Oltre a queste forme ristrette di aggregazione, esistevano occasioni pubbliche di incontro del corpo civico. Si trattava di circostanze fra pubblico e privato come particolari eventi familiari (feste nuziali, celebrazioni funebri) e delle grandi feste religiose, sia quelle di una singola pòlis sia quelle panelleniche (aperte ai rappresentanti delle varie comunità della Grecia), e delle cerimonie legate alla svolgimento di gare atletiche o artistiche, come i grandi giochi panellenici (ad esempio quelli Olimpici) e gli agoni poetico-musicali.
Abbiamo così delineato una distinzione fondamentale, basata sui modi della comunicazione poetica, fra lirica monodica e lirica corale, la prima destinata all'esecuzione solistica in ambienti relativamente ristretti, la seconda all'esecuzione di un coro nel corso di cerimonie pubbliche. Nell'ambito della lirica monodica o solistica, l'esecuzione dei componenti appartenenti ai generi dell'elegia e della poesia giambica e trocaica seguiva l'uso proprio anche dell'epica, cioè la recitazione cantilenata del testo da parte di un solista, sostenuta e ritmata da uno sottofondo musicale.
Invece con il termine generale di melica (da mèlos, canto) gli antichi designavano i generi della lirica monodica e corale la cui esecuzione consisteva nel canto melodico pieno accompagnato da uno strumento. Uno degli elementi distintivi dei vari generi della lirica è il metro dei componimenti. I generi eseguiti in parakataloghè (una modalità comparabile in qualche modo al recitativo del moderno melodramma) erano composti in versi, cioè ripetute sequenze prosodiche di struttura fissa e compiuta. Invece la poesia melica monodica e corale poteva avvalersi di un'ampia varietà di combinazioni prosodiche che formavano strofe, rispondenti alle scelte ritmico-musicali del compositore; i canti corali prediligevano una struttura strofica triadica, costituita da strofe, antistrofe ed epodo, corrispondenti a precisi movimenti coreografici.
Per quanto riguarda la lingua, tendenzialmente la lirica monodica ha una netta impronta dialettale che contrassegna il singolo genere o la produzione di un autore, mentre la lirica corale è caratterizzata dalla decisa prevalenza del dorico.
Nel grande quadro della melica, una tematica prediletta dai poeti monodici era la sfera dei sentimenti nella loro dimensione intima: l'amore, l'amicizia, la percezione dei propri simili e della natura, le gioie e le sofferenze dell'esistenza; ma abbiamo anche celebri esempi di melica monodica di contenuto politico. Efeso, Lesbo, Ceo, Sparta, Atene, Megara o Tebe sono fra i luoghi in cui nacquero e furono attivi importanti poeti che incisero profondamente sulle caratteristiche e sulla storia dei generi lirici.
I filologi di età ellenistica, dediti al recupero testuale e all'interpretazione delle grandi opere della letteratura greca arcaica e classica, stabilirono "canoni" di quelli che a loro apparivano i maggiori poeti lirici. La loro scelta dei giambografi è alla base della nostra conoscenza dei frammenti di Archiloco, Semonide e Ipponatte.