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I PROMESSI SPOSI - Coggle Diagram
I PROMESSI SPOSI
ROMANZO DI FORMAZIONE
Renzo incarna le virtù del popolo contadino, ma ha insita una componente ribelle, un'insofferenza per ogni forma di sopruso, che potrebbe portarlo a commettere atti di violenza che gli alienerebbero la benevolenza divina. Il suo percorso di maturazione consiste perciò nell'abbandonare ogni desiderio di azione e a rassegnarsi totalmente alla volontà divina, Tale processo di maturazione avviene attraverso l'episodio della sommossa e della concessione del perdono a Don Rodrigo nel lazzaretto.
Renzo e Lucia hanno entrambi preso coscienza dell'incombere costante del male sulla realtà umana e della positività provvidenziale del male, ovvero del concetto della "provida sventura". Si trova in questo l'espressione più chiara del rifiuto manzoniano dell'idillio: se non è possibile star bene allora occorre "fare bene", ovvero adottare un atteggiamento positivo e attivo nei confronti del male e della sofferenza
LA PROVVIDENZA
Renzo e Lucia hanno una concezione elementare della provvidenza: per loro Dio interviene a difendere e a premiare i buoni
Manzoni ritiene invece che solo nella dimensione eterna i buoni saranno premiati e i malvagi puniti. Nella sfera terrena la volontà divina, nel suo mistero imperscrutabile, può anche infliggere sofferenze ai giusti senza garantire loro alcun risarcimento. La provvidenza non consiste nell'assicurare felicità ai più buoni, ma nel fatto che proprio la sventura fa maturare in essi virtù e consapevolezza. Renzo e Lucia maturano ciò fino alla fine
Lucia possiede fin dall'inizio la consapevolezza della vanità dell'azione, per questo è di solito vista come un personaggio statico. Tuttavia anche lei subisce un mutamento: inizialmente prigioniera di una visione ingenuamente idillica della vita, che non contempla che il male possa colpire chiunque, acquisisce alla fine del romanzo la consapevolezza che le sventure si abbattono anche su chi è senza colpa.
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Fermo e Lucia (1821-23)
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differisce dalle altre edizioni per la fisionomia di alcuni personaggi, la distribuzione delle sequenze narrative, l'impostazione di alcuni episodi.. Nel Fermo vi sono inoltre ampie digressioni di carattere saggistico, posizioni critiche e polemiche più aspre e secche dovute ad una più ideale contrapposizione tra bene e male
MODELLI
Manzoni si ispira allo storico scozzese Walter Sott, dal quale riprende l'idea di rendere le masse e gli umili personaggi protagonisti del romanzo. Però, differentemente da Scott che tendeva a romanzare i fatti riportati e a trattare la storia superficialmente, Manzoni esegue lunghe e accurate ricerche, studiando approfonditamente il periodo storico in cui intende ambientare il romanzo.
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