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La pubblicità - Coggle Diagram
La pubblicità
Pubblicità commerciale ha lo scopo di incrementare i profitti della propria attività d’impresa attraverso la sollecitazione della domanda
Costituzione → è una forma di comunicazione e manifestazione del pensiero, ha lo scopo di divulgare il messaggio commerciale ma anche di informazione per i consumatori
Tutelata dall'art. 41, che afferma:
- il principio della libertà di iniziativa economica privata e della comunicazione commerciale;
- le limitazioni generali a cui tale iniziativa è esposta;
- il principio per il quale la legge può imporre limiti all’attività economica per il suo indirizzamento e coordinamento
Le norme sulla pubblicità devono tutelare l'imprenditore, il consumatore e i concorrenti
Il Codice del Consumo costituisce il Testo Unico che raccoglie la disciplina della tutela dei consumatori rispetto agli imprenditori elencandone i diritti all’art. 2
- pubblicità: qualsiasi forma di messaggio per promuovere la fornitura di beni o servizi;
Condizioni di liceità:
- palese, immediatamente riconosciuta;
- veritiera, si può usare l'iperbole;
- corretta
-
l’agganciamento parassitario ad una comunicazione pubblicitaria rientra negli atti di concorrenza sleale
- pubblicità ingannevole: qualsiasi pubblicità che in qualsiasi modo induca in errore o possa indurre in errore o che possa ledere la concorrenza
se ne devono considerare tutti gli elementi, in particolare: caratteristiche di beni/servizi; prezzo o modo di calcolo; identità, caratteristiche e diritti dell’inserzionista
elemento costitutivo della pubblicità ingannevole è il pregiudizio al comportamento economico del consumatore e la lesione del concorrente
- pubblicità comparativa: qualsiasi pubblicità che identifica in modo esplicito o implicito un concorrente o beni/servizi offerti da un concorrente
Prodotti DOC, DOP, IGP → per i prodotti recanti denominazione d’origine, ci si deve riferire esclusivamente a prodotti aventi la stessa denominazione essendo questa una caratteristica essenziale del prodotto stesso
Digital advertising
Con i nuovi media ci sono nuove forme di testimonial online, a patto che vengano inserite le diciture “pubblicità/advertising”, “sponsorizzato/promosso da…”, “in collaborazione con…” ecc. e all’inserimento di hashtag
Pubblicità televisiva e radiofonica:
- interessi del media e delle emittenti;
- interessi degli utenti fruitori dei servizi con dei limiti di affollamento;
- diritti d'autore di natura morale dell'integrità delle opere
I players devono tenere conto anche del Regolamento emanato dall’Autorità Garante delle Comunicazioni
L'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato o Antitrust ha il potere di inibire la continuazione della pubblicità ingannevole e comparativa illecita e di eliminarne gli effetti
L’Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria e il Codice dell’Autodisciplina della Comunicazione Commerciale vengono introdotti all’inizio della seconda metà del XX sec., in assenza di una disciplina statale in materia di pubblicità
Lo IAP ha natura di organismo associativo, al quale si aderisce per spontanea dichiarazione di volontà negoziale. Al suo interno si è creato un complesso di norme inserite nel Codice dell’Autodisciplina della Comunicazione Commerciale
il sistema dell’autodisciplina costituisce un ordinamento di natura privatistica, autonomo rispetto alle norme statali, obbligatorio solo per coloro che vi aderiscono
Regole del Codice:
- norme generali rivolte a tutelare il mercato;
- norme volte a tutelare gli interessi non economici dei consumatori o particolari categorie;
- norme che regolano particolari sistemi di vendita;
- norme che regolano settori merceologici
Lo IAP è costituito da:
- comitato di controllo, che vigila sull'osservanza delle norme del Codice
- il Giurì, organo arbitrale irrituale che interviene su richiesta
Le procedura segue il titolo IV del Codice:
- segnalazione;
- il Giurì nomina un relatore;
- si instaura un contraddittorio
- il Giurì emette la propria decisione