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GIACOMO LEOPARDI 1789-1837 - Coggle Diagram
GIACOMO LEOPARDI 1789-1837
LA VITA
Soffriva nel vivere in un piccolo borgo,
Recanati
. Non ha avventure foscoliane,
Vita antiromantica.
Una salute cagionevole; lo studio "
matto e disperatissimo
" che egli conduceva lo portano ad una grave dismorfia della colonna vertebrale e un indebolimento della vista.
da qui deriva il suo pensiero
pessimista
e la
coscienza del limite
Viaggi
1825
, lo chiamano a Milano per tradurre, ma non andò a buon fine
1825-1826
si trasferisce a Bologna:
3 opere delle operette morali Conosce Teresa Carniani Frequenta i letterati locali
1826
torna a Recanati, va a Firenze,Pisa.
1828
torna a Recanati, dove compose "Quiete dopo la tempesta"
1830
va a firenze, dove lavorando da poeta scrittore venne odiato per le sue posizioni
filoreazionarie.
Dopodiché fece un sodalizio con Antonio Ranieri, insieme crearono una rivista intitolato "lo Spettatore" con poco successo, grazie a lui Leopardio muore a Napoli nella
Villa Ranieri
dove prima di morire compose
"I Pensieri"
.
1832
si ferma lo
Zibaldone di Pensieri.
FAMIGLIA
Adelaide dei Marchesi Antici
Monaldo Leopardi
; figura di riferimento di grande spicco culturale. Importanti sono i fratelli Carlo e Paolina.
Lo instrada ad un insegnamento costante basato sullo studio di romanzi illuministici poi dei classici che traduceva.
A soli 14 anni contava delle opere
ATTIVITA POETICA E LE FASI
Dall'Erudizione al Bello 1816-1819
Dopo le
traduzioni dei classici
illuministici e greco-latini
, Leopardi conduce un periodo di componimenti poetici
(poesia necessaria)
Così facendo
Leopardi
stava
indirettamente schierandosi dalla parte dei classicisti
ma i continui riferimenti
al rifiuto del presente poiché intriso di male
lo inducono ad un atteggiamento tipicamente
romantico.
La poesia fa conoscere Leopardi a
Pietro Giordani
; suo primo vero estimatore sin dal
1818
. (Lettere a Pietro Giordani).Incontra anche
Geltrude Cassi
, cui dedica la Elegia I primo dei canti.
1817
Data che segna l'inizio dello Zibaldone di Pensieri.
DAL BELLO AL VERO
La delusione a
Roma
del
1820-1823
. Sotto la protezione di Carlo di Antici, Leopardi scopre una
città retrograda e pregiudiziosa.
Bunsen e Niebur
saranno i soli amici e non riuscì nemmeno a procurasi un lavoro
senza rinunciare alle sue posizioni ideologiche.
Dopo la fallita fuga e la crisi nervosa, Leopardi
cambia visione filosofica
prediligendo una
poesia sentimentale
contro una di pura immaginazione.
Ateismo e Materialismo
1819
Canzoni e Idilli sono destinati a formare "I Canti"
dove i temi prinicipali saranno il vero e l'infelicità storica.
1824
, il ritorno a Recanati da Roma, segna un periodo di stasi poetica iniziando così la prosa delle
"Operette Morali"
la riflessione è quella morale composta da dialoghi.
Viene enfatizzata la sola e unica riflessione che diventa universale.
UNO STILE TRA CLASSICO E ROMANTICO
I TEMI in generale
La felicità
, vista come illusione della
speranza
Il dialogo
visto per esprimere direttamente il proprio pensiero rapidamente.
L'io Poetico ricerca se stesso
Il complesso rapporto con una
natura
che fa evolvere il tipo di pessimismo leopardiano da quello
individuale
a quello
storico
a quello
cosmico.
LA CANZONE DELL'IO ROMANTICO