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DIP - PARTE SPECIALE - SUCCESSIONI E DONAZIONI - Coggle Diagram

- - - - de cuius era cittadino italiano
      - la successione si è aperta in italia
      - la maggior parte dell'asse ereditario si trova in italia
      - convenuto è domiciliato o residente in Italia ovvero abbia accettato la giurisdizione italiana
      - la domanda concerne beni siti in Italia
      - criteri alternativi
    - - ordinamento della residenza abituale del convenuto al tempo della morte
  - - - detta una disciplina materiale uniforme sulla forma del c.d. testamento internazionale
        
        introduce una nuova forma di testamento, che si aggiunge, senza sostituirle, a quelle già previste negli Stati aderenti, accessibile anche in assenza di elementi di estraneità nella successione, ossia anche in fattispecie meramente interne
        
        essa prevede che il rispetto dei requisiti formali previsti dalla convenzione stessa assicuri, sotto il profilo della forma, la validità del testamento, indipendentemente dal luogo in cui è stato fatto, dalla situazione dei beni, dalla nazionalità residenza o domicilio del testatore
        
        come se fosse una norma di applicazione necessaria di natura convenzionale ed internazionale
        
        requisiti
        
        forma scritta non necessariamente autografa
        
        dichiarazione alla presenza di 2 testimoni relativa al fatto che l'atto contiene le proprie ultime volontà
        
        sottoscrizione dell'atto da parte del testatore
        
        ricezione della dichiarazione da parte di una persona abilitata secondo l'ordinamento di ciascuno degli Stati membri
        
        ne consegue un automatico riconoscimento delle qualifiche tra i vari stati
  - - - Si evidenzia come la norma non si occupa dell’ipotesi di c.d. conflitto positivo, in cui la lex successionis sia quella italiana e la pretesa dello Stato italiano, sui beni ereditari situati all’estero, contrasti con la pretesa dello Stato di ubicazione degli stessi, fondata sul proprio diritto sovrano
        
        provvede a ciò il regolamento
        
        riconduce la disciplina della successione dello Stato alla lex successionis, ma al tempo stesso fa salvo il “diritto di uno Stato membro di acquisire a norma della propria legge i beni ereditari situati sul suo territorio”, se qualificabile come esplicazione di una potestà d’imperio
        
        in assenza di tali rivendicazioni a connotazione pubblicistica, possono trovare soddisfazione le pretese dello Stato, la cui legge sia applicabile alla successione, in ordine ai beni ereditari vacanti situati all’estero
  - - - La successione per causa di morte è regolata dalla legge nazionale del soggetto della cui eredità si tratta, al momento della morte.
        
        Il soggetto della cui eredità si tratta può sottoporre, con dichiarazione espressa in forma testamentaria, l’intera successione alla legge dello Stato in cui risiede. La scelta non ha effetto se al momento della morte il dichiarante non risiedeva più in tale Stato. Nell’ipotesi di successione di un cittadino italiano, la scelta non pregiudica i diritti che la legge italiana attribuisce ai legittimari residenti in Italia al momento della morte della persona della cui successione si tratta.
        
        si può evincere che la norma di DIP abbia mantenuto il principio dell’unità e dell’universalità della successione dal riferimento all'"intera successione"
        
        a detto principio si contrappone quello della pluralità delle successioni, adottato da ordinamenti c.d. scissionisti, in base al quale i criteri per l’individuazione della legge applicabile si differenziano a seconda che la successione riguardi beni immobili, per cui vale la lex rei sitae, o beni mobili, soggetti, solitamente, alla legge nazionale o dell’ultimo domicilio del de cuius
        
        eccezioni
        
        l’opzione deve essere fatta con dichiarazione espressa in forma testamentaria, va- lida a norma del successivo art. 48
        
        irrazionale e discriminatorio il fatto che essa si ponga a vantaggio dei soli legittimari residenti in Italia, ancorché privi della cittadinanza italiana, escludendo invece i legittimari, magari cittadini italiani, residenti all’estero, o ancora i legittimari dotati sia di cittadinanza che di residenza italiana, ma successori di un de cuius straniero
        
        La divisione ereditaria è regolata dalla legge applicabile alla successione, salvo che i condividenti, d’accordo fra loro, abbiano designato la legge del luogo d’apertura della successione o del luogo ove si trovano uno o più beni ereditari.
        
        la validità sostanziale e formale dell’accordo siano regolate dalla stessa legge prescelta, quale lex causae
        
        Ambito di applicazione della norma = nella legge regolatrice della divisione ereditaria, ricadono gli istituti che tendono a realizzare l’uguaglianza fra coeredi nella formazione della massa dividenda, quali: la collazione, l’imputazione dei debiti, il contratto di divisione amichevole, le garanzie per l’evizione, la rescissione per lesione, il retratto successorio, la divisione.
        
