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Storia - Coggle Diagram

- - - - Pur essendo scoppiata nel 1789, affonda le sue radici alla morte di Luigi XIV, quando l'assolutismo si indebolì senza riuscire a riformarsi
        
        Tra i tanti problemi del governo il più importante era sicuramente la crisi finanziaria: l'indebitamento statale aveva infatti raggiunto livelli tali da dover imporre la tassazione anche al clero e alla nobiltà, i quali ne erano esenti; ma questo andava ad attaccare i fondamenti della società d'ordini, che escludeva l'uguaglianza fiscale
        
        Luigi XVI dunque ritenne giusto affidare la soluzione del problema agli stati generali (ovvero l'assemblea dei tre ordini, nobiltà, clero e terzo stato, che rappresentavano rispettivamente l'1.5%, lo 0.5% e il 98% del popolo francese)
        
        I temi più controversi erano quello del numero di rappresentanti e del sistema di voto dell'assemblea: non pareva infatti possibile applicare le vecchie regole che attribuivano lo stesso numero di rappresentanti ai tre ordini e stabilivano che ogni ordine esprimesse un unico voto collegiale, poichè in questo modo non sarebbe stato riconosciuto il peso del terzo stato
        
        Un'ampia testimonianza del malessere diffuso ci è fornita dai cahiers de doleances, testi che raccoglievano le rimostranze e le proposte da presentare agli stati generali; in essi era presente una evidente divaricazione di obbiettivi: mentre tutti e tre gli ordini puntavano alla nascita di istituzioni a cui affidare le decisioni fiscali, il terzo stato puntava anche sull'uguaglianza giuridica con l'abolizione dei privilegi
        
        Si formò dunque il partito nazionale (o assemblea nazionale), espressione dell'opinione pubblica liberale e di un programma di eguaglianza politica, che chiedeva il raddoppio dei rappresentanti del terzo stato e l'abolizione del voto per ordine con l'introduzione di quello individuale
        
        L'assemblea fu convocata nel 1789 a Versailles giurando di non sciogliersi prima di aver dato una costituzione alla Francia: quando al terzo stato si aggiunse gran parte del clero, il re fu costretto ad ordinare a nobiltà e clero di unirsi al terzo stato: l'antico sistema rappresentativo della società per ceti, gli stati generali, cessava dunque di esistere e nasceva l'assemblea nazionale costituente
        
        Questa contava 578 rappresentanti del terzo stato (cui il re aveva concesso il raddoppio), 291 del clero, di cui molti aderirono al terzo stato, e 270 dei nobili, che furono i più intransigenti
        
        Questa inoltre approvò la dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino, documento che rivendicava i diritti fondamentali di libertà alla partecipazione alla vita politica e uguaglianza di fronte alla legge, decretando il completo rovesciamento dell'ancien regime
        
        Ulteriori attacchi all'ancien regime si osservarono con la fine delle discriminazioni nei confronti dei protestanti, con il riconoscimento dei diritti civili, con l'abolizione della schiavitù, con la marcia verso Versailles da parte delle parigine armate guidate da La Fayette, e con la soppressione degli ordini religiosi e la requisizione dei beni ecclesiastici, che divennero beni nazionali fungendo da garanzia per l'emissione di nuovi titoli di stato, la cui vendita favorì lo sviluppo di nuovi ceti proprietari di contadini e borghesi
        
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      - Mentre muove i primi passi in ambito politico a Versailles, Parigi era in subbuglio: il licenziamento di Necker, direttore generale delle finanze, apparve come il tentativo da parte della monarchia di ostacolare i successi del terzo stato
        
        In risposta da una parte si formò la guardia nazionale, ovvero una milizia borghese con lo scopo di contrapporsi alla repressione regia, mentre dall'altra strati consistenti di popolo minuto si andava armando, come ci dimostra la presa della Bastiglia in cui un corteo popolare in cerca di armi conquistò il castello omonimo, evento che segnerà l'inizio della rivoluzione francese
        
        Questo evento sarà seguito da una serie di altri atti rivoluzionari che segneranno la fine dell'ancien regime, come accadde nella seconda metà di luglio 1789 con una sollevazione delle campagne: la difficile situazione economica ed il diffondersi di una panico collettivo legato a voci di supposte scorrerie di briganti, la cosiddetta "grande paura", fecero scoppiare una forte rivolta antifeudale, regime che fu poi abolito dall'assemblea nazionale costituente
    - - L'assemblea legislativa fu sostituita dalla convenzione, e questa fu composta di tre schieramenti provenienti dai giacobini: i girondini a destra, i montagnardi a sinistra, e i moderati posti al centro
        
