FIGURE E FORME DELLA GENITORIALITA' 3
TRAUMA
DIAGNOSI PRENATALE
DIAGNOSI ALLA NASCITA
NASCITA PRETERMINE
LUTTO PRE-PERINATALE
IMPLICA UNA GENITORIALITA' PREMATURA.
Ci possono essere difficoltà nella 1 fase dell'attaccamento sia per le caratteristiche della nascita prematura (incubatrice, ospedalizzazione, terapia intensiva) sia perché la madre non ha terminato il percorso immaginativo, c'è grande il divario tra bambino immaginario e reale
DIAGNOSI DI PROBLEMI A CARICO DEL FETO
il percorso di gravidanza sembra non aver evidenziato particolari problematicità, ma poi alla nascita emergono problematiche/patologie
PRE
PERI
periodo che precede la nascita
- prima della 22° settimana: aborto spontaneo o interruzione terapeutica
- tra la 22° e la 28° settimana: morte intrauterina precoce
- dopo la 29° settimana: morte intrauterina tardiva
Avviene intorno alla nascita
dalla 29° settimana di gestazione a pochi minuti/28-30 giorni di vita del neonato
Rappresentano un EVENTO STRAZIANTE e TRAUMATICO
contiene in sé qualcosa di INNATURALE e ILLOGICO, in quanto la gravidanza, intesa come processo che consente lo sbocciare della vita, coincide con la morte
cancella una RELAZIONE PROFONDA e trattandosi della perdita di «qualcuno» con cui non si hanno ricordi di una vita sociale condivisa, la società non prevede la condivisione di dolore ma la negazione e la cecità
EVENTO PARANORMATIVO
FORME
ABORTO SPONTANEO (PRIMO 3MESTRE DI GRAVIDANZA
INTERRUZIONE VOLONTARIA DI G.
INTERRUZIONE TERAPEUTICA DI G.
MORTE IN UTERO
MORTE SUBITO DOPO LA NASCITA
SIDS (SUDDEN INFANT SYNDROME)
LUTTO
l’insieme delle reazioni psicologiche e comportamentali conseguenti a una perdita
In quanto reazione ad una esperienza dolorosa, la sofferenza e la difficoltà a riadattarsi alla realtà dopo il lutto devono essere considerate un’esperienza fisiologica e non rappresenta di per sé un aspetto patologico
periodo fisiologico = compreso tra i 6 mesi e i 24 mesi, nel corso del quale il dolore cambierà intensità, diventerà un po’ alla volta più lieve e prima o poi si trasformerà in qualcosa di diverso. Nella fase iniziale ci si sente in mezzo al mare, nel pieno di una tempesta con la fiducia che, più avanti, la mareggiata passerà
Se i tempi del dolore provocati dalla perdita dovessero prolungarsi oltre, dando vita a un malfunzionamento nella persona, nella coppia o nel sistema familiare, si parlerà allora di LUTTO PATOLOGICO
PERDITA
termine utilizzato per indicare tutte quelle evenienze che hanno generato un forte sentimento di mancanza in chi è rimasto.
