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LA NASCITA DELLA FILOSOFIA CRISTIANA 
L'obiettivo della chiesa, sin dalle sue origini, era quello di far comprendere ai popoli il significato del messaggio di Gesù, mediante gli strumenti della filosofia greca
Così, con il diffondersi della religione cattolica si determinò la nascita di un nuovo indirizzo filosofico chiamato: "La filosofia cristiana"
Il messaggio cristiano, si rivolgeva a tutti gli uomini indistintamente, annunciava un rinnovamento inteso come "trasformazione interiore" che deve compiersi nelle singole conoscenze
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Il testo sacro degli ebrei e dei cristiani è la Bibbia. La bibbia cristiana comprende sia l'antico che il nuovo testamento e include:
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Il Vangelo di Giovanni
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Cristo viene descritto come il ,"Verbo" divino,
cioè come Lògos mediatore tra Dio e il mondo nell'atto della creazione, ma anche come il Figlio di Dio, salvatore degli uomini.
Inoltre, nei secoli successivi, diventeranno punto di riferimento dottrinale le lettere di Paolo che contengono i capisaldi concettuali della nuova religione.
La riflessione cristiana prende il nome di "patristica" e sono detti " padri della chiesa " coloro che hanno contribuito all'elaborazione dottrinale del cristianesimo. Essa può essere suddivisa in:
In un primo periodo che dura fino al 200, in cui la filosofia coincide con l'apologetica, cioè tutti quegli scritti prodotti in difesa del cristianesimo dagli avversari pagani
In un secondo periodo ch arriva fino al 450, i pensatori cristiani si dedicano all'interpretazione dei testi sacri e alla formulazione della dottrina
In un terzo periodo che si conclude nell'8 sec, che si basa sulla rielaborazione e sulla sistemazione delle dottrine già esistenti