        Prima delle elezioni per la Convenzione, i sanculotti, ovvero i popolani di Parigi, assalirono la reggia di Tuileries con l'obbiettivo di deporre un re traditore, che fu sospeso e arrestato; successivamente fu messo sotto processo e decapitato: la monarchia terminava dunque di esistere e fu proclamata la repubblica nel 1793
        
        Nel frattempo era scoppiato il conflitto con le potenze ostili alla Francia rivoluzionaria, quali Austria, Prussia e Gran Bretagna; in questo ambito fu di notevole importanza la vittoria di Valmy dove furono sconfitti i prussiani, non tanto per l'aspetto militare, ma per il fatto che il popolo fosse riuscito a sconfiggere una potenza europea
        
        Dal 1793 il governo passo poi nelle mani di un nuovo organismo, il comitato di salute pubblica, composto quasi esclusivamente di giacobini; per questo i girondini furono combattuti in tutto il paese da parte dei sanculotti, aprendo le strade all'egemonia giacobina
    - - All'inizio del 1793 il governo della Francia poggiava sull'alleanza di due minoranze, quella costituita dai militari rivoluzionari e quella composta dal personale politico giacobino: quest'ultima riuscì ad imporsi come vera interprete del popolo e come espressione della volontà generale
        
        Inaugurando invece un modello di democrazia totalitaria (volta a controllare ogni momento della vita politica tramite l'uso della violenza): gli strumenti della dittatura giacobina furono il tribunale rivoluzionario e il terrore, ossia la sistematica eliminazione degli avversari politici, arrivando a contare fino a cinquecentomila tra arrestati e decapitati
        
        Inoltre la minaccia di un invasione nemica impose un controllo ferreo sull'economia e l'introduzione di un calmiere dei prezzi per poter garantire l'approvvigionamento delle truppe, ma introdusse anche la leva in massa
        
        Dal 1794 i contrasti tra i gruppi di potere si fecero sempre più aspri, soprattutto dopo che Robespierre (a capo della dittatura giacobina) intensificò la politica del terrore; in questa atmosfera maturò un colpo di stato che vide la condanna senza processo di Robespierre e molti suoi seguaci
    - - La morte di Robespierre non segna la fine della rivoluzione, ma dà inizio ad una fase di stabilizzazione: in breve tempo fu smantellata la struttura di potere giacobina e molti dei suoi club furono chiusi
        
        Allo stesso tempo la convenzione elaborò un nuovo testo costituzionale che doveva conferire stabilità al nuovo assetto politico borghese della Francia, affidando il potere esecutivo ad un direttorio di cinque membri
        
        Nonostante questa nuova struttura istituzionale la debolezza del nuovo regime diede spazio a tentativi insurrezionali monarchici; le difficoltà interne costrinsero dunque la maggioranza del direttorio a compiere un colpo di stato
      - Età napoleonica
        
        Il direttorio intensificò una politica espansionistica in Europa nella convinzione che la sicurezza francese potesse essere garantita dal raggiungimento delle frontiere naturali e dalla costituzione di repubbliche sorelle
        
        Il comando dell'armata italiana fu affidata al giovane generale Napoleone Bonaparte che fin da subito dimostrò le sue straordinarie doti in ambito militare
        
        Le sue vittorie gli permisero di condurre le trattative direttamente con l'Austria che, tramite il trattato di Campoformio, riceveva il Veneto, l'Istria e la Dalmazia, in cambio del riconoscimento dell'egemonia francese in Lombardia e in Emilia e dell'annessione del Belgio e della riva sinistra del Reno
        
        Fu dunque fondata in Emilia e in Romagna la Repubblica cispadana nel 1796, seguita dalla Repubblica ligure e dalla Repubblica Cisalpina in Lombardia nel 1797, dalla Repubblica romana nel 1798 e dalla Repubblica partenopea nel 1799
        
        Chiamate Repubbliche giacobine, il controllo dei francesi fu molto incombente, traducendosi anche nella nomina dei membri degli organi legislativi e di governo, nonchè nella loro sostituzione a seconda del maggiore o minore allineamento alla politica del direttorio
        
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        Già dal 1797 le truppe francesi a Verona furono assalite dai popolani, così come accadde nel 1799 a Napoli; nell'Italia meridionale, in particolare, i contadini non videro alcun vantaggio immediato per le durissime condizioni del nuovo regime, e fu dunque agevole per il cardinale Fabrizio Ruffo sollevare i contadini e guidare l'armata della Santa Fede, conquistando Napoli e consentendo il ritorno dei Borbone
        
        Questo fu possibile in quanto l'Italia era considerata un territorio di conquista da depredare e saccheggiare: la penisola fu infatti privata di ingenti quantità di denaro e opere d'arte
        
        Nel 1798 fu concesso a Bonaparte di organizzare una spedizione militare in Egitto per colpire gli interessi commerciali britannici in oriente: a maggio salparono 300 navi e 38 mila soldati
        