L'inatteso, improvviso o violento ne ha fatto un evento traumatico
A fare la differenza è l’INVESTIMENTO EMOTIVO e, quindi, il LEGAME SIGNIFICATIVO che i genitori fin dal concepimento avviano con il loro bambino. Senza questo investimento non potrà esserci lutto, perché non si sarà sviluppato alcun LEGAME AFFETTIVO
UNA “PARTICOLARE” FORMA DI LUTTO
PRIVATO
SILENZIO ASSORDANTE
CONTRONATURA
INCARNATO
IL CONCETTO DI MORTE E DI NASCITA SI SOVRAPPONGONO
TALE SOVRAPPOSIZIONE TEMPORALE PUO' COMPLICARE L'ELABORAZIOE DEL LUTTO
E' UN EVENTO TRAUMATICO A CAUSA DELLA VELOCITA' E DELL'IMPREVEDIBILITA'
LA PRIMA REAZIONE E' UNO SHOCK, UNA DISTANZA DALLA REALTA' CHE PUO' ARRIVARE AD UNA VERA E PROPRIA DISSOCIAZIONE
NON E' POSSIBILE TENERE NELLA MENTE UN DOLORE COSI' FORTE
E' CHIUSO DENTRO LE MURA DI CASA, NON SE NE PARLA FUORI E SPESSO NEANCHE NELLA COPPIA. OGNUNO DEI 2 VIVE ED ELABORA IL DOLORE AUTONOMAMENTE, COME SE FOSSE UNA QUESTIONE PRIVATA
IN PASSATO LA MEDICINA RITENEVA CHE LA PERDITA DEL BAMBINO FOSSE UN "NON EVENTO" IN QUANTO PERDITA DI UNA PERSONA NON ANCORA ESISTENTE E SENZA NOME. SI VOLEVA RISPARMIARE AI GENITORI UN DOLORE INUTILE
OGGI SAPPIAMO CHE E' IMPORTANTE L'ESAME DI REALTA' PER L'ELABORAZIONE DEL LUTTO
E' IL LUTTO DEL CORPO. IL CORPO COME TOMBA. IL CORPO CHE NON HA FUNZIONATO COME CI SI ASPETTAVA. Un corpo «tradito» e «traditore».
La perdita è ancora più crudele nei giorni successivi al parto, quando il corpo della madre, già preparato e predisposto all’allattamento e all’accudimento, non ha nessuno da accudire
E' UNA RAGNATELA
che intreccia passato, presente e futuro.
La perdita di un bambino comporta un confronto con il dolore
PRESENTE
FUTURO
PASSATO
legato alle aspettative, alle idealizzazioni del periodo della gravidanza (nome da dare, ecc..).
La coppia torna indietro alla ricerca di elementi che spieghino la perdita. «Ho fatto qualcosa io di sbagliato?»
la cameretta vuota, la culla che non serviranno più
crolla il progetto di generatività. Il lutto impone un confronto con ciò che immaginavamo sarebbe stato, con ciò che sarebbe accaduto in futuro se quel bambino avesse continuato a vivere
COME AVVIENE L'ELABORAZIONE DEL LUTTO
ELABORANDO IL DOLORE E LA TRISTEZZA PER LA PERDITA.
Occorrerebbe favorire il circolo delle emozioni e della sofferenza, in una prospettiva di «condivisione e accoglienza».
CALANDOSI IN UNA REALTA' DOVE RIMPIANGERE LA PERDITA.
sarà necessario riadattarsi a vivere in un mondo dove non c’è più il proprio bambino. Le emozioni investite su quel bambino dovranno essere re-investite in nuovi oggetti d’amore.
ACCETTANDO LA REALTA' DELLA PERDITA SUBITA. evitare la negazione attraverso una presa di coscienza della perdita. sostenere la coppia nella visione del corpo del bambino, informare la coppia sui rituali di seppellimento, svolgendo e partecipando a un funerale, accettando le dinamiche che hanno portato alla morte
ARRIVANDO ALL'ACCETTAZIONE E CONSEGUENTE RIPRESA DELLA VITA. bisognerà mantenere una connessione duratura con la perdita mentre ci si avvia ad una rinnovata progettualità.
RITUALI DI SEPPELLIMENTO
I regolamenti italiani di polizia mortuaria si basano sul D.P.R. 10/09/1990 n. 285 art. 7
Per la sepoltura dei prodotti abortivi di età di gestazione dalle 20 alle 28 settimane complete e dei feti hanno compiuto 28 settimane di età e che non siano stati dichiarati come nati morti, i permessi di trasporto e di seppellimento sono rilasciati dall’unità sanitaria locale
A richiesta dei genitori, nel cimitero possono essere raccolti con la stessa procedura anche prodotti del concepimento di età inferiore alle 20 settimane
i parenti o chi per essi sono tenuti a presentare, entro 24 ore dall’espulsione od estrazione del feto, domanda di seppellimento alla unità sanitaria locale accompagnata da certificato medico che indichi la presunta età di gestazione ed il peso del feto