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L'Italia del 900 - Coggle Diagram
L'Italia del 900
1896 - 1908, sviluppo industriale, incentivato da strumenti di intervento da parte dello stato come la banca d'Italia (1893 è la banca centrale, che doveva controllare la disponibilità di moneta e di credito)
si allarga il mercato interno e crebbero i consumi alimentari, la produzione tessile e soprattutto i beni di consumo durevoli
Milano Breda, Torino Fiat, Genova Ansaldo
fabbriche più piccole Nebiolo (macchine tipografiche) Olivetti (macchine da scrivere) Marelli (lampadine e ventilatori) Bianchi (biciclette)
cambia il commercio = produzione impersonale, dove a vendere non era la persona fisica ma la marca conosciuta tramite pubblicità
Giolitti
ingresso della masse nella produzione industriale = aumento della consapevolezza dei propri diritti civili = spinta alla partecipazione politica
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governo
impedì una rivolta sindacale: non vedeva le associazioni dei lavoratori come dei nemici ma garantiva a loro il libero svolgimento della lotta sindacale
abolizione di pgni restrizione alla libertà di organizzazione e di azione politica e l'aggiunta di tutele per il mondo del lavoro
allarga la partecipazione politica, 1913 tutti gli uomini sopra i 30 anni potevano votare
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Guerra contro l'impero ottomano per la conquista della libia 1912, si concluse con la pace di Losanna e la vittoria dell'italia che prese Libia, le isole di Rodi e il Dodecaneso
a destra (insieme ai liberali) a sostenere lo scontro erano i nazionalisti, movimento nato nel 1903 con la rivista "Regno" di Corradini
sostenevano il bisogno di un elitè che rappresentasse una guida solida = formazione di una nazione unitaria = si opponevano agli scontri tra i ceti
sinistra, partito socialista
leader Turati, l'italia deve essere fondata su una borghesia moderata espressa dalla sinistra liberale, dai radicali e dai repubblicani
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dal 1912, socialismo estremista = Benito Mussolini
Cattolici, al centro, a causa del non expediti del 1864 (documento di Pio IX) non parteciparono alla politica per un po'
leader Toniolo il loro scopo era creare un governo che ponesse al centro di tutto le classi medie, gli esclusi
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eletto deputato della sinistra liberale nel 1882 ministro del tesoro 1889 primo ministro 1892 ministro degli interni 1903
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