        Sbarcati ad Alessandria i francesi si spinsero verso Il Cairo, dunque nella battaglia delle piramidi; nonostante la prima vittoria pochi giorni dopo l'ammiraglio britannico Horatio Nelson sorprese e distrusse la flotta francese
        
        L'unico risultato certo della spedizione fu la formazione di una nuova alleanza anti-francese animata da Gran Bretagna e seguita dalla Russia, dall'Austria e dall'Impero ottomano, costringendo le truppe francesi a ripiegare sotto l'attacco degli astro-russi in Italia e Germania
        
        A metà ottobre Napoleone tornò a Parigi abbandonando l'Egitto e, il 19 brumaio (10 novembre) 1799, impose con le armi una riforma costituzionale: i deputati accettarono la formazione di una commissione esecutiva con pieni poteri composta dai tre consoli della repubblica francese
        
        Il successo di Napoleone nella conquista del potere poggiava su un elemento di fondo, ovvero il ruolo dell'esercito: da quando la Francia si identificò come nazione in armi, il controllo dell'esercito divenne fonte di potere
        
        L'ascesa di Bonaparte fu sancita dalla nuova costituzione dell'anno VIII, con la quale si venne a creare un vero e proprio governo dittatoriale; il potere esecutivo e l'iniziativa legislativa furono infatti attribuiti al primo console, ovvero Napoleone stesso, mentre i restanti poteri legislativi furono suddivisi tra tre assemblee: il tribunato, che discuteva le leggi senza poterle votare, il corpo legislativo, che votava le leggi senza poterle discutere, e il senato, che ne controllava la costituzionalità prima di promulgarle
        
        Grazie alla struttura della nuova costituzione fu possibile per Napoleone attuare una radicale riforma amministrativa
        
        Dovuto all'esigenza di formare un capace ceto di amministratori e di tecnici fu prestata molta attenzione all'istruzione pubblica; fu dunque potenziata l'Ecole Polytechnique e furono istituiti i licei che avevano il compito di dare un'istruzione generale al nuovo ceto dirigente
        
        La riorganizzazione politica e amministrativa era volta alla pace, ma volse inevitabilmente alla guerra, a partire dalla lotta contro l'opposizione, fino al varco delle Alpi nel 1800
        
        Napoleone riteneva che l'equilibrio del potere potesse giungere solo dalla ricomposizione della frattura con la chiesa di Roma, obbiettivo che fu raggiunto con il Concordato, quando il pontefice Pio VII riconosceva la repubblica francese; da ciò ne derivò la sostituzione di tutti i vescovi con altri nominati dal primo console che però venivano retribuiti dallo stato
        
        Con l'atmosfera politica generatasi con il Concordato, Napoleone propose un plebiscito per farsi nominare console a vita ed estendere i poteri, ottenendo una grande maggioranza di consensi
        
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        L'opera di Napoleone fu coronata dalla promulgazione del codice civile, che salvaguardava e dava certezza giuridica alle più importanti conquiste del 1789, quelle relative all'abolizione dei diritti feudali, alle libertà civili, alla difesa della proprietà; venne poi mantenuto il divorzio, mentre fu garantito l'accesso di tutti i figli all'eredità in campo successorio
- - - - Venne dato un nuovo ruolo alla ragione, in grado di analizzare la realtà con il proposito di assicurare la felicità e il benessere degli uomini; anche per questo gli illuministi operano tramite un metodo empirico e sperimentale
        
        Pur essendo segnato dall'uso della ragione, l'illuminismo è anche il periodo in cui si sviluppa l'interesse per le componenti affettive ed emotive
        
        Si ha dunque un significativo sviluppo delle ricerche scientifiche, in particolare della tecnologia, della fisica e della chimica, ed ebbero particolare importanza gli studi sull'elettricità; inoltre si distingue l'economia politica come disciplina autonoma
        
        Si sviluppa poi la corrente della fisiocrazia, dottrina che considerava la terra come la fonte primaria della ricchezza, di cui il maggiore esponente è Quesnay
        
        Smith poi supera questa dottrina, andando a cercare il criterio fondamentale che orienta il comportamento umano
        
        Al centro del suo modello sta il concetto di lavoro produttivo: Smith approdò alla convinzione che il libero mercato e il libero scambio fossero le condizioni per lo sviluppo dell'attività economica
        
        Contro Smith si schierò David Ricardo, il cui interesse era rivolto a chiarire la struttura e il funzionamento di uno specifico modo di produzione: egli ritiene che nel sistema economico ci siano tre categorie (rendita, profitto e salario) e tre gruppi sociali (proprietari terrieri, capitalisti industriali e lavoratori salariati) tra i quali si distribuisce la ricchezza globale
        
