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Crisi e trasformazioni - Coggle Diagram
Crisi e trasformazioni
dopo la guerra le
terre
erano
devastate
e in uno stato di abbandono
i
piccoli proprietari
terrieri erano costretti a vendere
l'
aristocrazia senatoria
li compra e forma i
latifondi
sempre più estesi
preferivano usare
manodopera servile
fiorente mercato di schiavi (isola di Delo)
il latifondo viene utilizzato per
colture specializzate
vendita per il
mercato
e non più per autoconsumo
il paesaggio italico si riempie di
villae
il ceto contadino finisce nel ceto dei
nullatenenti
ingrossarono le
clientele
degli aristocratici
meno contadini = meno soldati
nelle zone pacificate insediavano un
magistrato
(proconsole o propretore)
a volte però c'erano situazioni di
malgoverno
istituirono un
tribunale specializzato
ma era inutile: a giudicare erano sempre i senatori
si sviluppò un nuovo ceto: il
ceto equestre
da
equites
= cavalieri
inizialmente il termine designava i cavalieri, poi iniziò a designare coloro che si arricchivano con attività vietate ai senatori
erano ricchi, ma senza potere politico (se non accedendo alle magistrature)
nobilitas
optimates
, i migliori
volevano mantenere intatti i privilegi
populares
, andavano incontro al popolo
erano consapevoli della crisi in atto ed erano disposti a perdere alcuni privilegi
in realtà, era un modo per accontentare il popolo, pur mantenendo i propri privilegi