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FILOSOFIA (3) - Coggle Diagram
FILOSOFIA (3)
Le origini del totalitarismo
La filosofia aveva fallito perché non aveva attrezzato gli esseri umani per difendersi dal totalitarismo, ma non solo la filosofia aveva fallito ad esempio anche il diritto e le categorie a lui annesse (nozione di persona, ectr).
Questo testo ha una struttura complessa
SECONDA PARTE: Si occupa del fenomeno dell’IMPERIALISMO = cioè l’espansione degli Stati europei verso le terre coloniali per estendere i propri poteri, ponendosi anche come valvola di sfogo del malcontento delle società capitalistiche
Quindi l’imperialismo, nei fatti, trasforma quell’antico pregiudizio contro gli ebrei, si
trasforma in odio
Comincia poi a cambiare il suo linguaggio- si comincia parlare di razze superiori, a sostenere la superiorità dell’uomo europeo (DA EUROCENTRISMO A EGOCENTRISMO cioè le teorie razziali)
TERZA PARTE: Arriva ad analizzare le 2 macchine totalitarie: HITLERISMO e STALINISMO.
Quindi la Germania razzista di Hitler e la Russia di Stalin
Queste due non sono lontani l’uno dall’altro- funzionano nello stesso modo, applicano gli stessi metodi con molti punti di contatto= macchina dello sterminio.
PRIMA PARTE: Arendt fa una analisi dell’ANTISEMITISMO in contrapposizione dell’ANTIGIUDAISMO
Antisemitismo, è una forma violenta di razzismo che procura odio nei confronti del popolo.
Antigiudaismo, è un pregiudizio nei confronti del popolo e della cultura ebrea :
E’ un opera filosofica con una tracciatura storica molto evidenziata perché secondo Hannah , andarono polverizzate le categorie tradizionali
di comprensione della filosofia ma anche dell'epoca, del diritto.
Noi ci occuperemo della seconda edizione, quella del 1958 perché in questa edizione, lei inserirà un saggio che era un articolo intitolato “ideologia e terrore” che farà diventare l'ultimo capitolo, il capitolo di chiusura delle Origini perché appare la figura di Agostino e con lui compare la filosofia della Nascita delle nuove generazioni, un nascita che può far tornare speranza anche nei tempi bui.
Evidenziando le caratteristiche, lo scopo di Hannah era quello di informare i giovani e mettere disposizione queste caratteristiche in modo da riconoscere quando si mette in moto un regime totalitario. Per lei, i totalitarismi non sono mai apparsi nell'esistenza umana prima dl 900.
L’ERRORE DI ARENDT→ lei esclude il FASCISMO di Mussolini e questo è un grande suo errore.
In particolare la Arendt distingue i totalitarismi dal fascismo per il fatto che questo:
Non ci fu mai lo sterminio di massa: il che non è vero perché anche in Italia ci furono i lager
Secondo Arendt il vero obbiettivo di Mussolini era quello di impadronirsi del potere ed insediare la sua elite come dominatrice del paese: non fu un regime totalitario perché il partito non vuole ergersi al di sopra dello Stato (non vuole eliminare lo stato, quindi monarchia, chiesa, esercito, ma convive con questi centri di potere, dialogando con loro)
Non esercitò mai il terrore: sola la violenza tipica delle dittature utilizzata in situazioni particolari per intimidire, il terrore invece è continuo perché ha lo scopo di distruggere totalmente l’individuo
Mussolini non ebbe mai un’ideologia forte e coerente: il che non è vero perché il fascismo si imponeva come fede/religione dogmatica e aveva come obbiettivo di impadronirsi delle coscienze, in modo da convertirli ad un credo dogmatico.
Arendt compie questo errore perché non aveva a disposizione letture e fonti pertinenti, ebbe scarsa conoscenza della situazione storica e culturale italiana: quindi parla di fascismo in modo superficiale
Per lei il fascismo non è stato un regime totalitario ma una “semplice dittatura”
Per lei il fascismo non risponderebbe ai canoni cui rispondono i canoni del nazismo e stalinismo.