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      - Si manifesta una fiducia nel progresso: bersaglio degli illuministi infatti fu la chiesa e le confessioni religiose, ritenute fonti di ignoranza
        
        Il rifiuto dei dogmi non comportò necessariamente la negazione della fede, prevalsero piuttosto forme di deismo e religioni naturali e razionali
    - - Tuttavia, non è solo trattando di temi politici o di attualità che gli illuministi riescono a farsi notare, ma è anche grazie al nuovo genere del romanzo, molto utilizzato da questi
    - - In questo periodo ci furono una serie di riforme che mirarono a rendere più razionale la macchina statale: si formò dunque un apparato burocratico composto da dipartimenti e ministeri che riuscì a riorganizzare il sistema fiscale e risanare i bilanci, fortemente intaccati dalle guerre
        
        In politica economica fu rivolta molta attenzione all'agricoltura, non solo perchè la terra costituiva il principale settore produttivo, ma anche perchè era necessario rispondere ad una crescente domanda di generi alimentari
      - Durante il regno di Maria Teresa furono realizzate le principali riforme nell'impero asburgico, intraprendendo una sere di provvedimenti tesi a ridurre i particolarismi locali e a separare competenze e attribuzioni ancora confuse; fu poi introdotta la pubblica istruzione e l'istruzione primaria obbligatoria, fondando scuole finanziate dai beni sottratti alla Compagnia di Gesù
        
        Con la politica ecclesiastica del successore Giuseppe II venne unificato il potere del clero nazionale nelle mani dello stato, sottraendolo al pontefice; approvò però anche varie altre leggi costituendo il codice penale con le quali fu ridotta la pena di morte e fu abolita la tortura e la schiavitù
        
        Giuseppe tentò di estendere questi provvedimenti all'Ungheria e ai Paesi Bassi, cosa che però suscitò una vigorosa opposizione da parte della nobiltà locale
        
        Giuseppe II morì durante queste rivolte e il successore, Leopoldo II, si trovò costretto a ritirare i provvedimenti più radicali per riappacificare l'impero
        
        Federico II, re di Prussia, rappresentò la più compiuta incarnazione del sovrano illuminista: tra i suoi più importanti elementi riformatori vediamo la razionalizzazione del sistema giudiziario, l'emanazione di un codice civile, l'istituzione dell'istruzione elementare obbligatoria e una politica di tolleranza nei confronti di cattolici ed ebrei; rafforzò infine l'esercito creando un'aristocrazia militare
        
        Anche Caterina II di Russia si distinse in questo periodo: questa infatti convocò una commissione di 573 membri per redigere un nuovo codice, favorevole alla liberta di stampa e alla tolleranza, e contrario alla servitù dei contadini; a causa della resistenza della Russia però, la società si divise in ceti
      - Alla metà del 1700 la Russia prese parte alla guerra dei sette anni, diventando una grande potenza europea con la conquista del Baltico; artefice di questa riforma fu lo zar Pietro I il grande
        
        L'opera di Pietro fu interamente politica e militare: egli creò un esercito permanente, indebolì la grande nobiltà e costruì un sistema amministrativo e fiscale; per aggiudicarsi poi il completo controllo del Baltico, e dunque sconfiggere la Svezia, fu sviluppata una marina da guerra e incrementate le truppe dell'esercito a quasi trecento mila uomini
        
        Un passaggio decisivo verso un'amministrazione moderna fu l'apertura delle cariche pubbliche a tutti, mentre ogni avanzamento di carica si basava unicamente sul merito, facendo della Russia un'autocrazia
        
        La rapidità con cui furono realizzate queste riforme era destinata a creare malcontento soprattutto tra la nobiltà, pertanto i successori di Pietro dovettero rallentare con le applicazioni
      - Tutti i paesi d'Europa parteciparono al movimento illuminista, chi di più, chi di meno, un tratto che però accomunò gli intellettuali fu la convinzione di essere tutti partecipi di una grande opera di rinnovamento che non conosce limiti nazionali
        
        Questa forma di cosmopolitismo e la grande circolazione di idee furono gli elementi caratterizzanti di questo periodo; della diffusione delle idee fu principalmente artefice la massoneria, ovvero una setta segreta che accoglieva tutti coloro che erano accomunati dalla battaglia alla tolleranza, dalla lotta all'oscurantismo e al fanatismo, in nome della filantropia e della fratellanza universale
        
        In Italia Cesare Beccaria ne fu un grande esponente andando a scrivere il "Dei delitti e delle pene", un volume nel quale andava contro la pena di morte e la tortura, promuovendo invece la pubblicità del processo e la prevenzione del delitto
      - Le monarchie assolute dunque avvertirono l'esigenza di introdurre maggiore efficienza nell'amministrazione statale e di allargarne i poteri, esigenza che le portava inevitabilmente a scontrarsi con quel sistema di privilegi fiscali e giuridici di cui godevano la nobiltà e il clero
        
