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il concetto di disabilità è cambiato nel corso degli anni , grazie ad una…

- - - - coinvolgendo a 360° diversi ambiti: il sostegno alla famiglia, la scuola, il lavoro, la salute, il tempo libero, l'integrazione sociale.
        
        art.13: l'integrazione scolastica si realizza anche attraverso: la programmazione coordinata dei servizi scolastici con quelli sanitari, socio-assistenziali, culturali, ricreativi, sportivi e con altre attività sul territorio gestite da enti pubblici o privati.
        
        a tale scopo gli enti locali, gli organi scolastici e le unità sanitarie locali, nell'ambito delle rispettive competenze, stipulano gli accordi di programma (L 142/90):
        
        l'obbligo per gli enti locali di fornire assistenza per l'autonomia e la comunicazione per gli alunni con handicap fisici o sensoriali
        
        sono garantite attività di sostegno mediante l'assegnazione di docenti specializzati
        
        la sperimentazione da realizzare nelle classi frequentate da alunni con handicap
        
        gli insegnanti di sostegno assumono lòa contitolarità delle classi in cui operano, partecipano alla programmazione educativa e didattica e all'elaborazione e verifica delle attività
        
        la dotazione alle scuole di attrezzature tecniche e di sussidi
        
        art: art:15 GRUPPI DI LAVORO DELL'INTEGRAZIONE presso ogni circolo didattico ed istituto di scuola secondaria di I e II grado sono costituiti i gruppi di studio e di lavoro, composti da insegnanti, operatori dei servizi, familiari e studenti, con il compito di collaborare alle iniziative educative e di integrazione predisposte dal piano educativo. il principio dei gruppi di lavoro è di lavorare in sinergia, trovare una linea comune, per garantire una continuità sia in verticale che in orizzontale, creare reti che si occupano dell'inclusione dell'alunno con disabilità.
        
        GLHI: gruppo di studio e di lavoro di istituto, composto da insegnanti, operatori dei servizi sociali e sanitari, familiari e studenti. ha il compito di collaborare alle attività educative e d'integrazione predisposte dal piano educativo, con la specifica funzione di programmare, monitorare e organizzare le atttività di tutti gli alunni disabili dell'istituto.
        
        GLHO: gruppi di lavoro operativi sui singoli alunni (art.12 comma 5). composti dall'intero consiglio di classe, dagli operatori socio-sanitari, dai genitori e da tutte le figure che lavorano con l'alunno disabile. il GLHO ha il compito di predisporre il PEI, e di verificarne l'attuazione e l'efficacia nell'intervento scolastico.
        
        art.14: MODALITà DI ATTUAZIONE DELL'INTEGRAZIONE
        
        organizzazione dell'attività educativa e didattica secondo il criterio della flessibilità nell'articolazione delle classi, secondo una programmazione scolastica individualizzata
        
        garantire la continuità educativa fra i diversi gradi di scuola, prevedendo forme obbligatorie di consultazione tra insegnanti dekl ciclo inferiore e del ciclo superiore in tutti gli ordini e gradi di scuola, consentendo il completamento della scuola dell'obbligo, anche sino al 18esimo anno d'età.
        
        attivazione di forme sistematiche di orientamento, particolarmente qualificate per la persona handicappata
        
        art:16: VALUTAZIONE E PROVE D'ESAME (ribadito art 318 D.Lvo 16/04/94, n 297). nella valutazione è indicato, sulla base del PEI, per quali discipline siano stati adottati particolari criteri didattici.
        
        nell'ambito della scuola secondaria superiore, sono consentite prove equipollenti e tempi più lunghi per le prove scritte, la presenza di assistenti per l'autonomia e l acomunicazione, con l'uso degli ausili loro necessari
        
        nella scuola dell'obbligo sono predisposte prove d'esame corrispondenti agli insegnamenti impartiti e idonee a valutare il progresso dell'allievo, in rapporto alle sue potenzialità
        
        quattro ambiti:
        
        diritto all'educazione, all'istruzione e integrazione scolastica
        
        integrazione lavorativa
        
        principi generali e definizioni: accertamento dell'handicap, diritti, prevenzione, cura e riabilitazione
        
