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Dimensioni relazionali del paziente - Coggle Diagram
Dimensioni relazionali del paziente
Accoglienza
L'accoglienza si declina in 7 passi
Relazione
Il professionista fa capire all'utente che lo rispetta in quanto individuo e che non è interessato soltanto alla cura dell'organismo
Ascolto
Il professionista ascolta l'utente e gli pone domande
Empowerment
Il professionista gratifica l'utente per i comportamenti che hanno agevolato la cura e lo rassicura circa il proprio stato e percorso
Rispetto delle emozioni
Il professionista permettere all'utente di esprimere le proprie emozioni (rabbia, paura, ansia ecc.)
Costruzione del setting
Il professionista crea un ambiente confortevole per il paziente (chiusura della porta, invito a sedersi ecc.)
Lavorare nel qui ed ora
Il professionista riporta il paziente nel qui ed ora per distoglierlo da preoccupazioni nei confronti del futuro
Comunicazione
Il professionista utilizza il linguaggio verbale e non verbale al fine di rassicurare l'utente
Comunicazione
Definizione
Mettere in comune
Non comunicare è impossibile
Anche solo il comportamento comunica in che modo ci si pone davanti all'utente
Elementi di una comunicazione efficace
Si concentra anche sulla qualità della relazione, non solo sui contenuti
Tutela l'incolumità del paziente e di chi lo assiste
Previene l'instaurarsi di complicazioni cliniche ed interprofessionali
Favorisce la collaborazione tra medico e paziente
Favorisce migliori livelli di aderenza terapeutica
Permette di costruire una relazione positiva ed armonica con il paziente e con i famigliari
Elementi della comunicazione
Mezzo
Canale impiegato per la comunicazione
Risultato
Effetto ottenuto dalla comunicazione
Modo
Modalità (sfumatura emotiva) attraverso la quale si esprime il contenuto
Ambiente
Contesto della comunicazione (concetto legato alla costruzione del setting)
Contenuto
Oggetto della comunicazione
Occasione
Circostanze in cui avviene la comunicazione
Ricevente
Chi sta ascoltando
Finalità
Scopo della comunicazione
Trasmittente
Chi sta comunicando
Fondatezza
Elementi sui quali si basa la comunicazione
Tipi di comunicazione
Paralinguistica
Racchiude tutto ciò che accompagna il linguaggio senza avere a che fare con i contenuti
Enfasi, cadenze, esclamazioni ecc.
Cinesica
Comunicazione attraverso segni gestuali
Linguistica
Produrre ed interpretare segnali verbali
E' importante adattare il linguaggio all'interlocutore
Prossemica
Utilizzo e interpretazione di distanze interpersonali e orientamenti spaziali
Contenuto-relazione
Si possono presentare 4 situazioni
Armonia
Relazione positiva
Situazione ideale nel rapporto medico-paziente
Contenuto in accordo
Conflitto
Relazione negativa
Contenuto in disaccordo
A causa del cattivo rapporto e del disaccordo sul contenuto è difficile risolvere la questione tra professionista e utente
Contrasto
Relazione positiva
Dal momento che il rapporto è salso, è possibile parlarne e risolvere la questione
Contenuto in disaccordo
Sospetto
Relazione negativa
Contenuto in accordo
Il contenuto è apparentemente in accordo ma c'è il sospetto che il paziente stia fingendo
Meta-comunicazione
Definizione
Riflessione sulla comunicazione che si sta dando
Parte nascosta della comunicazione che permette di captare il livello di coerenza tra ciò che uno dice e come lo dice
Elementi della comunicazione
Comunicazione paraverbale
Costituisce il 35% di un atto comunicativo
Comunicazione non verbale
Costituisce il 55% di un atto comunicativo
Comunicazione verbale
Costituisce il 10% di un atto comunicativo
Comunicazione verbale
Tipo di comunicazione che utilizza la parola parlata ed implica la partecipazione di meccanismi fisiologici e cognitivi
In determinati casi la comunicazione verbale è inutilizzabile
Paziente bambino
I meccanismi fisiologici e cognitivi utili alla comprensione della comunicazione verbale non sono ancora formati del tutto
Paziente straniero
I meccanismi fisiologici e cognitivi utili alla comprensione della comunicazione verbale sono modellati su una lingua non parlata da parte del professionista