        Si diffonde quindi il dispotismo illuminato, ovvero un processo id riforme di cui i protagonisti furono i sovrani
        
        Il primo intervento investì i poteri della chiesa e degli ordini religiosi: fu estesa dunque la giurisdizione sulla vita e l'organizzazione delle chiese, rimuovendo la manomorta (ovvero l'impossibilità di vendere i territori della chiesa) e il diritto d'asilo; inoltre fu significativa l'espulsione della Compagnia di Gesù da molti paesi europei con il successivo incameramento dei beni
      - In Italia alla vivacità del pensiero illuminista corrisponde un'iniziativa riformatrice limitata solo ad alcuni stati e regioni
        
        Nel Ducato di Milano furono apportate le stesse riforme realizzate in Prussia, in più però fu redatto il catasto per censire i beni dei sudditi
        
        Questo fu visto come un forte incoraggiamento dell'attività agricola: siccome il terreno sarebbe stato valutato per quello che valeva al momento della stima catastale, questo non aumenterà di prezzo ad ogni miglioramento colturale, e allo stesso tempo puniva l'incuria e la cattiva gestione delle terre
        
        Tutti gli elementi tipici dell'assolutismo illuminato si svolgono anche in Toscana, fatta eccezione per il catasto; in particolare il riformismo toscano fu segnato per la sua propensione verso le soluzioni pratiche e tecniche e da una certa insofferenza per gli eccessi di teorizzazione
  - - - Scrisse "L'esprit des lois": in quest'opera, dopo aver descritto i tre sistemi politici fondamentali (repubblica, monarchia, dispotismo) e i tre principi che li reggono (virtù, onore, paura), egli sottolinea l'importanza dei corpi intermedi per impedire la degenerazione delle monarchie in dispotismo, rivendicando l'importanza della separazione dei poteri
    - - Considerato il più singolare degli illuministi, scrive le "lettere inglesi" nelle quali esalta l'Inghilterra in confronto con la Francia e teorizza una monarchia assoluta illuminata dall'opera dei filosofi
    - - Considerato la personalità più problematica dell'illuminismo, dopo una giovinezza irrequieta, entrò in contatto con i circoli intellettuali e collaborò all'Enciclopedia, oltre a scrivere vari discorsi nei quali critica la società e le istituzioni, guardando alla storia come una progressiva decadenza e corruzione rispetto a uno stato originario in cui gli uomini erano tutti uguali
        
        Per ricreare le condizioni dell'eguaglianza Rousseau ipotizzò un patto sociale in cui i singoli si uniscono in un corpo organico rinunciando ai loro interessi personali in funzione del bene comune
        
        L'enciclopedia rappresenta la realizzazione culturale più significativa dell'illuminismo e si poneva come obbiettivo quello di divulgare i progressi della scienza e della tecnica
        
        Negli anni della sua pubblicazione la figura del philosophe si identificò con quella dell'enciclopedista; inoltre, per le sue battaglie contro la censura, l'enciclopedia fu considerata espressione di un vero e proprio partito filosofico
- - - - I cattolici, dopo aver fatto fallire un colpo di stato da parte degli ugonotti, ne massacrarono un gran numero, passando alla storia come il massacro di Vassy
        
        Questo diede inizio ad una lunga guerra civile partita nel 1572 quando re Carlo ordinò di uccidere tutti i capi della fazione ugonotta, cosa che si tramutò in massacro: la popolazione infatti, essendo profondamente antiprotestante, diede inizio ad una vera e propria caccia all'uomo, casa per casa
        
        Con la morte di Carlo IX e la salita al trono di Enrico III la situazione si aggravò ulteriormente: la fazione ugonotta si riorganizzò sotto la guida di Enrico di Borbone, mentre quella cattolica, sotto la guida di Enrico di Guisa, formò una Lega santa e strinse forti rapporti con la Spagna
        
        Nel 1588 Enrico III fece assassinare Enrico di Guisa e si alleò con Enrico di Borbone, ma, sospettato di essersi avvicinato alla fazione ugonotta, Enrico III fu a sua volta ucciso
        
        Enrico III nominò come suo successore Enrico di Borbone a patto che questo si convertisse al cattolicesimo, salendo al trono come Enrico IV: il re di Spagna Filippo V, temendo un rovesciamento a favore degli ugonotti, invase la Francia, mentre il papa Sisto V dichiarò non valida la successione al trono
        