        altri provvedimenti per facilitare l'integrazione sociale: diritto di voto, barriere architettoniche
        
        art:17: FORMAZIONE PROFESSIONALE
        
        Le regioni realizzano l'inserimento della persona handicappata negli ordinari corsi di formazione professionale, per l'acquisizione di una qualifica
        
        art.5: assicurare una formazione professionale, sostenendo esperienze di alternanza scuola-lavoro
        
        art 12:
        
        art.12, comma 3: la scuola deve garantire lo sviluppo degli apprendimenti mediante la comunicazione, la socializzazione e la relazione interpersonale. il citato articolo recita: l'esercizio del diritto all'istruzione e all'educazione non può essere impedito da difficoltà di apprendimento, nè da altre difficoltà derivanti dalle disabilità connesse all'handicap.
        
        art 12, comma 5: collaborazione tra scuola e famiglia, nella logica del supporto alle famiglie, fondamentale è dunque il dialogo e colloquio per tenere informata la famiglia sul percorso educativo dell'alunno
  - - - attraverso gli indirizzi dettati dal DS, il collegio dei docenti (costituito da tutti i docenti di ruolo e non che fanno parte dell'istituzione scolastica e presieduto dal DS... funzioni strumentali e collaboratori del DS) elabora e progetta il PTOF
      - l'approvazione del PTOF è affidata al collegio dei docenti e infine dal consiglio d'istituto (docenti eletti, personale ATA, genitori, alunni I e II grado), organismo della scuola aperto anche ai non addetti ai lavori,
      - Il DS detta gli indirizzi per le attività della scuola e le scelte di gestione e amministrazione
      - il PTOF di ogni scuola è consultabile attraverso la piattaforma del MIM in ambiente SIDI.
        
        il PTOF è costituito da 5 sezioni:
        
        l'offerta formativa (curricolo d'istituto)
        
        insegnamenti e quadri orario
        
        curricolo di istituto
        
        nel PTOF si fondono le tre componenti:
        
        componente nazionale: indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell'infanzia e del primo ciclo di istruzione
        
        componente locale, delle singole scuole: alle quali viene riconosciuta piena autonomia progettuale, didattica, organizzativa, di ricerca e di sviluppo
        
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        componente europea: competenze chiave di cittadinanza
        
        traguardi attesi in uscita: indicazioni nazionali, linee guida
        
        alternanza scuola lavoro
        
        attività previste in relazione al PNSD
        
        iniziative di ampliamento curricolare
        
        valutazione degli apprendimenti
        
        l'organizzazione (plessi scolastici, personale ATA...)
        
        organizzazione uffici e modalità di rapporto con l'utenza
        
        reti e convenzioni attivate
        
        modello organizzativo
        
        piano di formazione del personale docente
        
        piano di formazione del personale ATA
        
        le scelte strategiche (che opera la scuola per raggiungere i traguardi per lo sviluppo delle competenze)
        
        obiettivi formativi prioritari
        
        piano di miglioramento
        
        principali elementi di innovazione
        
        priorità desunte dal RAV (rapporto di autovalutazione di istituto)
        
        il monitoraggio, la verifica e la rendicontazione (sociale)
        
        la scuola e il suo contesto (di appartenenza)
        
