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KANT, questa domanda contiene tuttavia al suo interno tre domande…
KANT
le sue opere più celebri sono
CRITICA DEL GIUDIZIO
indaga sulla possibilità di un accordo
tra il mondo della natura e il mondo della morale
ciò avviene tramite la facoltà del sentimento
che esprime un giudizio che può essere
determinante= determinano il mondo della natura
e sono scientificamente validi
riflettente= riflettono sui giudizi determinanti
valutandoli per mezzo del sentimento
estende la rivoluzione copernicana all'ambito dell'estetica
utilizzando la tavola delle categorie individua quattro definizioni di bellezza
3) Relazione: la bellezza di un oggetto implica una finalità generale senza un fine particolare
2) Quantità: bello è ciò che piace universalmente(senza concetto)
1) Qualità: è bello ciò che piace senza interesse
4) Modalità: bello è ciò che è riconosciuto come oggetto di piacere necessario
Dal libero gioco tra intelletto e immaginazione
nasce il sentimento del
Bello: sentimento di armonia derivante dalla contemplazione di qualcosa che è limitato
Sublime: sentimento che scaturisce da tutto ciò
che è immaginato come illimitato per grandezza o per potenza
Sublime dinamico:
per potenza
Sublime matematico:
per grandezza
CRITICA DELLA RAGION PRATICA
Kant si occupa di fondare la possibilità di una morale sulla sola ragione, andando alla ricerca dei giudizi sintetici a priori in grado di costituire una morale autonoma
i principi pratici che ispirano l'azione morale sono
massime= regole che ogni individuo
elabora per sè
imperativi= doveri validi universalmente
può essere
ipotetico; preceduti dal "se"
ha tre formulazioni
eguale dignità di ogni essere umano
universalità
autonomia della ragione legislatrice
categorico; è una norma
che comanda in modo assoluto
chiarisce il carattere noumenico della vita con la teoria dei postulati
sono tre
2° immortalità dell'anima
costituisco l'oggetto della "fede morale razionale"
razionale:in quanto ciò a cui si crede
non risponde ad
un'esigenza della ragione
morale: in quanto questa esigenza
nasce dalla vita morale
fede; in quanto non si hanno
prove oggettive di quello
che si crede
3° esistenza di Dio
1° la libertà
CRITICA DELLA RAGION PURA
è dedicata al problema della conoscenza
e mira a distinguere le vere scienze (matematica e fisica) dalla metafisica che non è una scienza
si articola in
dottrina del metodo: si propone di individuare l'uso degli elementi a priori nel processo conoscitivo
dottrina degli elementi: si propone di individuare gli elementi formali della conoscenza chiamati puri o a priori
a sua volta si articola in
Logica trascendentale che studia la ragione nel momento in cui riflette sui dati dell'esperienza
comprende
l'analitica trascendentale:
studia gli elementi (concetti e categorie)
della conoscenza pura dell'intelletto
la dialettica trascendentale:
studia l'uso dei concetti e delle categorie nel
momento in cui danno luogo alle idee metafisiche
Estetica trascendentale che studia la sensibilità nel momento in cui intuisce gli oggetti per mezzo dell'esperienza
La conoscenza è possibile attraverso l'io penso,
cioè l'autocoscienza, la struttura mentale
che accomuna tutti gli uomini
il confine tra ciò che si può conoscere e
quello che non si può conoscere è dato
dalla distinzione tra
Fenomeno: la cosa così come appare
Noumeno: la cosa in sé, ciò che è veramente;
una realtà che può essere solo pensata ma non conosciuta
Nella critica della della ragion pura Kant attua una "rivoluzione copernicana", in quanto pone al centro del processo conoscitivo non più l'oggetto ma il soggetto che conosce
La sua riflessione filosofica ruota attorno all'interrogativo "che cos'è l'uomo?"
questa domanda contiene tuttavia al suo interno tre domande fondamentali
Che cosa devo fare?
La domanda esprime il problema fondamentale della filosofia morale che viene esposta nella CRITICA DELLA RAGION PRATICA
Che cosa posso sperare?
il tema della possibile realizzazione degli ideali morali nella realtà è affrontato da Kant da diversi punti di vista in una serie di opere che si susseguono negli anni
Che cosa posso conoscere?
La risposta a questa domanda è l'oggetto della filosofia teoretica esposta nella CRITICA DELLA RAGION PURA