEGLI AGGREGATI (SKANDHA)
        
        L'INTERO MONDO FISICO UN GRANDE AGGREGATO (MAHĀ-SKANDHA)
        
        PUDGALA = OGGETTI MATERIALI
        
        PUDGALA SONO PERCEPITI DAI SENSI. HANNO DETERMINATE QUALITÀ. SOPRATTUTTO SONO COLLOCATI NELLO SPAZIO (ĀKĀŚA).
        
        LO SPAZIO NON HA LE STESSE QUALITÀ DELLA MATERIA (COLORE, GUSTO ECC...). È INCOSCIENTE
        
        QUESTI ATOMI POTREBBERO DISPERDERSI NELLO SPAZIO INFINITO . MA QUESTO NON ACCADE: QUINDI BISOGNA POSTULARE L'AZIONE DI UN PRINCIPIO CHE SERVA A FISSARE I MATERIALI DI CUI IL MONDO E COSTITUITO (A-DHARMA).
        
        AL CONTRARIO SENZA UN PRINCIPIO DI MOTO I MOVIMENTI DEGLI ESSERI VIVENTI NON SI SPIEGHEREBBERO. (DHARMA)
        
        IN SOSTANZA I JAINISTI ASSERISCONO LA REALTÀ DEL MUTAMENTO E DEL MOVIMENTO NEL MONDO FISICO, E DELLA CRESCITA E DELLO SVILUPPO DEL MONDO ORGANICO. DI CONSEGUENZA ASSERISCONO L'ESISTENZA DEL TEMPO.
        
        LO SPAZIO È INFINITO E GARANTISCE AGLI ESSERI UN LUOGO: ESISTE UNO SPAZIO OCCUPATO E UNO SPAZIO (TRANS-COSMICO) VUOTO. IL PRIMO È LIMITATO NELL’ESTENSIONE, IL SECONDO È INVECE INFINITO.
    - - OSCURAMENTO DELLA CONOSCENZA (JÑĀNĀVARAṆA),
      - OSCURAMENTO DELLA PERCEZIONE (DARŚANĀVARAṆA),
      - PRODUCE SENTIMENTI (VEDANĪYA),
      - CREA ILLUSIONE (MOHANĪYA),
      - DETERMINAZIONE DELLA DURATA DELLA VITA (ĀYUSYA),
      - COSTRUZIONE DEL CORPO FISICO (NĀMA),
      - DETERMINAZIONE DELLA FAMIGLIA IN CUI UNA PERSONA NASCE (GOTRA),
      - CREA IMPEDIMENTI(ANTARAYA).
      - TUTTI GLI ESSERI SONO SOGGETTI ALLA LORO DETERMINAZIONE
        
        LA SORTE DELL'ANIMA NEL SAṂSĀRA È SPIEGATA MEDIANTE LA CONNESSIONE CON I VARI KARMAN
      - QUESTI KARMAN SONO DI DUE TIPI
        
        DRAVYA-KARMAN
        
        COSTITUITO DA PARTICELLE MATERIALI SOTTILI CHE FORMANO IL CORPO KARMICO. INTORNO A QUESTO SI COSTITUISCE IL CORPO MATERIALE GROSSOLANO
        
        INFLUENZA LA DISPOSIZIONE PSICHICA
        
        BHĀVA-KARMAN
        
        DISPOSIZIONI PSICHICHE IMPURE CHE CREA L'ATTRAZIONE DELLE PARTICELLE KARMICHE VERSO L'ANIMA
        
        SI INFLUENZANO SENZA CHE CI SIA UNA INTERAZIONE DIRETTA
      - LIBERARSI DA QUESTO LEGAME COL CORPO MATERIALE, SOTTILE E GROSSOLANO., CURANDO LA DISPOSIZIONE PSICHICA IMPURA DELLA PROPRIA COSCIENZA CON LO YOGA
        
        GLI DEI NON POSSONO RAGGIUNGERE DIRETTAMENTE LA LIBERAZIONE. MA SI DEVONO INCARNARSI IN ESSERI UMANI
        
        L'UOMO SEMBRA ESSERE LA VIA PRIVILEGGIATA CHE CONDUCE ALLA MOKSA; PERCHÈ È IN GRADO DI PRATICARE LO YOGA
        
        JAINISTI PROPONGONO IL PRIMATO DELL'ESSERE UMANO RISPETTO A TRUTTE LE ALTRE CREATURE; ANCHE RISPETTO AGLI DEI (IN CONTRASTO CON MOLTE SCUOLE VEDICHE CHE PROPUGNANO IL PRIMATO DEGLI DEI)
    - - CONSISTE DI TRE ELEMENTI CHE VANNO PRATICATI INSIEME (TRIPLICE GIOIELLO)
        
        RETTA FEDE (BHAKTI)
        
        CONSEGUITA SOLO QUANDO SI ELIMINANO TRE TIPI DI CREDENZE SUPERSTIZIOSE
        
        FEDE NEGLI DEI
        
        FEDE NEGLI IMPOSTORI
        
        FEDE NELLE CREDENZE POPOLARI
        
        RETTA CONOSCENZA (JÑĀNA)
        
        RETTA CONDOTTA (CĀRITRA)
        
        CONSEGUITA TRAMITE CINQUE GRANDI VOTI
        
        1.NON VIOLENZA (AHIṂSA),
        
        2.SINCERITÀ (SATYA),
        
        3.NON RUBARE(ASTEYA)
        
        4.CASTITÀ (BRAHMĀCARYA)
        
        5.POVERTÀ (APARIGRAHA)