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Il mito della macchina, Emilio Praga (1839-1875) - Coggle Diagram
Il mito della macchina
XIX secolo
Progresso
--> impennata economica
soprattutto in
Europa
Metropoli
Londra
Parigi
Industria
produttività straordinaria - l'uomo diventa "uomo-massa"
Nuove classi sociali
Operai
Borghesi
Italia
arretratezza economica e sociale
rimane legata alla realtà contadina
Manzoni
Verga
movimento della Scapigliatura
rifiutavano la normalità e sfidavano la morale borghese - "pessimismo totale"
necessita la creazione di una vera e propria cultura economico-industriale
Gabriele d'Annunzio
Poema Maia (1903)
Inno alla macchina
Valori moderni come la potenza, il dinamismo e la velocità
stirpe di ferro
velocizza il lavoro tanto da superare i "
limiti umani
"
La nuova arma (1905)
Mario Morasso (1871-1938)
portavoce di una morale superomistica votata alla creazione di una società basta sul "
sistema di individualismo
" - (egoarchia)
a differenza di
"Stiamo uccidendo il presente - per mettere in trono il Futuro"
Emilio Praga
(1839-1875)
La strada ferrata
Locomotiva
Giosuè Carducci
in contrapposizione a
l'Inno a Satana (1863)
"Trionfo Scientifico"
Libertà illimitata dell'essere umano
faceva parte
Invenzione della macchina
Roberto Tessari
Rifiuta la modernità
Orrorifica manifestazione demoniaca