Paziente affetto da demenza
I meccanismi fisiologici e cognitivi utili alla comprensione della comunicazione verbale sono compromessi
E' sempre importante adeguare il linguaggio all'interlocutore
Occorre esprimere i concetti in maniera tale che siano comprensibili da parte del ricevente
Su questo aspetto influisce spesso lo status socioeconomico dell'utente
Tecniche di comunicazione medico-paziente
Ascolto
Processo attivo
Si mantiene il contatto visivo
Si fanno domande per capire meglio ciò che il paziente cerca di dire
Si prende nota di ciò che dice il paziente
Si possono rimandare feedback al paziente
Empatia
Immedesimazione nella situazione del paziente
Il tentativo di immedesimazione deve avvenire nei riguardi di tutti i pazienti, anche di quelli molto diversi dal professionista
Riaffermazione
Ripetizione di ciò che ha detto il paziente con le sue stesse parole
Tramite la riaffermazione si metacomunica al paziente di essere stato ascoltato
Chiarificazione e verifica consensuale
Chiedere conferma attraverso un feedback sull'intero messaggio o solo su di una sua parte
Focalizzazione
Concentrazione dell'attenzione sulla condivisione del contenuto principale della comunicazione
Serve per impedire all'utente di divagare sull'argomento
Concetto ricollegabile all'aspetto del qui ed ora
Riassunto
Pratica che è opportuno eseguire al termine della comunicazione
Rispecchiare
Aiutare il paziente a comprendere i propri pensieri ed emozioni sul problema
Comunicazione paraverbale
Componenti
Ritmo (cambia a seconda delle culture)
Velocità dell'eloquio
Rientra tra le 200-500 sillabe al minuto
E' necessario non parlare ai pazienti ne troppo lentamente ne troppo velocemente
Pronuncia e articolazione delle parole
Volume
Tono della voce
Timbro vocale
Applicazione
Il modo in cui si esprime un contenuto al paziente può cambiare sia il contenuto stesso che la relazione con il paziente
Comunicazione non verbale
Definizione
Espressione
Comunicazione continua e involontaria prodotta dalla presenza di una persona
Finalità
Sottolineare discorsi (specialmente tramite gestualità)
Raggiungere l'interlocutore dal punto di vista di emozioni, intimità, potere e persuasione
Chiarire rapporti reciproci
Atto comunicativo
L'atto comunicativo è costituito sia dalla comunicazione verbale che non verbale
L'interpretazione dell'atto comunicativo avviene sulla base di una molteplicità di sistemi di significati
Sistemi non verbali di significazione e segnalazione (CNV)
Anche se sono indipendenti, queste due metodiche comunicative si integrano
Quando l'integrazione viene meno (a parole si dice una cosa, il corpo ne dice un altro) si crea una divergenza percepibile
In caso di mancata integrazione dei due sistemi, si deve dare ascolto a quello non verbale
Codice linguistico (CV)
Gesti
Definizione
Sistema cinestesico
Tipologie
Gesti di gradimento
Gesti di rifiuto
Gesti illustratori
Accompagnano le parole delle persone
Hanno forte connotazione culturale
Forma di comunicazione più primordiale rispetto alla parola
Sono utili per comunicare con soggetti incapaci di comprendere il linguaggio verbale
Gesti simbolici
Sostituiscono la comunicazione verbale quando questa è impedita
Presentano significato preciso e socialmente condiviso
Gesti manifestanti stati psicologici
Gesti regolatori dell'interazione
Determinano, durante un dialogo, l’ordine e la sincronia dei vari interventi e regolano l’interazione
Gesti indicatori dello stato affettivo
Esempio: toccarsi la fede
Postura
Segnale involontario che partecipa molto alla comunicazione
Rivela cose ed emozioni che gli individui vorrebbero nascondere attraverso le espressioni del viso o il tono della voce
Esprime diverse informazioni
Amorevolezza / ostilità
Status sociale
La postura ha a che fare con uno stato di rilassamento o tensione
L'individuo scarica il peso sulla colonna vertebrale e sugli arti inferiori
Coloro che scaricano correttamente il peso sulle gambe hanno postura dritta e rilassata
Questi soggetti vengono percepiti come sicuri di se' e aperti nei confronti del mondo