        analisi del contesto e dei bisogni del territorio
        
        caratteristiche principali della scuola
        
        ricognizione attrezzature e infrastrutture materiali
        
        risorse professionali
      - HA DURATA TRIENNALE E PUò ESSERE REVISIONATO ANNUALMENTE
      - è un documento flessibile, trasparente e modificabile
      - tiene conto del contesto socio-culturale del territorio
      - illustra sinteticamente l'identità culturale della scuola
      - esplicita e divulga la progettazione educativa, didattica e curriculare ed extracurriculare e organizzativa della scuola
    - - si realizza nell'organizzazione e nel curricolo delle istituzioni scolastiche, e la condivisione del progetto individuale tra scuole, famiglie e altri soggetti che operano nel territorio
      - tutte le componenti della comunità scolastica si impegnano ad assicurare il successo formativo degli alunni
      - riguarda tutti gli alunni, risponde ai differenti bisogni educativi, si realizza attraverso strategie didattiche, finalizzate allo sviluppo delle potenzialità di ciascuno, nel rispetto del diritto all'autodeterminazione e all'accomodamento ragionevole, nella prospettiva di una migliore qualità di vita
    - - card docente per consumi culturali e formativi
    - - organico di diritto e organico di potenziamento
    - - il sistema prevede, attraverso il superamento di un concorso per titoli ed esami, l'ammissione ad un percorso triennale di formazione iniziale, tirocinio e inserimento nella funzione docente. una volta superatop tale percorso si viene assunti a tempo indeterminato.
    - - composizione del comitato per la valutazione dei docenti: presiede il DS, 3 docenti (scelti 2 dal collegio e 1 dal consiglio d'ist.), 2 rappr dei genitori (scuolainfanzia e primo ciclo), 1 genitore e 1 studente (scuola seconadria), un componente esterno scelto dal USR (insieme ad un tutor è chiamato ad esprimere un parere sull'anno di formazione e di prova dei docenti).
    - - COLLEGIO DEI DOCENTI: DS, DOCENTI (6)
      - CONSIGLIO DI CLASSE
        
        APERTO: DOCENTI, STUDENTI (2), GENITORI (2)
        
        CHIUSO: DOCENTI
      - ORGANI DELIBERATIVI E CONSUNTIVI
        
        CONSIGLIO D'ISTITUTO: DS, DOCENTI(6), GENITORI (4), STUDENTI (4), PERSONALE ATA (2)
        
        GIUNTA ESECUTIVA: DS, DSGA, DOCENTI (1), STUDENTI (1), PERSONALE ATA (1)
  - - - osservazione libera: lettura dei doc, colloqui con doc e genitori
      - osservazione del comportamento: nei vari momenti della giornata scolastica, tramite griglie, foto...
      - osservazione del funzionamento ICF: individuare barriere e facilitatori per l'alunno
  - - - il profilo di funzionamento è redatto dall'unità multidisciplinare, composta da: un medico specialista della condizione di salute della persona, uno specialista in neuropsichiatria infantile, un terapista della riabilitazione, un assistente sociale. è il documento propedeutico alla stesura del progetto individuale e del PEI. è redatto con la collaborazione dei genitori e un rappresentante dell'amministrazione scolastica (un docente della scuola frequentata), è aggiornato al passaggio di ogni grado di istruzione, a partire dalla scuola dell'infanzia, nonchè in presenza di nuove e sopravvenute condizioni di funzionamento della persona
      - la progettazione e l'organizzazione scolastica per l'inclusione nel D.Lgs 66/2017:
        
        GLIR: GRUPPO DI LAVORO INCLUSIONE REGIONALE (AMBITO REGIONALE)
        
        GIT: GRUPPO LAVORO INCLUSIONE TERRITORIALE (AMBITO TERRITORIALE), SI TROVA PRESSO IL CSA, EX POVV AGLI STUDI,
        
        GLI: GRUPPO LAVORO PER L'INCLUSIONE (AMBITO ISTITUTO), OGNI SCUOLA NE HA UNO, SI OCCUPA DI STILARE IL PROTOCOLLO ACCOGLIENZA PER GLI ALUNNI STRANIERI, CON DISABILITà, CON DSA...è ANNUALE, ELABORA UN PIANO PER L'INCLUSIONE, SI STILA ALLA FINE DELL'ANNO SCOLASTICO PRECEDENTE PER IL SUCCESSIVO ANNO SCOLASTICO, CIASCUNA ISTITUZIONE SCOLASTICA NELL'AMBITO DELLA DEFINIZIONE DEL PIANO TRIENNALE DELL'OFFERTA FORMATIVA, PREDISPONE ILPIANO PER L'INCLUSIONE, CHE DEFINISCE LE MODALITà PER L'UTILIZZO DELLE RISORSE: SUPERAMENTO DI BARRIERE, INDIVIDUAZIONE DI FACILITATORI.
      - art 7 del D.Lgs 66/2017: il PEI, che ha validità annuale, è redatto in via provvisoria entro giugno e in via definitiva non oltre il mese di ottobre (31). è redatto a partire dalla scuola dell'infanzia. è aggiornato in presenza di sopravvenute condizioni di funzionamento della persona. è soggetto a verifiche periodiche nel corso dell'anno scolastico, per accertare il raggiungimento degli obiettivi e apportare modifiche o integrazioni. si fa un aggiornamento e si fa firmare ai genitori. è soggetto a verifiche periodiche nel corso dell'anno. nel passaggio dei gradi di istruzione è accompagnato dall'interlocuzione tra i docenti della scuola di provenienza e della scuola di destinazione. esplicita le modalità di verifica, i criteri di valutazione, la valutazione in relazione ad una programmazione individualizzata. è elaborato e approvato dal GLO, composto dal consiglio di classe (team docenti contitolari: curriculari e sostegno) e presieduto dal DS
        
