Giacomo Leopardi
1) vita
Di famiglia nobile leopardi nasce alla fine del 1700 a Recanati. Il padre è uno studioso, Leopardi cresce studiando a casa con un precettore, per poi diventare autodidatta.
si avvicinerà alla lettura classica grazie alla biblioteca del padre in cui erano presenti dei libri proibiti dalla chiesa anche quelli scientifici.
il padre era protettivo nei confronti di leopardi, avevano cose in comune ma non in politica dove avevano pareri contrastanti
con la madre non aveva un gran rapporto, madre severa e bigotta. non aveva lo stesso rapporto che aveva con il padre.
con Recanati aveva un rapporto di amore e odio, si sentiva oppresso, "selvaggio borgo natio" luogo con gente poco colta. cerca di fuggire ma lo scopre il padre.
ha nove fratelli ma solo con due ha un legame stretto Pallina e Carlo
visiterà poi Roma, rimarrà deluso, non trova la possibilità di avere scambi vantaggiosi con gli intellettuali.
2) conversioni
1) dal eruzione al Bello (inizia a scrivere poesie)
2) dal Bello al vero (dalla poesia alla prosa) operette morali
3) temi della poesia Leopardiana: Felicità (l'uomo può essere felice?)
la sua politica è il pessimismo INDIVIDUALE.
arriva al pessimismo STORICO, l'uomo è infelice perchè si allontana dalla natura che era banignio, si allontana dalla natura e si avvicina alla al economia.
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la vita viene interpretata come una ricerca continua.
pessimismo COSMICO l'uomo è destinato ad essere infelice alla natura non frega di lui. vede la natura come un ciclo di distruzione e costruzione, l'uomo fa parte di questo ciclo.
4) LO ZIBBALDONE
diario dove appuntava i suoi pensieri sia sul esistenza sia sui pensieri (spiega le sue opere).
teoria del piacere che lui associa alla felicità. l'uomo nasce con il desiderio di arrivare alla felicità.
il piacere è per durata e per estensione infinito, l'uomo non arriva al piacere più grande. il piacere è nel attesa, l'uomo non lo raggiungerà mai quindi cadiamo nella noia.
noi godiamo nel immaginazione.
5) OPERETTE MORALI
prima composizione nel 1824
prima pubblicazione 1827 quella finale nel 1845 dal amico Antonio Ranieri dopo la morte di Leopardi.
opere in prosa a carattere filosofico
24 testi
si chiamano così perchè sono brevi, per modestia. morali perchè parla dei comportamenti degli esseri umani
analizza e critica la società del tempo cercando di distruggere i falsi miti del tempo: progresso, ottimismo, antropocentismo, uomo al centro del universo
modelli di riferimento: classico Luciano di Samosata II secolo opere satiriche dove criticava la società dei suoi tempi si intreccia a un modello più presente romanzo filosofico
scritte in forma dialogica tra due individui tra: personaggi storici Copernico e Galileo enti come la moda la terra e la morte rappresentano uno il pensiero comune e l'altro il linguaggio moderno
6) DIALOGO TRA UN VENDITORE DI ALMANACCHI E UN PASSEGGERE
fa parte delle operette Morali
il venditore di calendari (almanacchi) pensiero comune storico, il passeggere linguaggio moderno cosmico
7) LA GINESTRA
fa parte delle operette morali canto n°34 scritto poco prima della sua morte 1836 (canti napoletani)
li scrive a Napoli a casa del amico Antonio Ranieri casa davanti al Vesuvio, lui è già malato.
in quella casa si identifica in una Ginestra: fiore fragile, umile ma resistente, cresce ovunque anche nel deserto: identificazione del uomo e della tecnica di resistere alle intemperie della vita ma resistere