Il settore secondario: In Francia è molto praticata la produzione di energia nucleare, anche grazie ai numerosi giacimenti di uranio: ci sono una ventina di centrali nucleari attive, che forniscono quasi l’80% del fabbisogno energetico nazionale. Parte dell’energia prodotta viene anche esportata.L’11% dell’energia è invece fornito da centrali idroelettriche alle quali si è aggiunta una centrale azionata dalle maree, costruita sulla costa atlantica, in Bretagna.Le principali aree industriali si trovano intorno a Parigi, Lione e Lille. Le attività più importanti sono nelle mani di poche grandi aziende oppure dello Stato, che controlla una quota abbondante del settore industriale. Accanto ai settori tradizionali, come quello siderurgico, automobilistico (con industrie quali Renault, Citroën e Peugeot) e tessile (soprattutto nelcampo dell’alta moda), si sono sviluppati negli ultimi decenni settori d’avanguardia, come quello chimico-farmaceutico, elettronico, aeronauticoe aerospaziale (nella zona di Tolosa vengono realizzati gli Airbus). Importanti sono anche la cantieristica navale, sia civile sia militare,e il settore agroalimentare e del lusso, molto conosciuti all’estero. Numerosi impianti petrolchimici, per la raffinazione del petrolio importato, si trovano vicino ai porti marittimi e fluviali.