        Enrico IV dapprima si difese con grande abilità dall'invasione spagnola, per poi proclamarsi cattolico nel 1593; successivamente, nel 1598, fu firmata la pace di Vervins, e con l'editto di Nantes fu garantita la pacificazione religiosa, concedendo agli ugonotti piena libertà di praticare il loro culto
        
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  - - - Rodolfo II dunque, al fine di spezzare il fronte dell'Unione evangelica, adottò una politica di conciliazione emanando la Lettera di maestà, con la quale concedeva la libertà di culto ai protestanti; tuttavia questa politica precipitò con l'avvento al potere dell'imperatore Mattia e con l'assunzione della corona di Boemia e Ungheria da parte di Ferdinando di Stiria che divenne Ferdinando II
        
        Quest'ultimo credeva profondamente nel rapporto tra impero e cattolicesimo e pertanto fece abolire la lettera di maestà e avviò una restaurazione del cattolicesimo
        
        Questo scatenò una forte protesta che assunse forme violente: il più noto esempio è la defenestrazione di Praga, atto nel quale la folla invase il palazzo reale di Praga e lanciò dalla finestra due rappresentanti imperiali
        
        A questo evento ne seguirono altri ancora più gravi: la nobiltà boema infatti dichiarò Ferdinando decaduto dal trono e proclamò il re calvinista Federico V
        
        A favore di Ferdinando tuttavia si schierò la Lega cattolica, rendendo la posta in gioco molto più importante, ovvero il predominio cattolico o protestante nell'Impero, ed è da qui che si scatenerà poi la guerra dei trent'anni, dal 1618 al 1648
        
        Questa si divide in quattro fasi
        
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- - - - Da questa crisi ne conseguì il fallimento di svariate aziende agricole, l'intensificarsi dell'emigrazione e l'introduzione del protezionismo in gran parte d'Europa con l'imposizione di numerosi dazi sulle merci importate; solo l'Inghilterra non lo introdusse e pertanto perse il primato industriale e parte degli spazi commerciali con l'Europa
  - - - L'invenzione decisiva per lo sviluppo dell'industria elettrica fu la lampadina ad incandescenza ideata da Thomas Edison; nacquero così le prime centrali termiche e idroelettriche, capaci di fornire energia elettrica per l'illuminazione privata e successivamente per i primi mezzi di trasporto elettrici e per le industrie
    - - Questa trasformazione si basava su quattro principi
        
        La diffusione di pratiche igieniste e di efficaci strategie per il contenimento delle malattie epidemiche
        
        Lo sviluppo della microscopia, che consentì di identificare i microrganismi responsabili di varie malattie infettive
        
        Lo sviluppo della farmacologia, che permise la sintesi di numerose sostanze capaci di modificare il naturale corso delle malattie
        
        La nuova ingegneria sanitaria che rese possibile la costruzione dei policlinici, strutture caratterizzate dall'organizzazione razionale dello spazio in reparti specializzati per le varie malattie
      - I progressi della medicina e dell'industria alimentare determinarono un forte aumento demografico, dovuto all'incremento della vita media ella riduzione della mortalità, alla quale si accompagnò anche una riduzione della natalità che passò dal 35% a sotto il 30%
- - - - Egli attaccò nel 1625 le piazzeforti ugonotte la cui autonomia appariva sempre più incontrollabile, e nel giro di pochi anni le sottomise; l'editto di grazia sancì poi la libertà di culto dei protestanti e il disfacimento del loro apparato politico-militare
      - Richelieu inoltre esaltò il ruolo degli intendenti, ovvero funzionari di nomina regia alle dipendenze della corona (nobiltà di toga)
      - Nel 1642 il cardinale morì mentre l'anno dopo morì anche Luigi XIII, ma la situazione fu presa in mano dal cardinale Mazzarino, successore di Richelieu
        
        Il progetto politico di Mazzarino prevedeva un accentramento del governo francese, cosa che lo spinse a continuare la guerra con la Spagna, aumentando le spese di guerra, e ad affidare la riscossione delle imposte agli intendenti, conferendogli più potere
        
        Ciò suscitò l'opposizione dei parlamentari provinciali, quindi la nobiltà di toga (nobiltà ricevuta come onorificenza per una carica compiuta), opposizione che degenerò in una rivolta chiamata Fronda parlamentare destinata a durare poco
        
        Nel 1650 prese l'avvio la Fronda dei Principi capeggiata dal principe di Condé: a seguire questa rivolta fu la nobiltà di spada (nobiltà ricevuta per eredità) siccome l'impoverimento dei contadini, dovuto alla guerra dei trent'anni, ostacolava la riscossione dei diritti feudali
        
