LE OPERE DI LEOPARDI

LA GINESTRA

È una canzone di Leopardi pubblicata nell’edizione napoletana dei Canti composta da 317 versi.

La Ginestra costituisce un approfondimento della linea di pensiero già perseguita nelle Operette Morali

Leopardi sviluppa qui l’aspra critica nei confronti del suo tempo

L’input gli viene dato dalla vista della ginestra, un docile fiore che vede crescere sulle pendici del Vesuvio, lì dove città ed esseri umani sono stati distrutti dalla crudeltà della Natura

Leopardi sviluppa tutto la propria polemica e il proprio scetticismo verso gli uomini a lui contemporanei che credono di essere immortali

Secondo Leopardi invece deve nascere un concetto di solidarietà umana.

LO ZIBALDONE

Lo Zibaldone è l’opera che rappresenta meglio il carattere di Leopardi.

I temi principali sono:

la riflessione sul piacere

la teoria della poesia

la questione del rapporto tra uomo e natura

Si ha tra una natura benefica e generosa e una ragione malefica, a una concezione assolutamente negativa dell’esistenza.

In quest’ultima fase, la natura assume l’immagine di una madre assassina che crea per distruggere

Il piacere si manifesta in ogni attività, compresa l’espressione poetica.

Il desiderio di piacere infinito non può essere soddisfatto da nessun piacere finito

è strettamente legata a quelle della natura e del piacere, proprio perché la poesia si situa dalla parte delle illusioni e della natura e, almeno inizialmente, contro la ragione

OPERETTE MORALI

mostrano la fase più matura del pensiero del poeta

sono caratterizzate da un impianto retorico comune, che porta alla formulazione compiuta di un pensiero coerente e quasi sistematico.

La centralità dell’uomo nei disegni della Natura è una mera illusione

Leopardi riconduce la nascita e la fine del mondo a cause materiali e meccaniche

La vita, per come si manifesta nell’uomo, non è un dono desiderabile. Migliore e relativamente più felice è una vita breve