        Diversmente, per stretta afferenza al regime della proprietà, sono disciplinati dalla lex rei sitae: l’azione revocatoria, la determinazione della natura dichiarativa o traslativa della divisione, la durata della comunione, la surrogazione reale, le misure di pubblicità richieste dalla legge, le modalità di trasferimento della proprietà ai coeredi.
        
        la scelta del criterio della lex rei sitae non può dar luogo ad un frazionamento della legge applicabile, ma opera sempre e comunque in relazione all’intera divisione, sottoponendo alla legge prescelta anche la divisione relativa a beni eventualmente situati in altri Stati
    - - è ammesa la possibilità, per il de cuius, di operare una professio iuris in favore della sua legge nazionale (cittadinanza al momento della morte)
  - - - vi è chi considerando l'art. 458 (che sancisce il divieto di tali patti nel nostro ordinamento) norma di applicazione necessaria contesta in assoluto la possibilità che il giudice italiano conosca di questi patti sebbene in certi ordinamenti che potrebbero venire in rilievo essi siano validi
        
        ad ogni modo il criterio di collegamento in materia non è esplicitato nelle nostre norme di DIP
        
        nel Regolamento 650/2012
        
        L'articolo 25 dispone che la legge applicabile del patto sia da individuarsi in modo diverso a seconda che esso:
        
        a) abbia ad oggetto la successione di una sola persona: lex successionis (come individuata dal regolamento) se il di cuius fosse deceduto il giorno di conclusione del patto (quindi dalla legge di residenza abituale ovvero dalla legge scelta al momento di conclusione del patto)
        
        b) abbia ad oggetto la successione di più persone: l'ammissibilità si ha solo qualora il patto successorio sia ammissibile per la lex successionis (come al punto sopra individuata) di ciascun partecipante al patto.
  - - - La capacità di disporre per testamento, di modificarlo o di revocarlo è regolata dalla legge nazionale del disponente al momento del testamento, della modifica o della revoca.
        
        il testamento valido, sotto il profilo della capacità, a norma dell’art. 47, dunque, rimane tale anche qualora la lex successionis ex art. 46 disponga diversamente e viceversa. La norma dà luogo, evidentemente, ad una deroga rispetto alla regola generalmente seguita per le capacità speciali, per cui le speciali condizioni di capacità, eventualmente richieste per il compimento di determinati atti, dovrebbero essere sottoposte alla stessa legge regolatrice di questi ultimi
    - - La legge regolatrice della validità sostanziale delle disposizioni a causa di morte (tra cui la capacità di testare) è individuata nella c.d. lex successionis anticipata, ossia nella legge che, regolerebbe la successione del disponente, se questi morisse al tempo in cui la disposizione viene fatta, salva la possibilità di designare, quale legge regolatrice della validità sostanziale della disposizione, la legge nazionale del disponente, al tempo in cui la disposizione viene fatta
    - - capacità speciali che sono come d’ordinario regolate dalla legge di disciplina del rapporto cui afferiscono, ossia dalla legge successoria ex art. 46
- - - - effetti / beni che e possono formare oggetto / validità / revocabilità ecc..
    - - lex causae o lex loci actus
      - principio di conservazione della validità degli atti giuridici
    - - Sottoposte alla normativa uniforme sono, le donazioni tra coniugi, le donazioni indirette, la donazione modale ed il negotium mixtum cum donatione.
      - In relazione alle fattispecie che rimangono escluse da tale disciplina trova applicazione in via residuale l’art. 56, l. n. 218/1995 (con la precisazione che per le donazioni mortis causa occorre far riferimento al Reg. UE n. 650/2012, quando queste integrino dei patti successori
  - - - Appare tuttavia preferibile accogliere una qualificazione elastica dell’istituto, così da potervi includere anche le fattispecie liberali atipiche
    - - si ritiene che esulino dalla disciplina le donazioni contrattuali caratterizzate dal contesto familiare, matrimoniale o successorio, purché il collegamento con tali materie sia tale da comportare una diversità di disciplina rispetto alle donazioni ordinarie (tali ad es. sono le donazioni mortis causa e le donazioni propter nuptias)
    - - rimangono invece sottoposte alla disciplina delle donazioni
        
        ciò in quanto così è anche secondo il nostro c.c.