        Nel 1652 il principe di Condé fu sconfitto e il fronte si sciolse rapidamente
        
        Con la fine delle rivolte "frondiste" Mazzarino poté riprendere la guerra contro la Spagna alleandosi con l'Inghilterra: con la pace dei Pirenei del 1659 la Francia ottenne l'Artois e il Rossiglione, decretando il tramonto della potenza spagnola e il rafforzamento della Francia come potenza continentale
        
        Successore di Luigi XIII fu Luigi XIV, il cui regno non fu un periodo di benessere ne un periodo di pace a causa delle continue guerre che incombevano in Francia da trent'anni e il pesante fiscalismo che ne seguì
        
        Tuttavia fu un periodo di gloria dovuta al rafforzamento della monarchia: Luigi XIV infatti accentrò nelle sue mani il governo dello stato circondandosi di ministri e collaboratori, senza rinunciare però al suo diretto intervento
        
        Massima rappresentazione dell'assolutismo di Luigi XIV fu la reggia di Versailles dove obbliga i nobili a trasferirsi per controllarli: tutti dovevano ruotare intorno alla figura del sovrano esaudendo i suoi desideri
        
        L'esercizio di un dominio assoluto fu accompagnato dalla ricerca di tutto ciò che potesse esprimere il prestigio della Francia, favorendo dunque la formazione di una cultura ufficiale fortemente celebrativa, nella quale fu fatto largo uso della censura
        
        Il giansenismo fu il principale movimento di dissidenza che si presentò durante il regno di Luigi XIV e si rifaceva alla posizione di sant'Agostino sostenendo che la grazia non dipendesse dai meriti
        
        Luigi XIV decise poi di riportare il paese all'unità in materia di fede: egli infatti, oltre a non ritenere più necessaria l'alleanza con i protestanti, volle apparire come il campione della cristianità; pertanto nel 1685 abolì l'editto di Nantes e i protestanti furono espulsi dalla Francia
        
        Dal punto di vista politico questo fu ottimo, poichè dimostrava come era impossibile rivoltarsi al potere raggiunto dalla Francia, tuttavia dal punto di vista economico fu disastroso poichè i protestanti rappresentavano gran parte della manodopera Francese
        
        Furono quindi fatti interventi in molti settori dell'economia: principale artefice di questi interventi fu Colbert con il quale si raggiunse la più completa realizzazione del mercantilismo
        
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        Al tempo infatti la fama si otteneva con la gloria militare e dunque con la conquista di nuovi territori: per questo la Francia, tra il 1667 e il 1697 allargò i propri confini conquistando la Franca Contea, Strasburgo, Lille e parte delle Fiandre
        
        Più complessa fu la vicenda legata alla Spagna: nel 1700 Carlo II morì e nominò come suo successore Filippo di Borbone, nipote di Luigi XIV
        
        Le grandi potenze europee, ovvero Austria, Inghilterra e Province unite, preoccupate che potesse avvenire l'unificazione tra le corone di Spagna e di Francia, che avrebbe formato un enorme impero, entrano in guerra: il conflitto che ne seguì duro circa dieci anni e le due paci che lo conclusero, quella di Utrecht e quella di Rastatt, ridimensionarono le ambizioni di Luigi XIV
        
        Nel 1716 Luigi XIV morì, concludendo il periodo di massima esaltazione dell'assolutismo in Francia, e salì al trono Luigi XV
        
        Luigi XV salì al trono a soli 5 anni, pertanto fu sorretto da Filippo di Orleans
        
        L'episodio più significativo di questa reggenza fu il tentativo di riforma fiscale di John Law: questo si basava sulla sostituzione della moneta metallica con una moneta cartacea, garantita dalle azioni di una compagnia commerciale costituita allo scopo
        
        L'obbiettivo era quello di ovviare al deficit del bilancio statale con una conversione dei i titoli del debito pubblico in azioni della compagnia, aumentando di conseguenza la ricchezza del paese tramite una rapida circolazione del denaro
        
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        La prima fase del regno di Luigi XV fu segnata dal conflitto contro la Gran Bretagna per il controllo dei domini coloniali, che prese il nome di guerra dei sette anni: questo si concluse con l'epocale sconfitta dei francesi che videro perduti grandi territori
        
        Questi gravi insuccessi, gli scandali, gli intrighi, la corruzione della corte, e il ruolo stesso della monarchia, accompagnati da una crisi finanziaria dovuta agli ingenti costi di guerra, sollevarono forti polemiche che sfociarono nella rivoluzione del 1789
- - - - L'imposizione della chiesa anglicana
      - L'aumento della tassazione
      - La privazione dell'autorità degli organi rappresentativi tradizionali favorendo la creazione di tribunali regi
    - - Ciò comportò una ripresa delle persecuzioni religiose che provocò un forte flusso migratorio: primi di tutti furono i padri pellegrini che salparono per il nord America nel 1620
    - - Nel 1628 tuttavia fu costretto a convocarlo per ottenere nuovi prelievi fiscali indispensabili a finanziare le campagne militari in Europa: qui il parlamento espresse le sue lamentele attraverso la presentazione della "Petition of rights" in cui si chiedeva al sovrano di riconoscere l'illegalità delle misure de lui prese
      - Il forte rilancio della chiesa anglicana portò l'arcivescovo di Canterbury William Laud a condurre un attacco alle comunità puritane inglesi e calviniste scozzesi
        