Quando si sta rannicchiati e con capo chino si viene percepiti come insicuri, remissivi, introversi e timidi
Una postura con mento alto, torace in fuori e spalle in dietro esprime superiorità ed eccessiva supponenza
Applicazione
La postura permette al professionista di avere informazioni riguardo al paziente ma anche vice versa
Il professionista deve prestare attenzione sia alla postura del paziente che a regolare la propria
Espressione facciale
Le espressioni facciali hanno valore emotivo e comunicativo
Le espressioni facciali vengono utilizzate per esprimere emozioni di base
La correlazione tra espressioni facciali ed emozioni di base ha valenza universale
La mimica facciale associata alle emozioni di base è uguale in tutte le culture
E' stato dimostrato che anche bambini ciechi dalla nascita sono in grado di riprodurre perfettamente le espressioni facciali legate agli stati emotivi
Le emozioni di base sono le seguenti
Paura
Disgusto
Felicità
Sorpresa
Tristezza
Disprezzo
Rabbia
Sguardo e sorriso
Sguardo
Funzioni
Inviare e raccogliere informazioni
Regolare i turni di parola
Manifestare la disponibilità all'impegno nella conversazione
Regolare i rapporti di vicinanza e lontananza
Favorire cooperazione
Tipologie
Sguardo ben posizionato in avanti
Indica sicurezza
Sguardo fisso sugli occhi dell'interlocutore
Indica forza
Nel caso in cui lo sguardo sia eccessivo può essere interpretato come una minaccia o un segno di attrazione
Nelle relazioni asimmetriche, chi è in posizione dominante fissa di più e più a lungo
Sguardo sfuggente
Indica timidezza
Sguardo basso
Indica sconfitta e inadeguatezza
Interpretazione
Chi guarda di più è percepito come più attento e coinvolto di chi evita lo sguardo
Mantenere lo sguardo fisso sull'interlocutore determina più competenze in termini di intelligenza, credibilità e affidabilità
Sorriso
Generalità
Uno dei segnali fondamentali della specie umana
Tipologie
Esistono 19 tipologie di sorriso ma le più rilevanti sono 3
Sorriso simulato
Coinvolge solo la parte inferiore del volto
Si tratta di un sorriso "finto"
Sorriso miserabile
Manifesta l'accettazione spiacevole di una condizione
Comporta un prolungamento del sorriso nella zona inferiore del volto che non è autentico
Sorriso spontaneo
Riguarda il volto intero, muscoli orbitali compresi
Funzione
Non ha necessariamente un legame con le emozioni
E' strettamente connesso alle interazioni sociali
Promuove l'affinità interpersonale
Regola i rapporti sociali
Sistema prossemico
Definizione
Percezione organizzazione e uso della distanza e del territorio nei confronti degli altri
Il sistema prossemico è un insieme di vicinanze e di lontananze
Distanza ottimale (pre-Covid)
Bolla di sicurezza
Circonda l'individuo di circa 1 metro
Distanza a cui ci si può toccare allungando un dito verso l'interlocutore
L'avvento del Covid ha determinato un ampliamento di tale bolla
La dimensione di tale bolla dipende molto dall'aspetto culturale
Esistono culture del distacco e culture della vicinanza
Nei paesi nordici (con cultura del distacco) l'ampliamento della bolla invisibile causato dal Covid non ha avuto conseguenze perchè, in questi paesi, la bolla era già grande di suo
Tale bolla può essere invasa solo da famigliari e persone intime
La vicinanza/lontananza da molte informazioni sulle relazioni interpersonali
Tipologie di distanza
Distanza personale
Distanza tra due amici
Distanza sociale
Distanza tra due colleghi
Distanza intima
Distanza dell'amplesso (distanza tra madre e bambino)
Distanza pubblica
Distanza che separa il professore dagli studenti
Aptica
Definizione
Messaggio comunicativo espresso tramite il contatto fisico
Funzioni
Bisogno fisico-corporeo dell'altro
Segnale primario che influenza la natura e la qualità degli atteggiamenti personali
Influenze
Differenze di status e ruolo
Chi è più importante nella conversazione tende a praticarla maggiormente
Differenze culturali
Nelle culture Africane i bambini si trasportano attaccati al corpo mentre nelle culture Europee vengono messi nel passeggino
Nel Sud Europa il contatto con l'interlocutore è considerato normale mentre nel Nord Europa è visto come una forma di invadenza