        con la sentenza 9795/21 il Tar Lazio ha annullato il DL 182/20
      - partecipano al GLO: genitori dell'alunno, figure professionali interne ed esterne alla scuola, rappresentante del GIT, un rappresentante dell'unità di valutazione multidisciplinare dell'ASL del territorio, gli studenti nel rispetto del principio di autodeterminazione, altre figure specialistiche
    - - dimensione della comunicazione e del linguaggio
      - dimensione dell'autonomia e dell'orientamento
      - dimensione della socializzazione e dell'interazione
      - dimensione cognitiva, neuropsicologica e dell'apprendimento
  - - - responsabilità pedagogica del consiglio di classe e del team docente per l'adozione dei Piani di studio personalizzati, condivisi con le famiglie
        
        art.5: gli studenti con DSA hanno il diritto ad usufruire di appositi provvedimenti compensativi e dispensativi, di ina didattica individualizzata e personalizzata, e di adeguate forme di verifica e valutazione anche nei contesti universitari (PDP)
        
        PDP: documento obbligatorio, predisposto dal consiglio di classe (insegnanti dopo essersi confrontati con gli specialisti che seguono l'allievo, coi genitori e con l'allievo se sufficientemente grande), non oltre il primo trimestre scolastico, articolato per discipline. deve contenere: strategie, metodologie, misure compensative e dispensative, indicazioni per valutazioni e verifiche, durante il corso dell'anno, Invalsi ed Esami di Stato
        
        cosa deve contenere il PDP:
        a. anagrafica
        b. disturbo
        c. attività individualizzate
        d. attività personalizzate
        e. strumenti compensativi
        f. misure dispensative
        g. forme di verifica e valutazione personalizzate
        
        art.1: si manifestano in presenza... comma 1
        per dislessia si intende... comma 2
        per disgrafia si intende... comma 3
        per disortografia si intende... comma 4
        per discalculia si intende... comma 5
        
        art.2: FINALITà DELLA LEGGE 170
        
        a. garantire il diritto all'istruzione
        b. favorire il successo scolastico
        c. ridurre i disagi
        d. adottare forme di verifica e valutazione sdeguate
        e. preparare e sensibilizzare insegnanti e genitori
        f. favorire la diagnosi precoce
        g. incrementare comunicazione e collaborazione tra scuola, famiglia, servizi
        h. assicurare eguali opportunità di sviluppo
        
        art.3: l'individuazione dei DSA è effettuata mediante specifica diagnosi rilasciata dalle strutture specialistiche del SSN. (dislessia fine seconda primaria, discalculia fine terza primaria)
        
        art.4: è assicurata un'adeguata preparazione formativa per docenti e dirigenti riguardo alle problematiche relative ai DSA, per individuarne precocemente i segnali
        
        art.6: misure per i familiari, hanno diritto ad usufruire di orari di lavoro flessibili
    - - vengono definite e le modalità di organizzazione dei CTS (centri territoriali di supporto), le loro funzioni, la composizione del personale che vi opera.
      - nell'area dei BES vengono individuate tre grandi
        sotto-categorie: quella della disabilità; quella dei disturbi evolutivi specifici e quella dello svantaggio socioeconomico, linguistico, culturale.
        
