V.G. si automuove delle obiezioni a cui risponde:
1) la realtà sembra stabile, quindi si potrebbe desumere che essa sia oggettiva -> no, non esistono esperienze identiche l'una all'altra, le replicabilità si ottiene solo se trascuriamo differenze ritenute irrilevanti
2) conseguenza naturale del costruttivismo è allora il solipsismo --> no, la realtà costruita deve essere praticabile, ancora all'esperienza, alle condizioni fisiche e concettuali
Nell'articolo del 1988 Cognition, Construction of Knowledge, and Teaching analizza le implicazioni del costruttivismo nell'educazione
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