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La prima guerra d'indipendenza, Carlo Alberto riprende la guerra ma…
La prima guerra d'indipendenza
Si avviano piccole riforme
1848
anno che portò profondi rivolgimenti anche in Italia,
venne colpita
tutta la penisola
Il principale punto di riferimento era il papa
Pio IX
che, dopo la sua elezione del 1846, prese
cauti provvedimenti liberali
, questi non furono rivoluzionari
Firenze
Leopoldo II
concesse
la costituzione
Torino
Carlo Alberto
emanò lo
Statuo Albertino
Il '48 italiano comincia nel Regno delle Due Sicilie
Regno delle Due Sicilie
re
Ferdinando rifiutò qualsiasi concessione
a Palermo esplode una rivolta
Ferdinando decise di arrendersi e
concesse la costituzione
Parma
Carlo II nonché duca fu costretto alla costituzione
Modena
il duca preferì abbandonare la città
L'idea dei liberali moderati
piano dei liberali moderati
tutta l'Italia settentrionale deve essere unita sotto una monarchia costituzionale
guardavano al
Piemonte
come un faro
Carlo Alberto
emanò lo Statuto, nel quale introdusse moderate ma significative concessioni
mentre a Milano di combatteva i patrioti chiesero aiuto al re di Sardegna
Comincia la Prima guerra d'indipendenza
23 marzo 1848
Carlo Alberto dichiara
guerra all'Austria
(prima guerra d'indipendenza)
L'entusiasmo fornito dai liberali costrinse il papa a
inviare in aiuto delle truppe all'esercito sabaudo
Nelle prime guerre i piemontesi portarono a casa
alcune vittorie militari
Presto le cose cambiarono e gli austriaci ebbero la meglio sui piemontesi
La
sorte del conflitto fu segnata
: tra il 22 e il 27 luglio
i sardo-piemontesi vennero
sconfitti a Custoza
dai soldati del
maresciallo Josef Radetzky
l'8 agosto Alberto Carlo firmò l'
armistizio a Salasco
I democratici tornano protagonisti
il comportamento di Carlo Alberto indebolì i liberali moderati e rafforzò, invece, quello dei
democratici
e dei
repubblicani
si verificarono nuovamente agitazioni
Toscana
Il granduca Leopoldo II fu costretto alla fuga
I democratici proclamarono la
repubblica
Stato pontificio
Pio IX nominò capo del governo
Pellegrino Rossi
(conservatore illuminista)
ucciso a coltellate il 15 novembre 1848
Poco tempo dopo la morte di Pellegrino Rossi fu eletta un'assemblea a Roma che nel febbraio
1849 proclamò la repubblica
Ne venne messo a capo un
triumvirato
Giueppe Mazzini Carlo Armellini Aurelio Saffi
Cadono i governi rivoluzionari
Sconfitta dei sardo-piemontesi
indebolì ulteriormente i governi democratici a Firenze, Roma e Venezia
Roma
I francesi, seguiti dall'imperatore
Luigi Napoleone
, fecero cadere la neonata repubblica con un intervento anche da parte del suo esercito
la presunta vicinanza del papa era solo un
illusione
che si espliciterà in una condanna nel 1864
Carlo Alberto riprende la guerra ma viene sconfitto
Proclamazione della Repubblica
Carlo Alberto temeva che potessero far arrivare qualcosa del genere pure a Torino
Perciò riprese la
guerra contro l'Austria
si concluse successivamente il 23 marzo con la sconfitta determinante:
battaglia di Novara
Carlo Alberto rendendosi conto del completo fallimento decise di
mollare le sue cariche e assegnarle al figlio Vittorio Emanuele II