i materiali consacrati nei santuari prima nacorra di esere elementi costrutivi delle dinamiche culturali e rituali,sono prodoto di techne,osia in generale manufati realizati con abilita ed esperienza indipendemente dalle tecniche moderne concentransi sulla estetica o sulla unicita.non tutti gli ogetti votivi pero possono esere considerati parte di una produzione originale specializata,destinata esclusivamente al consumo sacro,alla prima categoria appartengono i materiali che prima di esere convertiti in oferte avevano un uso primario diverso (vesti e gioieli personali,armi e strumenti di lavori )sono beni che diventano votivi nel momento in cui vengono sotrati al circuito d'uso,ma che hanno avuto una vita precedente.i votivi per destinazione invece sono prodoti per esere impegnati nel rituale,non anno cioe una funzione che ricada la di fuori dell sfera religiosa,come statuete fitili o ceramica miniaturistica.un esempio di industria del sacro e rapresentato dalla coroplastica che a partire dagli ultimi deceni del xx secolo ha ricevuto una crescente atenzione nel mondo scientifico fino a dare vita a un settore di studio autonomo e definito,l'interesse per la dimenzione catalogica,morfologica e semiantica delle rafigurazioni fittili e stato affiancato da una riflesione sugli aspeti tecnici della produzione e alla difusione con uno sforzo volto alla elaborazione di un lesico specifico univoco e condiviso da adotare per la clasificazione.l'uso dell argila per la realizazione di terrecote figurate e atestato fin dal neolitico e coinvolge oltre alla grecia una vastisima agrea geografica (vicino oriente,balcani,egitto,asia centrale,india,cina,giapone e america)