Please enable JavaScript.
Coggle requires JavaScript to display documents.
MARINETTI, 1916, LA CINEMATOGRAFIA FUTURISTA - Coggle Diagram
MARINETTI, 1916, LA CINEMATOGRAFIA FUTURISTA
Al di là dei luoghi comuni futuristi (nazionalismo, esaltazione della guerra, della macchina, della velocità, rifiuto del libro...) questo testo fa lavorare insieme due nozioni teoriche contraddittorie: il cinema puro e la poliespressività.
È un’arte a sé, non deve mai copiare il palcoscenico.
Il cinema è quindi un’arte che racchiude le altre, una manipolazione di elementi eterogenei.
Il futurismo testimonia più che altro l’assunzione di nuovi materiali nella ricerca estetica,
dove il cinema è un elemento di novità e di rottura nei confronti della tradizione letterario e artistica.
I film saranno:
- Analogie Cinematografiche: sentimento espresso da un’immagine. L’universo sarà vocabolario;
- Poemi, discorsi e poesie cinematografati: le immagini che li compongono passeranno sullo schermo.
-
- Simultaneità e compenetrazioni di tempi e luoghi: 2 o 3 visioni differenti una accanto all’altra;
- Ricerche musicali cinematografate;
- Stati d’animo cinematografati;
- Esercitazioni quotidiane per liberarsi dalla logica cinematografate;
- Drammi d’oggetti cinematografati: oggetti animati e umanizzati;
- Vetrine di idee, d’avvenimenti, di tipi, d’oggetti cinematografati;
- Congressi, flirts, risse e matrimoni di smorfie, di mimiche cinematografati;
- Ricostruzioni irreali del corpo umano cinematografate;
- Drammi potenziali e piani strategici di sentimenti cinematografati;
- Equivalenze lineari plastiche, cromatiche di uomini, avvenimenti, pensieri ecc. cinematografate;
- Parole in libertà in movimento cinematografate: Lettere umanizzate, drammi geometrici, sensibilità numerica.
-
Nel film futurista entreranno come mezzi di espressione gli elementi più svariati,
ricerche musicali cinematografate,
-
simultaneità e compenetrazioni di tempi e di spazi,
-
-
-
Deve diventare mezzo di espressione di un’arte nuova e immensamente più vasta di tutte quelle esistenti.
Il cinematografo tende a rimanere estremamente passatista, ma in esso vi è la possibilità di un’arte futurista.
Dunque, appare come il mezzo più adatto alla plurisensibilità futurista.
L’affermazione del cinema come arte autonoma assume per i futuristi la rivendicazione di un cinema non narrativo e astratto,
-
Qui interviene l’idea futurista di sintesi, applicata al cinematografo:
solo per mezzo di esso si potrà raggiungere quella poliespressività verso la quale tendono tutte le più moderne tecniche artistiche.
-
Deve anche compiere l’evoluzione della pittura: distaccarsi dalla realtà, dalla fotografia, dal grazioso e dal solenne.