        DES: disturbi evolutivi specifici BES DSA ADHD
      - vengono attivati dei percorsi di alta formazione per il personale docente
    - - si vuole richiamare l'attenzione a quell'area dei BES che interessa lo svantaggio socioeconomico, linguistico e culturale. Attraverso l'INDEX per l'inclusione rileva e monitora il grado di inclusività delle scuole di ogni ordine e grado
    - - Centri Territoriali di supporto CTS, come rete di supporto al processo di integrazione (formazione sull'uso delle tecnologie per l'integrazione)
        
        GLH: GRUPPO DI LAVORO PER L'INCLUSIONE
  - - - il sistema scolastico diviene policentrico, nel quale agiscono con distinte competenze e responsabilità: Regioni, enti locali, Istituzioni scolastiche
      - comparsa dei Programmi nazionali, con maggiore responsabilità progettuale alle scuole, esercitata attraverso il POF (adesso PTOF), che comprende: curricolo didattico, progetto complessivo, organizzazione interna, uso delle risorse, relazioni col territorio.
      - alla scuola è attribuita un'autonomia a livello organizzativo, funzionale, didattico, di ricerca.
        
        realizzazione di un'autonomia didattica: finalizzata al perseguimento degli obiettivi generali del sistema nazionale di istruzione, nel rispetto della libertà di insegnamento, della libertà di scelta educativa da parte delle famiglie e del diritto ad apprendere
        
        realizzazione di un'autonomia di ricerca: sperimentazione e sviluppo , tenendo conto delle esigenze del contesto culturale, sociale ed economico delle realtà locali, è in grado di garantire innovazione e miglioramento continuo formando motivazioni scientifiche alle scelte organizzative e didattiche. la realizzazione di questa autonomia la scuola la trova nel POF, che rappresenta la carta d'identità della scuola. infatti all'interno di questa documento la scuola inserisce la sua organizzazione, le strutture, le risorse, i progetti, il suo curricolo e quali innovazioni vuole proporre.
        
        realizzazione di un'autonomia funzionale: va intesa come un decentramento di funzioni dell'amministrazione centrale, che ora diventa periferica. quindi le scuole possono da questo momento fare degli accordi di programma con le altre scuole, costituire reti di scuole per utilizzare al meglio le risorse che hanno a disposizione, queste risorse economiche non provengono solo dal ministero, ma possono essere ricercate dalla scuola anche nell'ambiente circostante. la scuola può operare delle convenzioni con banche, associazioni presenti sul territorio (rete con gli Enti locali e le altre scuole), così tra scuola e territorio si crea una sinergia che porta alla piena integrazione di risorse e all'aiuto reciproco, mettendo in atto una propria offerta formativa.
        
        realizzazione di un'autonomia organizzativa: "è finalizzata alla realizzazione della flessibilità, della diversificazione, dell'efficienza del servizio scolastico, all'integrazione e al miglior utilizzo delle risorse e delle strutture, all'introduzione di tecnologie innovative e al coordinamento con il contesto territoriale". (le scuole non sono più organizzate allo stesso modo. flessibilità: orario, curricolo, quote orarie che possono essere anche extracurriculari).
  - - - strategie: ci si deve basare sulle capacità delle persone, costruire una rete tra famiglia, insegnanti e specialisti
      - proposte: riguardano le prospettive per il futuro, si pensa di istituire una figura professionale che supporti la persona con BES nel passaggio da una struttura scolastica ad un'altra
      - principi fondamentali: ogni stato membro si impegna ad attuare una legislazione che favorisca l'accesso a tutti ad un sistema educativo ordinario;
        ruolo fondamentale dei genitori;
        intervenire in modo precoce, con una valutazione precisa;
        accessibilità per tutti alla facilitazione attraverso le nuove tecnologie
  - - - Nota : 04/08/09: linee guida sull'integrazione scolastica degli alunni con disabilità
        
        parteI: il nuovo scenario: il contesto come risorsa (niente barriere, ma facilitatori).
        