        La situazione in Scozia mutò velocemente in una guerra: gli scozzesi sconfissero l'esercito regio e invasero il territorio inglese
        
        Avendo esaurito le risorse finanziarie Carlo I dovette convocare il parlamento perchè approvasse nuove imposizioni fiscali, riscontrando però una forte opposizione che lo fece sciogliere velocemente conferendovi l'appellativo di "Corto parlamento"
        
        Tuttavia le rivolte continuavano ad incombere e Carlo I dovette convocare nuovamente il parlamento, che stavolta durò più a lungo ricevendo l'appellativo di "Lungo parlamento": in questo caso l'opposizione contro il re fu tale da far arrendere il sovrano, ponendo fine al progetto assolutistico di Carlo I
        
        Nel 1641 venne poi approvata dal parlamento la Grande rimostranza, con la quale venivano mostrati tutti gli abusi politici e religiosi commessi da Carlo I; questa però produsse una netta divisione tra i sostenitori e gli oppositori della corona
        
        Le forti tensioni che ne risultarono poi furono spezzate con il colpo di stato tentato dal re nel 1642, senza avere successo: questo scatenò dunque furiose manifestazioni di massa che segnarono l'inizio della guerra civile
        
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- - - - L'espansione continuò nei decenni successivi spostandosi verso nord e poi di nuovo verso sud conquistando e mettendo a coltivazione territori sempre più estesi
        
        Nel 1763 le colonie britanniche si estendevano dal Canada alla Florida, dividendosi in quattro colonie settentrionali (la Nuova Inghilterra), che possedevano coltivazioni di cereali e un forte apparato cantieristico, quattro colonie del centro, caratterizzate da forti squilibri sociali con la dominanza dei latifondisti, e cinque colonie del sud, basate interamente sulle piantagioni
        
        Queste presentavano anche una forte differenza religiosa pur essendo tutte protestanti: nelle colonie settentrionali prevalevano i dissidenti della chiesa anglicana, in quelle del centro i quaccheri e gli amish e in quelle del sud i fedeli alla chiesa anglicana
        
        Secondo le stime, nel 1770 la popolazione aveva superato i due milioni di cui oltre cinquecentomila erano schiavi neri; un ruolo importante era svolto poi dai pelli rossa dislocati in comunità tra le varie colonie
        
        Le colonie non erano caratterizzate da una significativa urbanizzazione soprattutto al sud: le città più popolose erano Philadelphia, New York e Boston, rispettivamente con quaranta, ventuno e diciottomila abitanti
        
        Le colonie americane, tuttavia, dovevano sottostare alle leggi commerciali imposte da Londra: solo le navi britanniche potevano accedere ai porti del nord America e tutte le merci dirette alle colonie dovevano passare per la Gran Bretagna; inoltre quasi la totalità della produzione coloniale era destinata ai mercati britannici, mentre l'industria locale era ostacolata per evitare che entrasse in concorrenza con quella della madrepatria
        
        Questo fu la base di sentimenti nuovi in quanto le colonie iniziarono a sentirsi come un'unità autonoma, sentimenti che si accentuarono ulteriormente con l'intensificazione del prelievo fiscale da parte della Gran Bretagna: questa impose una serie di dazi doganali e lo "stamp act", che imponeva l'uso di una marca da bollo
        
        Le colonie, oltre a reagire con il contrabbando e il boicottaggio delle merci, si appellarono allo stesso parlamento britannico, secondo il quale non è possibile imporre tassazione senza avere rappresentanza in parlamento
        
        La tensione si ruppe quando nel 1773 fu assegnato alla Compagnia delle Indie il monopolio della vendita del the nel continente americano danneggiando fortemente i commerci locali: nello stesso anno furono assalite nel porto di Boston alcune navi della Compagnia delle Indie e gettato in mare il loro carico di the, evento che passò alla storia come il "Boston tea party"; da questo momento la rivolta divenne aperta
        
        Nel 1776 fu poi approvata la Dichiarazione di indipendenza stesa da Thomas Jefferson, un progetto rivoluzionario che rompeva ogni legame con la monarchia britannica e dava vita ad una repubblica; l'indipendenza verrà riconosciuta solo alla fine di un conflitto che incombette dal 1775 al 1783 e che vide schierate le colonie americane e la Gran Bretagna
        
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