Importante leggere l’esortazione finale perchè ci si fa un’idea più fonata di cosa sia il realismo di machiavelli. Per tutto il saggio è importante la realtà effettuale. Ci dice sempre che non avrebbe parlato di ciò che dovrebbe essere ma di ciò che è - della realtà empirica come la avrebbe sperimentata. Si nota che non è scomparso il lato utopico tipicamente rinascimentale. Questa tensione non è rinascimentale. Aspetto che si discorsta dal rinascimento mentre machiavelli è un uomo di esso. È il momento delle utopie, quando nasce il termine perchè momento pervaso di platonismo, tensione al mondo delle idee, del perfetto, al mondo più reale della realtà. In machiavelli esiste un lato utopico perchè era un’utopia unire l’italia del 1513. Machiavelli realista quando analizza ma utopista quando desidera e sogna. Machiavelli è un uomo pienamente rinascimentale da una parte ma dall’altro ci fa vedere che si uscirà prima o poi da esso. Da una parte aveva visto bene la crisi italiana ma dall’altra amava la sua patria e non si arrendeva alla prospettiva di una devastazione come quella del 600.
La ricezione del principe - il modo in cui è stato accolto dai lettori.
Principe grande ricezione e da subito crea scandalo. Nel 1559 entra nell’indice dei libri proibiti, però la chiesa lo mette lì ma lo legge. Ne troviamo dei riferimenti in tutte le opere dell’epoca, soprattutto scritte dai gesuiti. La chiesa di rende conto dell’intelligenza ma anche della pericolosità dell’opera. Modello per definire il principio della ragion di stato - è un bene supremo, in nome del quale si può sacrificare qualsiasi umanità, giustificare qualsiasi decisione del sovrano ecc.
Machiavelli spietato consigliere del potere, cinico autore che sussurra all’orecchio dei grandi le strategie più efferate per conservare il potere. Ma dall’altro lato tacitismo: grande successo di Tacito (storico latino del II sec dC) che era pessimista riguardo al potere e alla storia e pensava che non esiste nessuna possibilità di essere contemporaneamente potenti e innocenti - tutto il potere ha le mani grondanti di sangue, sintesi del pensiero di tacito. Spesso si cita tacito ma in realtà si voleva citare machiavelli. Il tacitismo è una perdita di fiducia nel potere, che schiaccia e distrugge, e modo di dimostrare al mondo di aver letto machiavelli senza dirlo chiaramente. Si coglie di machiavelli l’interpretazione obliquea. Nasce da Rousseau e arriva fino a Foscolo: è vero machiavelli dice al principe di non mantenere la parola data, fai finta di avere le virtù ma dicendo queste cose non dà solo suggerimenti al principe, le ha scritte così tutti possono leggerle, quindi sta rivelando al popolo le origini sanguinarie del potere. Libro che fa finta di rivolgersi al principe ma si rivolge al popolo per disincantarlo rispetto ai potenti, che non sono perfetti, anzi si comportano così.