        Parte III. la dimensione inclusiva della scuola (la scuola deve far in modo che ciascun alunno raggiunga il massimo delle sue potenzialità soddisfacendo i suoi bisogni educativi, equità e non uguaglianza. )
        
        Parte II: l'organizzazione: il ruolo degli uffici scolastici regionali: la costituzione del GLIR (gruppo di lavoro interistituzionale regionale) le regioni lavorano in sinergia.
  - - - la valutazione:
        
        va rapportata al PEI, che costituisce il punto di riferimento per le attività educative a favore dell'alunno con disabilità
        
        deve essere considerata come analisi dei processi e non solo valutazione della performance
  - - - il Ministro della Pubblica Istruzione
        
        fissa metodi e scadenze periodiche per le verifiche degli obiettivi di apprendimento
        
        definisce gli indirizzi generali per la valutazione dei crediti e dei debiti formativi
        
        adotta modelli per le certificazioni, che indicano le conoscenze, le competenze, le capacità e i crediti formativi acquisiti
  - - - prevedono forme di integrazione per scuole medie ed elementari a favore di alunni diversamente abili con la presenza di insegnanti specializzati
  - - - invalsi: istituto nazionale valutazione sistema educativo e formazione dell'istruzione: effettua verifiche periodiche e sistematiche sulle conoscenze e abilità acquisite dagli studenti, per verificare la qualità complessiva dell'offerta formativa (rileva e misura gli apprendimenti: conoscenze e abilità)
      - esami di stato: valuta le competenze degli studenti nel corso e al termine del ciclo di istruzione
      - docenti: - la valutazione periodica e annuale degli apprendimenti e del comportamento degli studenti. - la certificazione delle competenze. - valutazione dei periodi didattici ai fini del passaggio al periodo successivo
  - - - art.1: le regioni provvedono che le unità sanitarie e/o socio-sanitarie locali assicurino l'intervento medico cognitivo sull'alunno in situazione di handicap attraverso la compilazione di:
        
        Profilo Dinamico Funzionale: aggiornato al passaggio di ogni grado di scuola e redatto da tutti gli operatori che seguono l'alunno, cioè insegnanti, operatori sanitari e operatori sociali, con la collaborazione della famiglia, indica il prevedibile livello di sviluppo che l'alunno potrà raggiungere nell'arco di un tempo stabilito (tempi brevi 6 mesi, tempi medi 2 anni). ci profila come funziona il nostro alunno in tutte le sfere della personalità (area motoria, sociale, affettiva, psicologica, neurologica, linguaggio, comunicazione, motricità) e qual è il suo successivo livello di sviluppo. in base a questo e all'osservazione dell'insegnante viene stilato un Piano Educativo Individualizzato (PEI)
        
        Piano Educativo Individualizzato
        
        Diagnosi Funzionale (diagnosi medica, in cui viene definita la malattia e da cui si evince la disabilità). descrizione analitica della compromissione funzionale dello stato psicofisico dell'alunno in situazione di handicap, acquisendo gli elementi clinici e psicosociali. descrive le funzioni attive e carenti dell'alunno
  - - - diritto all'educazione, all'istruzione e all'integrazione dell'alunno handicappato
      - scuiole speciali per non vedenti e sordomuti
      - interventi specifici e forme di sostegno
      - titoli di specializzazione per gli alunni portatori di handicap
      - il docente di sostegno è assegnato alla classe, nel senso che oltre ad intervenire sulla base di una preparazione specifica nelle ore in classe collabora con l'insegnante curricolare e con il Consiglio di Classe affinchè l'iter formativo dell'alunno possa continuare anche in sua assenza
    - - scuola elementare: consiglio d'interclasse
        
        DS
        
        insegnanti (di ruolo e non) delle classi parallele o dello stesso ciclo o dello stesso plesso,
        
        docenti di sostegno che sono contitolari delle classi interessate
        
        un rappresentante dei genitori degli alunni iscritti
      - istituti secondari di I e II grado: consiglio di classe
        
        DS
        
        docenti (di ruolo e non) di ogni singola classe,
        
        docenti di sostegno che sono contitolari delle classi interessate,
        
        scuola secondaria di I grado 4 rappr dei genitori degli alunni iscritti
        
        scuola secondaria di II grado 2 rappr dei genitori, 2 rappr
        degli studenti
      - scuola materna: consiglio d'intersezione
        
        DS
        
        docenti (di ruolo e non) delle sezioni dello stesso plesso,
        
        docenti di sostegno che sono contitolari delle classi interessate
        
        un rappresentante dei genitori degli alunni iscritti
      - corsi serali per lavoratori studenti,
        
