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CICERONE
LA VITA
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Nasce nel 106 a.C. ad Arpino da un'agiata famiglia equestre. Compie studi di retorica, filosofia e poesia a Roma.
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Al ritorno del viaggio sposa Terenzia, dalla quale ha due figlie, Tullia e Marco.. Nel 75 è questore in Sicilia; nel 70 sostiene l' accusa dei Siciliani contro Verre e nel 69 è edile.
Nel 66 diventa pretore e nel 63 console, reprimendo la congiura di Catilina. Nel 58 va in esilio volontario.
Nel 57 torna a Roma. Tenta di avvicinarsi ai triumviri, riprende l' attività forense e ottiene il proconsolato in Cilicia. Risultato fallimentare soprattutto da un punto di vista militare
Nel 49 allo scoppio della guerra civile, Cicerone si schiera con Pompeo. Alla sua morte riesce ad ottenere il perdono di Cesare.
Nel 44. dopo l' uccisione di Cesare, Cicerone intraprende la lotta con Antonio. Nel 43 muore per mano dei sicari di Antonio.
LE OPERE RETORICHE
IL DE MENTIONE (85 a.C.) in questo trattato C. sottolinea l'importanza di una solida preparazione filosofica dell'oratore. L'obiettivo di C. è di civilizzare l'uomo attraverso la PAROLA.
IL DE ORATORE (56-55 a.C.) è un trattato suddiviso in 3 libri impostati come dialogo tra famosi oratori nella villa di Crasso nel 91 a.C.
nel I° libro Crasso sostiene che l'oratore ideale debba possedere una valida cultura enciclopedica (storia, filosofia politica e nozioni scientifiche)
nel II° libro Antonio analizza l'Inventio, la dispositio e la memoria
nel III° libro Crasso espone i problemi sull'elocutio e actio ovvero come l'oratore deve esporre il suo discorso
la filosofia è importante perché solo chi possiede tecnica e sapienza può essere perfetto oratore e civis virtuoso
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IL BRUTUS (46 a.C.) dialogo tra Bruto e Attico. i temi trattati sono: commerazione del defunto Ortensio Ortalo, decandenza dell'oratoria e rovina della res pubblica. Il modello di un buon oratore da seguire è Demostene. Gli SCOPI dell'oratore sono: DOCERE, DELECTARE E MOVERE, ossia informare l'ascoltatore, divertirlo, suscitare l'emozioni più forte
L'ORATOR (46 a.C.) è un trattato in cui C. delinea il ritratto dell'oratore ideale, che deve avere 3 obiettivi ( PROBARE- DIMOSTRARE, DELECTARE-INTRATTENERE PIACEVOLMENTE E FLECTERE- PERSUADERE). A ciascuno corrisponde un preciso stile (l'umile, funzionale e elevato). La seconda parte del trattato è dedicata alla "concinnitas", costruzione armoniosa del testo e prevede che l'autore stia attento alla prosa ritmica.
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ATTIVITA' ORATORIA
- di 100 orazioni SE NE CONSERVONO 58
genere e stile
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genere epidittico: pronunciate in occasione di feste, cerimonie e commemorazionie
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