        3 rappr degli studenti eletti dagli studenti della classe
    - - si insedia all'inizio di ogni anno scolastico e si riunisce ogni qualvolta che il DS ne ravvisi la necessità o quando almeno 1/3 dei suoi componenti ne faccia richiesta, comunque almeno 1 volta per ogni trimestre o quadrimestre , nelle proprie delibere tiene conto dei pareri dei consigli di intersezione, interclasse, di classe
    - - art 8: il cons di circolo o di istit elegge nel suo seno una GIUNTA ESECUTIVA (che dura in carica 3 anni scolastici) composta: 1 docente. - 1 impiegato amministrativo, - 2 genitori. - DS. - DSGA.
        
        la giunta esecutiva- predispone il bilancio preventivo e il conto consuntivo. - prepara i lavori del consiglio di circolo o istituto (fermo restando il diritto di iniziativa del consiglio). - cura l'esecuzione delle delibere. - ha competenza per i provvedimenti disciplinari a carico degli alunni.
    - - adozione del REGOLAMENTO interno di istituto. - acquisto, rinnovo e conservazione delle attrezzatute tecnico-scientifiche, sussidi didattici, dotazioni librarie, materiale di consumo occorrente per le esercitazioni. - adattamento del calendario scolastico alle specifiche esigenze ambientali. - programmazione e attuazione delle attività parascolastiche, interscolastiche ed extrascolastiche, corsi di recupero e sostegno, visite guidate e viaggi di istruzione. - collaborazione con altri istituti. - delibera la partecipazione dell'istituto ad attività culturali, sportive e ricreative di interesse educativo. - svolgimento di iniziative assistenziali
      - indica i criteri generali relativi alla formazione delle classi. - adattamento dell'orario delle lezioni e delle altre attività scolastiche alle condizioni ambientali e al coordinamento organizzativo dei consigli di interclasse o di classe. - esprime parere sull'andamento generale, didattico ed amministrativo del circolo o istituto
  - - - vengono definite delle distinzioni tra i termini: MENOMAZIONE, DISABILITà, HANDICAP
        
        DISABILITà: qualsiasi limitazione o perdita,(conseguente a menomazione) della caPACITà di compiere un'attività nel modo considerato normale per un essere umano
        
        HANDICAP: condizione di svantaggio (conseguente a menomazione o disabilità) che limita o impedisce l'adempimento del ruolo normale o in relazione all'età, al sesso, ai fattori socioculturali
        
        MENOMAZIONE: perdita o anomalia a carico di una struttura o una funzione psicologica, fisiologica, anatomica
  - - - la salute delle persone è descritta sotto 2 punti di vista:
        
        per la descrizione di malattie, disturbi e lesioni si utilizza l'ICD-10 (CLASSIFICAZIONE INTERNAZIONALE DELLE SINDROMI E DEI DISTURBI PSICHICI E COMPORTAMENTALI), che fornisce un modello di riferimento eziologico, per quanto riguarda le cause della malattia (I PROBLEMI). ICD (INTERNATINAL CLASSIFICATION OF DISEASES) utilizzata come classificazione ufficiale nelle cartelle cliniche. utilizzato a livello nazionale, ha un approccio multilingue e multidisciplinare (livello nosografico), approccio medico,
        
        per la descrizione del funzionamento e della disabilità associati alle condizioni di salute si utilizza l'ICF (LE POSSIBILITà), classificazione internazionale del funzionamento della disabilità e della salute (livello funzionale), approccio bio-psico-sociale
  - - - protagonismo dei ragazzi con handicap nel loro sviluppo
      - ridefinizione dei processi di valutazione
      - presa di coscienza dell'interazione classe-soggetto con handicap
  - - - agli alunni che non conseguono il titolo di studio avente valore legale, verrà rilasciata una certificazione di crediti formativi, che conterrà la descrizione delle competenzeacquisite dall'alunno e in quale contesto tali capacità possono realizzarsi
  - - - aggiornamento professionale degli operatori
      - orientamento degli alunni con handicap durante e dopo l'assolvimento dell'obbligo scolastico
      - prevenzione del disagio e del disadattamento
      - programmazione, realizzazione, verifica e valutazione del Piano Educativo Individualizzato (PEI)
      - identificare l'handicap
  - - - certificate al termine della 5 classe primaria, 3 classe scuola II di I grado, 2 classe scuola II di II grado
  - - - all'interno si trovano gli obiettivi di apprendimento e i traguardi per lo sviluppo delle competenze
  - - - area dell'affrontare
      - area del relazionarsi
      - area del conoscere
  - - - progettare
      - imparare ad imparare
      - comunicare
      - individuare collegamenti e relazioni
      - risolvere problemi
      - agire in modo autonomo e responsabile
      - collaborare e partecipare
      - acquisire ed interpretare l'informazione
  - - - art 5 e successivi del TU: gli organi collegiali sono:
        
        infanzia: consiglio d'intersezione.- primaria: consiglio d'interclasse. - secondaria: consiglio di classe. - collegio docenti (tutti i docenti presenti nell'istituzione scolastica). - consiglio di circolo e d'istituto e giunta esecutiva. - comitato per la valutazione del servizio dei docenti. - assemblee studentesche e dei genitori
  - - - COMPETENZE: garantisce unitarietà al settore istruzione. formula proposte ed esprime pareri obbligatori su: - definizione di politiche del personale della scuola. - valutazione del sistema di istruzione. - obiettivi sul sistema di istruzione definiti a livello nazionale. - organizzazione generale dell'istruzione.
      - FORMATO DA 36 COMPONENTI: - 15 eletti dal personale delle scuole statali. - 15 nominati dal Ministro, tra esponenti significativi del mondo della cultura, dell'arte, della scuola, dell'università, lavoro, professioni, industria, associazionismo professionale, (tra questi: 3 sono esperti designati dalla Conferenza unificata stato, regioni, città e autonomie locali; 3 sono esperti designati dal CNEL). - 3 eletti rispettivamente: 1 da scuole di lingua tedesca, 1 di lingua slovena, 1 da scuole della Valle D'Aosta. - 3 nominati dal Ministro in rappresentanza delle scuole pareggiate, parificate, legalmente riconosciute, dipendenti dagli enti locali.
    - - FUNZIONI: - esprime parere obbligatorio in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche, attuazione delle innovazioni ordinamentali, distribuzione dell'offerta formativa, educazione permanente, politiche riferite all'obbligo formativo e diritto allo studio, reclutamento e mobilità del personale. - esprime parere obbligatorio sui provvedimenti al personale docente, qualora la disciplina preveda il parere di un organo collegiale a tutela della libertà di insegnamento.
      - COMPOSIZIONE: - presidenti dei consigli scolastici locali. - rappresentanti del personale della scuola statale. - 3 rappresentanti delle scuole pareggiate, parificate, legalmente riconosciute nei consigli locali. - 5 rappresentanti di organizzazioni rappresentative datori di lavoro e lavoratori. - dirigente dell'ufficio periferico regionale. - 3 o 4 rappresentanti del personale docente per ciascun grado di istruzione. - un DS. - un rappresentante del personale ATA
    - - FUNZIONE: hanno competenze consultive e propositive riguardo: l'amministrazione scolastica in merito a: l'autonomia l'organizzazione, l'edilizia, reti di scuole, informatizzazione, distribuzione dell'offerta formativa, educazione permanente, orientamento, continuità tra i cicli di istruzione, integrazione alunni con handicap, attuazione diritto allo studio, adempimento dell'obbligo di istruzione, monitoraggio dei bisogni formativi del territorio, censimento di opportunità culturali e sportive offerte ai giovani
      - COMPOSIZIONE: 2 rappr del personale direttivo e docente delle scuole pareggiate, parificate e legalmente riconosciute. - 2 rappr del personale ATA. - 3 rappr dei genitor delle scuole statali, pareggiate, parificate e legalmente riconosciute. - 3 rappr degli studenti, designati dalle consulte provinciali degli studenti competenti per territorio. - 5 rappr designati dagli enti locali, di cui 2 dalla provincia. - 5 rappr designati dalle organizzazioni dei datori di lavoro e lavoratori. - il responsabile dell'ufficio scolastico periferico competente.